Shenzi, Banzai e Ed

iene macchiate, antagoniste nei film Disney Il re leone e Il re leone-Hakuna Matata

Shenzi, Banzai e Ed sono un trio di iene macchiate apparse nei film di animazione Il re leone e Il re leone 3 - Hakuna Matata e nella serie animata Timon e Pumbaa. Nel remake del 2019 Banzai ed Ed vengono rinominate Kamari e Azizi.

Shenzi, Banzai e Ed
Shenzi, Banzai e Ed ne Il re leone
UniversoDisney
Lingua orig.Inglese
1ª app. inIl re leone
Voci orig.
Voci italiane
Caratteristiche immaginarie
SpecieIene macchiate
Sesso
  • Femmina (Shenzi)
  • Maschio (Banzai e Ed)

Caratterizzazione modifica

Alex Kupershmidt, l'artista che animò le iene, spiegò come gli fu incaricato di disegnare personaggi simili a "pagliacci impazziti", comici ma contemporaneamente maligni,[1] mentre Jim Cummings, che prestò la sua voce per Ed, descrisse il trio come un "coro greco" che incoraggia le ambizioni nefaste di Scar.[2]

Shenzi fu concepita come un personaggio "scafato",[1] distinguendosi dalle altre due iene dalla mancanza di "barbetta" attorno al muso, una frangia vistosa che le pende sulla faccia e macchie attorno agli occhi che evocano l'ombretto.[3] A Banzai fu dato un atteggiamento da "pazzo frenetico dagli occhi spalancati",[1] e si distingue per la sua impazienza ed ingordigia, essendo perpetuamente alla ricerca di risse e di cibo.[3] Ed, invece, è la "iena ridens" archetipa, privo di dialogo al di fuori delle risate isteriche.[1] Strabico e apparentemente mentalmente disabile, ha le orecchie mutilate e la lingua quasi sempre penzolante.[3]

Il remake de Il re leone del 2019 rappresenta le iene come più minacciose che comiche, e Banzai e Ed vengono rinnominati Kamari e Azizi.[4] Florence Kasumba, che diede voce a Shenzi, descrisse il suo personaggio come "qualcuno a cui piace avere potere, ma è anche molto protettiva, tanto quanto Sarabi [la madre di Simba], farebbe di tutto per proteggere la sua famiglia".[5] La descrisse inoltre come qualcuno che fa zittire tutti per la paura quando entra in scena, ma che sia contemporaneamente un personaggio insoddisfatto della sua vita.[4] Nella cartella stampa del film, Kamari viene descritto come una iena furba ed impulsiva, dotata di un umorismo tagliente. Keegan-Michael Key, che doppiò il personaggio, lo definì come un soldato leale delle iene che si sente essere secondo in comando. Azizi, invece, è privo della furbizia dei suoi fratelli, essendo incapace di capire le sfumature, le metafore e il sarcasmo.[4]

Nomi modifica

In lingua swahili, shenzi può significare "bastarda inutile", "barbarica", o "rozza",[6] mentre banzai,[7] kamari e azizi significano "rintanare", "forte" e "raggio di luna" rispettivamente.[8] Ed prende il nome da Ed McMahon de The Tonight Show.[9]

Concezione e sviluppo modifica

Il re leone (1994) modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Il re leone.
 
Alcune iene macchiate presso la Field Station per la ricerca comportamentale dell'Università della California, visitata dagli animatori de Il re leone

Le iene non sono presenti nel primo abbozzo del film, intitolato King of the Kalahari, scritto nel 1988 da Tom Disch, con il ruolo antagonistico essendo svolto da un branco di babbuini.[10] In due abbozzi successivi scritti nel 1990 da J.T. Allen[11] e il duo Allan e Ross Bass,[12] le iene sono le antagoniste principali, guidate da un capobranco nominato Banagi che, secondo l'abbozzo di Allen, avrebbe avuto una voce evocativa di Sydney Greenstreet, e che sarebbe stato falso e seducente, usando la sua astuzia per convincere Scar ad uccidere Mufasa ed impossessarsi del trono, manipolandolo dietro le quinte.[13]

