Servizio ferroviario metropolitano di Bologna

sistema di trasporto pubblico locale

Il servizio ferroviario metropolitano di Bologna (SFM) è un insieme di servizi ferroviari a carattere suburbano, con orario cadenzato, lungo alcune linee ferroviarie convergenti o passanti nella città di Bologna.

Servizio ferroviario metropolitano di Bologna
Servizio di trasporto pubblico
Elettrotreno ETR.350 delle Ferrovie Emilia Romagna in sosta a Portomaggiore
TipoServizio ferroviario metropolitano
StatiBandiera dell'Italia Italia
CittàBologna
Apertura1995[1][2]
Ultima estensione2023
Linee impiegate8
 
GestoreTrenitalia Tper
 
N. stazioni e fermate82
Lunghezza357 km
Passeggeri
al giorno
Fonte:[3]
48 142 (nel 2016)
Trasporto pubblico

Al 2023, la rete dell'SFM è strutturata in 8 direttrici radiali, tutte attestate a Bologna Centrale, con l'eccezione di alcuni servizi passanti Ferrara-Imola.[3]

Il servizio percorre linee ferroviarie preesistenti, integrate dalla riorganizzazione del nodo bolognese in seguito ai lavori per la costruzione della stazione ferroviaria interrata per i treni ad alta velocità. Il progetto è integrato dalla riorganizzazione del trasporto automobilistico pubblico e dall'integrazione tariffaria.

L'infrastruttura ferroviaria è gestita da Ferrovie Emilia-Romagna e da Rete Ferroviaria Italiana, ciascuna per le linee di propria competenza. I servizi sono gestiti da Trenitalia Tper.

Storia modifica

L'SFM fu avviato nel 1995, con l'introduzione dell'orario cadenzato sulla linea Bologna-Ferrara.[1][2]

Con l'accordo di programma del 2007 fu prevista l'attivazione di più linee passanti con orari cadenzati per il 2012.[4] Al giugno 2013 risultavano terminati il 90% dei lavori infrastrutturali ed erano attivi il 70% dei servizi previsti nell'assetto base.[5]

La struttura a regime del servizio fu ridisegnata e ridefinita con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Bologna, approvato il 27 novembre 2019. Il piano prevede, in particolare, l'attuazione delle 3 linee passanti e un aumento della frequenza delle corse nelle ore di punta fino a 15' nelle stazioni del cosiddetto "passante urbano", costituito dalla tratta di linea S1 compresa tra le stazioni di Casalecchio Garibaldi e Pianoro.[3]

Il 27 aprile 2023, un accordo triennale siglato da comune, città metropolitana e regione ha stabilito i primi passi per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PUMS. Nello specifico, l'accordo prevede:[6]

  • l'istituzione di collegamenti notturni con autobus sostitutivo, da giugno 2023, nelle notti di venerdì e sabato, da Bologna per Vignola, Porretta, San Benedetto e Poggio Rusco, con l'impegno di trasformarli in servizi ferroviari a dicembre 2024;
  • la realizzazione di servizi passanti tra Casalecchio-Bologna-Pianoro a partire da giugno 2024, con una frequenza di una corsa ogni 15 minuti;
  • il potenziamento della linea S5 (Bologna-Modena) da dicembre 2024, con fermate ogni mezz'ora a Samoggia e Anzola.

Interventi infrastrutturali modifica

 
Il regionale 6546 da Prato Centrale a Bologna Centrale effettua fermata presso la stazione di Bologna Mazzini, attivata l'8 giugno 2013, sulla linea S1.
 
Un Frecciargento in transito presso la stazione di Bologna San Vitale, attivata il 14 settembre 2014, alla confluenza tra le linee S1 e S4.

Il progetto originario del servizio ferroviario metropolitano di Bologna[7] prevedeva la costruzione di 13 nuove fermate, di cui 10 sono già state attivate: Casalecchio Garibaldi (inaugurata nel 2002), Casteldebole (2002), Ozzano dell'Emilia (2002), Funo Centergross (2003), Rastignano (2004), Calderara-Bargellino (2008), San Lazzaro di Savena (2008), Musiano-Pian di Macina (2009), Bologna Mazzini (2013),[5] Bologna San Vitale (2014).

