Sh2-24

regione h ii

Sh2-24 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione dell'Ofiuco.

Sh2-24
Regione H II
Sh2-24
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneOfiuco
Ascensione retta16h 11m 01s[1]
Declinazione-07° 01′ 36″[1]
Coordinate galattichel = 05,1; b = +30,9[1]
Distanza473[2]a.l.
(145[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)30' x 30'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Classe2 1 2[3]
Dimensioni4,2 a.l.
(1,3 pc)
Altre designazioni
LBN 17[1]
Mappa di localizzazione
Sh2-24
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 16h 11m 01s, -07° 01′ 36″

Si individua nella parte più occidentale dell'Ofiuco, vicino al confine con lo Scorpione e la Bilancia; appare nelle foto a lunga posa come un debole filamento spesso e allungato in senso NW-SE in un campo privo di stelle luminose, circa 3° a SSW della stella δ Ophiuchi. La sua posizione a pochi gradi dall'equatore celeste fa sì che sia osservabile da tutte le regioni popolate della Terra; il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale va da maggio a settembre.

Si tratta di una chiazza nebulosa situata ad una latitudine galattica molto elevata; essendo alla distanza di appena 145 parsec (473 anni luce), è una delle nebulose più vicine al sistema solare. La nube appare associata al complesso nebuloso noto come MBM 57 e MBM 151, un sistema di nubi non illuminate visibile nelle regioni circostanti;[4] a queste nubi sono associate una dozzina di stelle, fra le quali spicca HD 156697, una gigante gialla distante circa 450 anni luce e legata alla nebulosa a riflessione vdB 111. Questo sistema nebuloso è stato studiato a più lunghezze d'onda e contiene diversi addensamenti orientati in filamenti, responsabili del forte oscuramento della scia della Via Lattea in direzione dell'Ofiuco; a causa della separazione angolare dalla Nube di Rho Ophiuchi (circa 15°) e a causa della distanza che intercorre fra questi due sistemi nebulosi, si sospetta che il complesso di MBM57-151 e la Nube di Rho Ophiuchi siano due nubi fisicamente distinte.[2]

Note modifica

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 22 marzo 2010.
  2. ^ a b c Penprase, B. E., Photometric and spectroscopic analysis of high galactic latitude molecular clouds. II - High-resolution spectroscopic observations of NA I, CA II, CA I, CH, and CH(+1), in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 88, n. 2, ottobre 1993, pp. 433-475, DOI:10.1086/191829. URL consultato il 22 marzo 2010.
  3. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 22 marzo 2010.
  4. ^ Magnani, L.; Blitz, L.; Mundy, L., Molecular gas at high Galactic latitudes, in Astrophysical Journal, Part 1, vol. 295, ottobre 1985, pp. 402-421, DOI:10.1086/163385. URL consultato il 22 marzo 2010.

Bibliografia modifica

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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