Per le voci delle iene, l'intenzione originale era quella di riunire Cheech & Chong, ma mentre Cheech Marin accettò di interpretare Banzai perché si era stufato di essere incasellato in ruoli da tossicodipendente,[2] Tommy Chong non era disponibile.[14] Chong avrebbe poi rivelato che il suo rifiuto fu dovuto alla politica anti-marijuana di Disney e del loro codice di abbigliamento che lui riteneva troppo severo.[15] Così il suo ruolo venne trasformato in una iena femmina, Shenzi, che venne doppiata da Whoopi Goldberg.[14] Goldberg rivelò nell'expo D23 nel 2017 che fu assunta dopo aver imparato del film da Elton John, pregandolo per un ruolo nel film.[9] A Jim Cummings, per recitare Ed, furono dati semplicemente dei biglietti con scritte emozioni come rabbia, tradimento, paura, fame e lussuria, da esprimere attraverso le risate, le cui registrazioni durarono solo cinque minuti.[16]

Gli animatori visitarono la colonia di iene macchiate mantenute presso la Field Station per la ricerca comportamentale dell'Università della California, dove promisero il personale che le iene, più che vere antagoniste, sarebbero state rappresentate come personaggi comici.[17]

Il re leone (2019) modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Il re leone (film 2019).

Nel novembre del 2017, fu annunciato che le iene sarebbero state doppiate da Florence Kasumba, Keegan-Michael Key e Eric Andre.[18]

Il regista Jon Favreau disse in un'intervista di Empire che le iene sarebbero state tra gli aspetti del remake che si discosterebbero di più dal film originale, siccome il loro aspetto stilizzato non sarebbe stato compatibile con il fotorealismo voluto per la nuova opera. Annunciò inoltre che le iene sarebbero vissute in una tana diversa dal cimitero degli elefanti originale.[19] Il loro territorio fu infatti ispirato dai tufa del lago Mono e dai geyser di Dallol in Etiopia e del parco nazionale di Yellowstone.[4]

A Keegan-Michael Key e Eric Andre fu chiesto da Favreau di basare le loro interpretazioni di Kamari e Azizi su certi duo comici come Stanlio e Ollio e Beavis and Butt-head. Kasumba, che in precedenza aveva interpretato Shenzi nella versione tedesca dell'adattamento di Broadway del primo film, dichiarò che era stupita da quanto la nuova Shenzi fosse "pericolosa e seria", in contrasto con la rapprentazione "idiota" e "divertente" delle iene originali.[20]

Altri media modifica

Videogiochi modifica

Accoglienza modifica

Dato i numerosi paralleli nel primo film con Amleto di William Shakespeare, si ritiene che le iene siano liberamente ispirate a Laerte, antagonista secondario che viene manipolato da re Claudio, lui stesso ispirazione di Scar.[21]

Dopo la distribuzione de Il re leone, i biologi delle iene protestarono contro la rappresentazione dell'animale, considerandola nociva per la sua immagine pubblica: un ricercatore citò in giudizio gli studi Disney per diffamazione,[22] e un altro - che aveva organizzato la visita degli animatori presso l'Università della California, dove avrebbero osservato e disegnato iene in cattività - considerò il boicottaggio de Il re leone come un modo per aiutare a preservare le iene in natura.[23] Lo scienziato comportamentale Stephen E. Glickman, anch'esso impiegato all'Università, paragonò la rappresentazione di Shenzi, Banzai e Ed alle descrizioni negative delle iene in Verdi colline d'Africa di Ernest Hemingway, in cui i tratti di ghiottoneria e stupidità comica comuni nelle rappresentazioni africane delle iene sono fuse con la codardia e la bruttezza, caratteristiche associate alle iene nell'immaginario popolare occidentale.[17]