Il progetto prevedeva inoltre la riqualificazione della maggior parte delle fermate ferroviarie preesistenti, tra cui Bologna Fiere, Bologna San Ruffillo e Bologna Zanolini (riattivata nel 2001 dopo i lavori di interramento della ferrovia Bologna-Portomaggiore, contestualmente ricevendo la nuova denominazione in luogo della precedente Bologna San Vitale).[5]

Sintesi cronologica modifica

  • 1982: viene elaborato il Piano integrato dei trasporti di bacino della provincia di Bologna che assieme al successivo (1984) piano urbanistico intercomunale assegna alla rete ferroviaria l'asse portante della mobilità[8]
  • 1994: intesa per la riorganizzazione dei trasporti pubblici nell'area metropolitana bolognese[1]
  • 1997: accordo attuativo e integrativo[9]
  • 2001: accordo di programma 2001-2003[10]
  • 2004: accordo di programma 2003-2006[11]
  • 2007: accordo di programma 2007[5][12]
  • 2009: il Piano della mobilità della provincia di Bologna viene elaborato tenendo in considerazione l'attivazione dell'SFM[13]
  • 8 giugno 2013:
    • viene inaugurata la stazione di Bologna Centrale AV, che decongestiona i binari di superficie, prerequisito essenziale per effettuare servizi suburbani passanti per Bologna Centrale e non più attestati
    • viene attivata la stazione di Bologna Mazzini: l'inaugurazione è caratterizzata dalla campagna di informazione Arriva la esse bolognese e dall'attivazione del sito ufficiale del SFM[14]
  • 14 settembre 2014: viene attivata la stazione di Bologna San Vitale per la linea S4B da e per Imola[15]
  • 13 dicembre 2015: attivazione della stazione di Bologna San Vitale anche per la linea S1B da e per San Benedetto Sambro-Castiglione Pepoli[16]
  • 11 dicembre 2022: avvio dei lavori di parziale interramento della ferrovia Bologna-Portomaggiore, con la contestuale realizzazione della nuova stazione di Bologna Libia. Al momento dell'avvio dei lavori, il termine del cantiere, con la conseguente riattivazione del traffico ferroviario, è preannunciato per il 30 giugno 2025[17]
  • 11 giugno 2023: istituzione di due coppie di bus notturni, nelle notti di venerdì e sabato, sulle linee S1A, S1B, S2A e S3[6] e, dal 13 ottobre, anche sulla linea S2B[18]

La rete modifica

Il sistema è formato da otto linee,[19] che effettuano tutte capolinea a Bologna Centrale, con l'eccezione di alcuni servizi passanti Ferrara-Bologna-Imola.

Nel complesso, la rete tocca due regioni (Emilia-Romagna e Lombardia) e quattro province (Modena, Ferrara e Mantova, oltre alla città metropolitana di Bologna).

Linea Percorso Lunghezza totale Stazioni Treni/giorno[3]
(2016)
Passeggeri/giorno Gestore
S1A Bologna Centrale-Porretta Terme 58,5 km 17[20] 58 9 316 (al 2016)[3] Trenitalia Tper
S1B Bologna Centrale-San Benedetto Sambro-Castiglione Pepoli 40,6 km 10[21] 51 4 520 (al 2016)[3]
S2A Bologna Centrale-Vignola 32,7 km 18[22] 43 6 958 (al 2019)[23]
S2B Bologna Centrale-Portomaggiore 48 km 17[24] 47 8 000 (al 2019)[25]
S3 Bologna Centrale-Poggio Rusco 59,4 km 9[26] 66 5 205 (al 2016)[3]
S4A Bologna Centrale-Ferrara 46,8 km 10[27] 72 6 191 (al 2016)[3]
S4B Bologna Centrale-Imola 34,1 km 7[28] 98 3 206 (al 2016)[3]
S5 Bologna Centrale-Modena 36,9 km 5[29] 79 8 979 (al 2016)[3]
357 km 82 514 52.375

