Senape (salsa)

salsa preparata con semi polverizzati di senape

La senape, detta anche salsa di senape, salsa alla senape o ancora mostarda[1], è una salsa preparata con semi polverizzati di senape.

Senape
Senape di Digione
Origini
Luogo d'origineBandiera della Francia Francia
Diffusionemondiale
Dettagli
Categoriasalsa
La senape in sei varianti.

I semi sono mescolati con acqua, aceto, succo di limone, vino, o altri liquidi, sale, e spesso altri aromi e spezie, per creare una pasta o salsa di colore variabile dal giallo brillante al marrone scuro e dal sapore che spazia dal dolce al piccante.

Vi sono in commercio diversi tipi di senape, che cambiano di solito da paese a paese.

Tipi di senape modifica

Italia modifica

In Italia la senape in commercio è una salsa cremosa preparata con semi polverizzati di senape bianca, senape nera e altri ingredienti. Viene usata principalmente per insaporire le carni, tipicamente del lesso, e per condire le insalate. Viene usata anche come salsa per le patate fritte, come la maionese o il ketchup.

Francia modifica

In Francia la senape viene chiamata moutarde (da môut, mosto), per il fatto che veniva aggiunta al mosto come conservante, ed è particolarmente diffusa. Già nel 1500 a Orléans nacque la prima corporazione di produttori. Attorno al 1550 fu fondata la corporazione di Digione, dove tuttora viene prodotta una delle senapi più piccanti e famose, detta senape di Digione (moutarde de Dijon), prodotta in diverse varietà aventi come ingredienti base senape bruna, aceto, sale e acido citrico. L'aceto viene spesso sostituito con l'agresto, succo di uva acidula che non ha raggiunto la maturazione. Nel processo di macinatura, il tegumento dei semi viene rimosso, dando a questa senape un sapore meno piccante.[2]

Altre senapi francesi rinomate sono quelle di Meaux, Bordeaux, e dell'Alsazia. Quest'ultima viene preparata con senape bianca, è meno piccante e più aspra. Particolarmente famosa nel paese è la tradizionale "senape all'antica", ottenuta con l'impiego di senape bianca e senape nera[3]. Nella cucina francese, la senape accompagna i piatti a base di carne e viene aggiunta alle popolari salse rémoulade e vinaigrette.

Germania (Baviera) modifica

La senape dolce, bavarese o Weißwurstsenf consiste di semi di senape macinati grossolanamente e parzialmente tostati ed è addolcita con zucchero, dolcificante o salsa di mele. Una senape dolce particolarmente pregiata viene invece addolcita con il miele (senape al miele). In Baviera, si mangia principalmente con Weißwurst e Leberkäse. La senape dolce è documentata dal 1843. Il libro di cucina "Neustes süddeutsches Kochbuch für alle Stände" di Viktorine Schiller contiene già due ricette di senape dolce. La senape bavarese fu prodotta per la prima volta nel 1854 da Johann Conrad Develey. Oggi, Händlmaier è considerato il leader del mercato della senape dolce. Anche la Scandinavia, la Francia, l'Austria e la Repubblica Ceca conoscono diverse varietà di senape dolce.

Inghilterra modifica

In Inghilterra la senape viene chiamata mustard e si ottiene miscelando semi macinati di senape bianca, senape bruna o senape nera a cui vengono aggiunte quantità minori di curcuma, pepe di Caienna e, a volte, di aceto. La senape inglese è più forte di quella francese[2].

Giappone modifica

La senape più diffusa in Giappone viene chiamata karashi[4], è particolarmente piccante e si ottiene macinando i semi di brassica nigra, brassica alba e brassica juncea e mescolandoli con acqua tiepida a 40 °C. Il gusto fortemente piccante si deve all'assenza del frumento nel composto di base. Viene utilizzata per insaporire i nikuman, popolare snack nazionale, ed accompagna pietanze come l'oden,[5] zuppa ristretta a base di dashi (brodo di pesce), e gli shumai, ravioli della cucina cinese diffusi anche in Giappone. In commercio si trovano anche senapi poco piccanti, simili a quelle che si vendono in Italia, chiamate yō garashi. Tutte le senapi in commercio in Giappone vengono chiamate karashi o mastādo (マスタード? trascrizione dell'inglese mustard), e comprare il prodotto desiderato richiede una certa attenzione.

Senape o mostarda modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Mostarda.

Il termine "mostarda" (moutarde) riferito alla salsa di senape appare per la prima volta in Francia nel XIII secolo, e prende il nome dal latino mustum ardens, in francese moût ardent (letteralmente: "mosto che arde"), perché veniva impastata con mosto caldo e per il suo sapore piccante.[2]

Il termine mostarda in italiano è tuttavia usato per indicare anche[6] altri tipi di prodotti. Nel Nord Italia e in Toscana viene così chiamata una preparazione culinaria a base di frutta, zucchero e senape, da accompagnare ai bolliti (mostarda di frutta). Nel Sud Italia vengono invece così chiamati prodotti perlopiù dolciari a base di mosto d'uva.

Note modifica

  1. ^ senape, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ a b c (EN) Mustard, enotes.com
  3. ^ Senape e mostarda, su cibo360.it. URL consultato il 14 gennaio 2016.
  4. ^ Karashi, su japanesecooking101.com.
  5. ^ (EN) Hosking, Richard: 日本料理用語辞典 (英文): Ingredients & Culture, Tuttle Publishing, 1996. ISBN 0804820422
  6. ^ mostarda, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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