Oltre perpetuare i vecchi stereotipi della specie, certi critici incolparono il film d'aver modellato le iene a immagini razziste popolari negli Stati Uniti: Matt Roth della rivista Jump Cut e Max Farrow di Screenrant notano come le iene parlino in un gergo evocativo degli afroamericani e latinoamericani poveri, e che siano di un colore notevolmente più scuro dei leoni, che parlano in registri alti. I due autori notano inoltre come le iene si comportano come teppisti stereotipici, lottando fra di loro quando non sono unite da un nemico comune, e propense ad accettare le elemosine di Scar, vivendo segregati nel cimitero degli elefanti, che ambedue autori paragonano a un ghetto.[24][25] Altre critiche includevano l'accusa di aver paragonato le iene a nazisti, mostrandole marciando a passo dell'oca in una scena chiaramente basata su Il trionfo della volontà.[3]

Sebbene critico del messaggio finale del film, Brigit McCone del sito di recensioni di film femminista Bitch Flicks lodò la rappresentazione di Shenzi come personificazione delle "aspirazioni delle femministe umane", notando come il personaggio, sebbene dominante sopra Banzai e Ed, è fondamentalmente anti-autoritario, essendo irreverente verso la gerarchia imposta dai leoni, consultando sempre i suoi subordinati, e non approfittando della morte di Mufasa per autoproclamarsi regina. McCone cita inoltre il suo atteggiamento paziente verso il mentalmente disabile Ed, contrastandolo alla "inquietante conformità eugenica" dei leoni, che maltrattano il notevolmente più scuro e sfigurato Scar. Dichiarò inoltre come la segregazione delle iene nel cimitero degli elefanti sia evocativa del rifiuto da parte dei Paesi sviluppati di accogliere gli immigrati impoveriti, spiegando: "Il clan delle iene è il Terzo Mondo. Le iene sono le masse oppresse che bramano di respirare liberi".[26] Nella serie spin-off, The Lion Guard, la consulente scientifica per la serie decise di introdurre un personaggio iena eroico per dimostrare che non tutte le iene sono cattive e che anch'esse svolgono un ruolo importante nell'ecosistema.[27]

Sebbene il remake ricevette recensioni miste, l'interpretazione di Shenzi da parte di Florence Kasumba fu lodata: Refinery29 disse che il personaggio "esala una certa forza che è, dichiaratamente, piuttosto intossicante",[28] mentre Blackfilm definì il personaggio un "pari intellettuale di Scar", che "affascina con ogni parola, incarna il potere, e attira l'attenzione del pubblico".[29] Il mensile statunitense Fast Company fu misto nel suo giudizio, notando come le iene siano rese più minacciose e meno dipendenti dall'umorismo fisico per sollecitare le risate, affidandosi invece al dialogo tagliente tra Kamari e Azizi per l'effetto comico. Sebbene riconobbe la mancanza del presunto razzismo del film originale, dichiarò tuttavia che il remake fallì nel risolvere la questione del classismo, pur sempre rappresentando le iene come "emarginati sociali che non contribuiscono a niente e si nutrono della ricchezza prodotta dagli altri".[30]