Linea S1 modifica

Servizio ferroviario metropolitano di Bologna
Linea S1A
   Bologna Centrale S1b S2b S3 S4a S4b S5 MEX
   Bologna Borgo Panigale
   Casteldebole
   Casalecchio Garibaldi S2a
   Casalecchio di Reno
   Borgonuovo
   Pontecchio Marconi
   Sasso Marconi
   Lama di Reno
   Marzabotto
   Pian di Venola
   Pioppe di Salvaro
   Vergato
   Carbona
   Riola
   Silla
   Porretta Terme
Servizio ferroviario metropolitano di Bologna
Linea S1B
   Bologna Centrale S1a S2a S2b S3 S4a S4b S5 MEX
   Bologna San Vitale S4b (→ S2b)
   Bologna Mazzini
   Bologna San Ruffillo
   Rastignano
   Musiano-Pian di Macina
   Pianoro
   Monzuno-Vado
   Grizzana
   San Benedetto Sambro-Castiglione Pepoli

La linea S1 collega Porretta Terme (ramo A) a San Benedetto Sambro-Castiglione Pepoli (ramo B), passando per Bologna Centrale.

La linea per Porretta, costruita tra il 1857 e il 1864, è elettrificata; è a doppio binario tra Bologna Centrale e Casalecchio Garibaldi, a binario unico tra Casalecchio Garibaldi e Porretta. La tratta per San Benedetto fa invece parte della linea direttissima Bologna-Firenze, inaugurata nel 1934, elettrificata e interamente a doppio binario. Entrambe le linee appartengono a RFI.

Al 2023, i due rami sono gestiti separatamente; nessun treno collega direttamente i due capolinea.

Si registrano circa 4 000 spostamenti giornalieri sul ramo B.[30][31]

Linea S2 modifica

Servizio ferroviario metropolitano di Bologna ·
Linea S2A
   Bologna Centrale S1b S2b S3 S4a S4b S5 MEX
   Bologna Borgo Panigale
   Casteldebole
   Casalecchio Garibaldi S1a
   Casalecchio Ceretolo
   Casalecchio Palasport
   Riale
   Pilastrino
   Zola Centro
   Zola Chiesa
   Ponte Ronca
   Via Lunga
   Crespellano
   Muffa
   Bazzano
   Savignano Mulino
   Savignano Centro
   Vignola
Servizio ferroviario metropolitano di Bologna
Linea S2B
   Bologna Centrale S1a S1b S2a S3 S4a S4b S5 MEX
   Bologna Zanolini
   Bologna Libia  
   Bologna Rimesse (→ S1b S4b)
   Bologna Santa Rita
   Bologna Via Larga
   Bologna Roveri
   Cà dell'Orbo
   Castenaso Stellina
   Castenaso
   Budrio
   Budrio Centro
   Mezzolara
   Guarda
   Molinella
   Consandolo
   Portomaggiore

La linea S2 collega Vignola (ramo A) a Portomaggiore (ramo B), passando per Bologna Centrale; percorre binari dedicati, che non si sovrappongono a servizi ferroviari di altro tipo.

La linea ferroviaria tra Casalecchio e Vignola è attiva dal 1882: inizialmente una tranvia, fu promossa a ferrovia tra Casalecchio e Vignola nel 1938. Il traffico ferroviario, interrotto nel 1967, fu reintrodotto nel 2003, grazie a una bretella di innesto sulla ferrovia Porrettana per consentire ai treni in arrivo a Casalecchio di proseguire fino a Bologna Centrale. L'intero ramo è elettrificato, a binario singolo tra Casalecchio Garibaldi e Vignola.

La linea tra Bologna e Portomaggiore fu invece inaugurata nel 1887; percorre oggi un tratto interrato tra il piazzale Est di Bologna Centrale e la stazione di Bologna Zanolini. L'intero ramo è elettrificato e a binario unico.

Entrambe le linee appartengono a FER. Al 2023, i due rami sono gestiti separatamente; nessun treno collega direttamente i due capolinea.

