Sesto Aurelio Vittore
Sesto Aurelio Vittore (in latino: Sextus Aurelius Victor; ... – ...; fl. 360-389) è stato un politico e storico romano.
Biografia Modifica
Africano, nacque da una famiglia di umili origini e salì la scala sociale grazie ai suoi assidui studi;[1] Ammiano Marcellino lo definisce «uomo degno d'essere imitato per la sobrietà di vita».[2]
Conobbe a Sirmio l'imperatore Giuliano, il quale proprio nel 360 contese il regno al cugino Costanzo II; nel 361, morto Costanzo, Giuliano fece venire Vittore da Sirmio a Naisso, dove gli conferì l'incarico consolare della Pannonia secunda, oltre a onorarlo con una statua di bronzo.[2]
Nel 389 fu praefectus urbi di Roma.[2][3]
Opere Modifica
Il Liber de Caesaribus, noto anche con il titolo di Historiae abbreviatae, composto nel 361 circa, è una storia imperiale da Augusto a Costanzo II. L'opera è da identificarsi con la Historia ("Storia romana"), di cui attorno al 377 Girolamo chiese una copia a Paolo di Concordia per le notizie che conteneva sulle persecuzioni.[4]
L'interpretazione dei fatti è filtrata in Aurelio Vittore dalle posizioni conservatrici e anticristiane dell'aristocrazia romana con una sentita adesione alle posizioni filo-senatoriali. Proprio al Senato romano, l'organismo politico che fu simbolo della grandezza di Roma, anzi, egli si sente vicino, se non per origini, certo per comunanza di pensieri.[5]
La tecnica stilistica mira a raggiungere la fusione di quella annalistica di Tito Livio con quella più biografica di Svetonio.
Il Liber de Caesaribus di Aurelio Vittore fu, in seguito, associato ad altri due scritti anonimi, ossia la Origo gentis Romanae e il De viris illustribus urbis Romae, per creare una sorta di manuale di storia romana per biografie.
Edizioni Modifica
Il De Caesaribus, l'Origo gentis Romanae, il De viris illustribus urbis Romae e un'anonima Epitome de Caesaribus sono stati generalmente pubblicati insieme con il nome di Historia Romana. La prima edizione di tutti e quattro i libri fu quella di André Schott (2 volumi, Anversa, 1579).[6] Una recente edizione del De Caesaribus è di Pierre Dufraigne (Collection Budé, 1975).
Note Modifica
- ^ Aurelio Vittore, De Caesaribus, 20.5-6.
- ^ a b c Ammiano Marcellino, Storie, XXI.10.6.
- ^ CIL VI, 1186
- ^ San Girolamo, Lettere, 10, 3: «deprecor […], propter notitiam persecutionum, Aurelii Victoris historiam».
- ^ C. G. Starr, Aurelius Victor, Historian of Empire, in "American Historical Review", (1955-56), pp. 574-586.
- ^ Sex. Avrelii Victoris Historiae Romanae Breviarivm: A Ianos & Saturno, Vrbeque condita, usque ad Consulatum X. Constantij Aug. & Juliani Caes. III. Nunquam antehac editum ... Ex bibliotheca Andreae Schotti: cuius etiam Notae adiectae sunt, Antverpiae (Christophorus Plantinus) 1579.
Bibliografia Modifica
- C. G. Starr, Aurelius Victor, Historian of Empire, in "American Historical Review", (1955-56), pp. 574-586.
- Salvatore D'Elia, Ricerche sulla tradizione manoscritta e sul testo di Aurelio Vittore e dell'Epitome de Caesaribus, in Rendiconti della Accademia di archeologia lettere e belle arti, vol. 43, Napoli, 1968, pp. 19-193, ISSN 2035-7729 .
Altri progetti Modifica
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Sesto Aurelio Vittore
- Wikisource contiene una pagina in lingua latina dedicata a Sesto Aurelio Vittore
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sesto Aurelio Vittore
Collegamenti esterni Modifica
- Vittóre, Sesto Aurelio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Arnaldo Momigliano, VITTORE, Aurelio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Vittore, Sesto Aurelio, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Vittóre, Sèsto Aurèlio, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Sesto Aurelio Vittore, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Sesto Aurelio Vittore, in Encyclopædia Iranica, Ehsan Yarshater Center, Columbia University.
- (LA) Opere di Sesto Aurelio Vittore, su digilibLT, Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro.
- Opere di Sesto Aurelio Vittore, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di Sesto Aurelio Vittore, su Open Library, Internet Archive.
- Testo latino del "De Caesaribus", su thelatinlibrary.com.
- Epitome De Caesaribus traduzione in inglese, su roman-emperors.org.
- (EN) Hugh Chisholm (a cura di), Victor, Sextus Aurelius, in Enciclopedia Britannica, XI, Cambridge University Press, 1911.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64001057 · ISNI (EN) 0000 0001 1766 9251 · SBN MUSV003190 · BAV 495/45569 · CERL cnp01260017 · LCCN (EN) n80008471 · GND (DE) 119072009 · BNE (ES) XX825524 (data) · BNF (FR) cb118895764 (data) · J9U (EN, HE) 987007269594505171 · NSK (HR) 000382511 · CONOR.SI (SL) 51324515 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80008471 |
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