Note modifica

  1. ^ a b c d   (EN) The Making of The Lion King, in The Lion King (Laserdisc), Walt Disney Home Entertainment, 1995.
  2. ^ a b (EN) 'The Lion King' turns 25: Whoopi Goldberg, Cheech Marin showed teeth as hilarious hyenas, su eu.usatoday.com, USA Today, 25 giugno 2019.
  3. ^ a b c d (EN) M. Brottman, Hyena, Reaktion Books, 2013, pp. 108-110, ISBN 1861899416
  4. ^ a b c d (EN) The Lion King Press Kit (PDF), in Walt Disney Studios, 11 luglio 2019. URL consultato il 25 luglio 2019.
  5. ^ "Il re leone", l'intervista alle star Usa di Scar e iena Shenzi, in Corriere di Arezzo, 17 luglio 2019. URL consultato il 19 luglio 2019.
  6. ^ One of the hyenas has a Swahili name, Shenzi, whose range of meanings includes "worthless bastard", "uncivilized", and "uncouth".
    (EN) Bron Taylor, Encyclopedia of Religion and Nature, A&C Black, 2008, p. 814, ISBN 1441122788
  7. ^ (EN) 5 Things You can Learn From The Lion King Before You Go on Safari in Tanzania, in Jenmansafaris, 6 aprile 2018. URL consultato il 5 agosto 2019.
  8. ^ (EN) Walt Disney’s The Lion King (2019) – Trailer, in Hive Equilibrium, 18 maggio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2019).
  9. ^ a b (EN) 17 things you probably didn't know about the making of 'The Lion King', su insider.com, Insider, 23 novembre 2018.
  10. ^   (EN) The Pride of the King, in The Lion King: Diamond Edition (Blu-ray), Walt Disney Home Entertainment, 2011.
  11. ^ J.T. Allen, The Lion King, sceneggiatura, 19 gennaio 1990
  12. ^ Allan & Ross Bass, King of the Beasts, sceneggiatura, 23 maggio 1990
  13. ^ (EN) Christy Box, 15 Canceled Disney Villains We Never Got To See, in Screenrant, 18 gennaio 2018. URL consultato il 16 giugno 2019.
  14. ^ a b (EN) Allers, Roger; Hahn, Don, and Minkoff, Rob (1995). Laserdisc/DVD audio commentary for The Lion King. Walt Disney Home Entertainment
  15. ^ (EN) Tommy Chong Charms His Way Through Chats About Weed, Prison, Cheech, Michael Jackson and Lori Loughlin (Exclusive), su toofab.com, Toofab, 19 aprile 2019.
  16. ^   (EN) Jim Cummings has some advice for the actors voicing The Lion King's new hyenas, Film.avclub.com, 2018.
  17. ^ a b (EN) S. Glickman, The Spotted Hyena from Aristotle to the Lion King: Reputation is Everything – In the Company of Animals, in Social Research, vol. 62, n. 3, 1995, pp. 501-538.
  18. ^ (EN) Haleigh Foutch, ‘The Lion King’: Disney Announces Full Live-Action Cast; New Synopsis Revealed, in Collider, 1º novembre 2017. URL consultato il 16 giugno 2019.
  19. ^ (EN) Rianne Houghton, The Lion King director reveals the biggest change from the original, in Digitalspy, 14 giugno 2019. URL consultato il 16 giugno 2019.
  20. ^   THE LION KING Press Conference Cast Interviews (Youtube), Flicks And The City Clips, 2019.
  21. ^ (EN) Kat Lawson, Fearsome Fairy Tales, su The Film Magazine, 11 febbraio 2015.
  22. ^ (EN) J. Mcpherson, "The good, the bad and the hyena", BBC Wildlife, estate 2008
  23. ^ (EN) L. Frank, "Girl Power", African Geographic, 22-30, maggio 2006
  24. ^ (EN) M. Roth, The Lion King: A short history of Disney-fascism, Jump Cut, no. 40, marzo 1996, pp. 15-20
  25. ^ (EN) Max Farrow, The Lion King Remake's Biggest Change Needs To Be The Hyenas, su Screenrant, 27 novembre 2018.
  26. ^ (EN) Brigit McCone, Disney’s ‘The Lion King’: Why We Are the Hyenas, su Bitch Flicks, 23 luglio 2015.
  27. ^ (EN) Blair Otterson, Maia Mitchell Is a Friendly Hyena in New ‘Lion Guard’ Clip, su The Wrap, 13 gennaio 2016.
  28. ^ (EN) Kelsea Stahler, Like New Aladdin, The New Lion King Gives Its Female Characters... Actual Things To Do, in Refinery29, 16 luglio 2019. URL consultato il 19 luglio 2019.
  29. ^ (EN) Paula Dofat, Exclusive: Florence Kasumba On Bringing More Depth To Her Character Shenzi In The Lion King, in Blackfilm, 17 luglio 2019. URL consultato il 19 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2019).
  30. ^ (EN) Talib Visram, The original ‘Lion King’ had a racist hyena problem. The new film fixes that, with mixed results, in Fast Company, 19 luglio 2019. URL consultato il 23 luglio 2019.

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