Il numero di spostamenti giornalieri ammonta a circa 6 500 per il ramo A, circa 8 000 per il ramo B.[32][33]

Linea S3 modifica

Servizio ferroviario metropolitano di Bologna
Linea S3
   Poggio Rusco
   Mirandola
   San Felice sul Panaro
   Camposanto
   Crevalcore
   San Giovanni in Persiceto
   Osteria Nuova
   Calderara-Bargellino
   Bologna Centrale S1a S1b S2a S2b S4a S4b S5 MEX

La linea S3 collega Bologna a Poggio Rusco in 50 minuti, percorrendo i binari della ferrovia Bologna-Verona: attivata nel 1901, la ferrovia è interamente elettrificata e a doppio binario. Appartiene a RFI.

Il numero di spostamenti giornalieri è pari a circa 11 000.[34]

Linea S4 modifica

Servizio ferroviario metropolitano di Bologna
Linea S4A
   Ferrara
   Coronella
   Poggio Renatico
   Galliera
   San Pietro in Casale
   San Giorgio di Piano
   Funo Centergross
   Castelmaggiore
   Bologna Corticella
   Bologna Centrale S1a S1b S2a S2b S3 S4b S5 MEX
Servizio ferroviario metropolitano di Bologna
Linea S4B
   Bologna Centrale S1a S1b S2a S2b S3 S4a S5 MEX
   Bologna San Vitale S1b (→ S2b)
   San Lazzaro di Savena
   Ozzano dell'Emilia
   Varignana
   Castel San Pietro Terme
   Imola

La linea S4 collega Ferrara (ramo A) a Imola (ramo B), passando per Bologna Centrale, in un'ora e 20 minuti. La tratta da Ferrara a Bologna Centrale percorre i binari della ferrovia Bologna-Venezia, inaugurata nel 1864 a binario singolo e raddoppiata nel Dopoguerra; la tratta per Imola percorre invece la ferrovia Adriatica, inaugurata nel 1861. Entrambe le tratte sono di proprietà RFI.

Il numero di spostamenti giornalieri è quantificato in circa 11 000 per il ramo A, circa 6 700 per il ramo B.[35][36]

Linea S5 modifica

Servizio ferroviario metropolitano di Bologna
Linea S5
   Modena
   Castelfranco Emilia
   Samoggia
   Anzola dell'Emilia
   Bologna Centrale S1a S1b S2a S2b S3 S4a S4b MEX

La linea S5 collega Bologna a Modena in 30 minuti, percorrendo il relativo tratto della ferrovia Milano-Bologna, inaugurata nel 1859 e appartenente a RFI. È interamente elettrificata e a doppio binario.

Il numero di spostamenti giornalieri è pari a circa 6 000.[37]

Progetti futuri modifica

Il progetto del servizio ferroviario metropolitano di Bologna prevede la realizzazione di tre ulteriori fermate, al momento inattive:[38]

Caratteristiche modifica

Lo scopo dichiarato del servizio ferroviario metropolitano è quello di riequilibrare le modalità di trasporto nell'area metropolitana bolognese, che nel 2001 vedeva solo il 13% degli spostamenti tramite mezzi pubblici.[senza fonte]

Nella provincia di Bologna l'87% della popolazione risiede a meno di 4 km da una fermata ferroviaria: grazie al miglioramento delle frequenze e a una integrazione treno-bus, secondo le previsioni, gli spostamenti effettuati con i trasporti pubblici saranno destinati ad aumentare.[39]

A tal fine è stato previsto di adottare[39]:

  • l'orario cadenzato
  • l'integrazione sia tariffaria: il sistema tariffario integrato a zone, denominato "MiMuovo" è basato su una zonizzazione unica regionale, che è progressivamente in fase di attuazione da parte di tutti gli operatori di trasporto pubblico della regione
  • la simmetria: nelle stazioni di corrispondenza a due o più linee le corse arriveranno e partiranno in orari calcolati al fine di minimizzare i tempi d'interscambio

Costi modifica

Al 2013 erano stati spesi come costi di investimento 490 milioni di euro la cui quota maggiore è stata riservata per interventi infrastrutturale. La quota minoritaria è stata utilizzata principalmente per acquistare il materiale rotabile.

I costi di esercizio annuali dell'assetto base sono previsti in circa 50 milioni €.[40]

Riconoscibilità del servizio modifica

 

Tra il 2008 e il 2012 il Comitato per il nodo ferroviario di Bologna (organismo di coordinamento tra i soggetti istituzionali e il gruppo delle Ferrovie dello Stato Italiane[41]) ha elaborato un progetto di riconoscibilità del servizio a partire dal logo del servizio (una "S") e dagli elementi che caratterizzano le stazioni del servizio SFM (mappa di linea, bacheca orari). La prima stazione che è stata costruita con questi elementi è quella di Bologna Mazzini attivata nel giugno del 2013. Altre 5 stazioni sono state aggiornate con gli elementi grafici nel dicembre 2014[42]. I fondi per installare gli elementi di riconoscibilità del servizio nelle altre stazioni derivano dal progetto europeo RAIL4SEE (Rail hub cities for south europe).[13]

Interscambi modifica

Il fulcro della rete è costituito dalla stazione di Bologna Centrale, dove è possibile un interscambio diretto tra tutte le linee SFM e con i servizi ferroviari nazionali, alta velocità e internazionali, nonché con il trasporto pubblico di superficie (autobus e filobus gestiti da TPER) e con il people mover Marconi Express per l'Aeroporto di Bologna.

La rete tranviaria di Bologna, i cui lavori di costruzione sono stati avviati nell'aprile 2023, prevede un interscambio con la rete ferroviaria servita da SFM nelle stazioni di:

Nella stazione di Casalecchio Garibaldi è inoltre previsto, in futuro, un interscambio con la linea tranviaria blu, che al 2023 è in fase di studio di fattibilità.

Note modifica

  1. ^ a b c Intesa per la definizione di un nuovo assetto dei trasporti pubblici nell'Area Metropolitana bolognese – 1994 (PDF), su sfm.provincia.bologna.it. URL consultato il 12 dicembre 2022 (archiviato il 3 febbraio 2014).
  2. ^ a b Orario In Treno, Ferrovie dello Stato, 1995.
  3. ^ a b c d e f g h i j La rete portante del trasporto pubblico metropolitano (PDF), su pumsbologna.it. URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato il 24 agosto 2018).
  4. ^ sfmbo.it - Assetto base (2012) Archiviato il 23 aprile 2013 in Internet Archive.
  5. ^ a b c d Bologna Mazzini, la nuova fermata SFM - Notizie - FSNews, su fsnews.it. URL consultato l'8 giugno 2013 (archiviato il 24 settembre 2015).
  6. ^ a b Più corse, anche di notte, più treni e meno cambi: ecco il nuovo Servizio ferroviario metropolitano di Bologna. Firmato l'Accordo triennale tra Regione, Città metropolitana e Comune di Bologna, su sfmbo.it.
  7. ^ sfmbo.it - Il progetto Archiviato il 3 luglio 2013 in Internet Archive.
  8. ^ Pagina 42 della rivista (PDF), su provincia.bologna.it. URL consultato il 23 novembre 2013 (archiviato il 2 dicembre 2013).
  9. ^ Accordo del 1997[collegamento interrotto]
  10. ^ Accordo 2001[collegamento interrotto]
  11. ^ Accordo 2004[collegamento interrotto]
  12. ^ Accordo 2007 (PDF), su sfm.provincia.bologna.it. URL consultato il 12 dicembre 2022 (archiviato il 6 ottobre 2022).
  13. ^ a b Pag. 47 dell'articolo (PDF), su provincia.bologna.it. URL consultato il 23 novembre 2013 (archiviato il 2 dicembre 2013).
  14. ^ sfmbo.it - Home Page, su sfmbo.it. URL consultato il 4 giugno 2013 (archiviato il 1º giugno 2013).
  15. ^ Apre la stazione San Vitale: un treno all'ora per Imola - Bologna - il Resto del Carlino - Notizie di Bologna e dell'Emilia Romagna, di Ancona e delle Marche, su ilrestodelcarlino.it. URL consultato il 12 settembre 2014 (archiviato il 12 settembre 2014).
  16. ^ Ferrovie – Dal 13 dicembre Bologna San Vitale raddoppia, su blog.urbanfile.org. URL consultato l'11 dicembre 2015 (archiviato il 1º settembre 2017).
  17. ^ Linea BOLOGNA – PORTOMAGGIORE: modifiche alla circolazione dei treni, su www.fer.it.
  18. ^ I servizi notturni di bus attivi dal 13 ottobre tra Bologna e Molinella integrati con la linea 242 per Medicina, su tper.it.
  19. ^ http://www.sfmbo.it//Engine/RAServeFile.php/f/MAPPA_SCARICABILE.pdf Archiviato il 20 settembre 2020 in Internet Archive. Schema rete Servizio ferroviario metropolitano Bologna
  20. ^ sfmbo.it - S1A Porretta T.- Bologna, su sfmbo.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato il 15 giugno 2013).
  21. ^ sfmbo.it - S1B San Benedetto V.S-Bologna, su sfmbo.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato il 9 giugno 2013).
  22. ^ sfmbo.it - S2A Vignola-Bologna C, su sfmbo.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato il 20 maggio 2015).
  23. ^ Frequentazioni sulla rete regionale e sulla rete nazionale, su Mobilità. URL consultato il 2 febbraio 2021 (archiviato il 7 febbraio 2021).
  24. ^ sfmbo.it - S2B Portomaggiore-Bologna, su sfmbo.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato il 20 maggio 2015).
  25. ^ Copia archiviata, su sfmbo.it. URL consultato il 9 ottobre 2021 (archiviato il 9 ottobre 2021).
  26. ^ sfmbo.it - S3A Poggio Rusco-Bologna, su sfmbo.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato il 29 aprile 2015).
  27. ^ sfmbo.it - S4A Ferrara-Bologna, su sfmbo.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato il 22 ottobre 2014).
  28. ^ sfmbo.it - S4B Imola-Bologna, su sfmbo.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato il 22 ottobre 2014).
  29. ^ sfmbo.it - S5 Modena -Bologna, su sfmbo.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato il 20 maggio 2015).
  30. ^ sfmbo.it - S1A Porretta T.- Bologna C., su sfmbo.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato il 15 giugno 2013).
  31. ^ sfmbo.it - S1B San Benedetto V.S-Bologna C., su sfmbo.it. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato il 7 giugno 2016).
  32. ^ Copia archiviata, su sfmbo.it. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato il 19 maggio 2015).
  33. ^ Copia archiviata, su sfmbo.it. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato il 19 maggio 2015).
  34. ^ Copia archiviata, su sfmbo.it. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato il 18 maggio 2015).
  35. ^ Copia archiviata, su sfmbo.it. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato il 19 maggio 2015).
  36. ^ Copia archiviata, su sfmbo.it. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato il 16 giugno 2016).
  37. ^ Copia archiviata, su sfmbo.it. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato l'8 giugno 2016).
  38. ^ Copia archiviata, su sfmbo.it. URL consultato il 4 giugno 2013 (archiviato l'8 ottobre 2014).
  39. ^ a b sfmbo.it - Obiettivo Archiviato il 3 luglio 2013 in Internet Archive.
  40. ^ Pag. 48 dell'articolo (PDF), su provincia.bologna.it. URL consultato il 23 novembre 2013 (archiviato il 2 dicembre 2013).
  41. ^ Ultima pagina dell'articolo, riferimento #5 (PDF), su provincia.bologna.it. URL consultato il 23 novembre 2013 (archiviato il 2 dicembre 2013).
  42. ^ sfmbo.it - Installati gli elementi della riconoscibilità SFM, su sfmbo.it. URL consultato l'11 dicembre 2014 (archiviato il 3 agosto 2020).

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