Siero Bonifacio

preparato di medicina alternativa proposto come rimedio contro il cancro, ideato dal veterinario Liborio Bonifacio (1908-1983)
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Il siero Bonifacio (o siero di Bonifacio) era un composto a base di feci e urina di capra che, secondo quanto affermato dal suo ideatore, avrebbe avuto effetti terapeutici per la cura dei tumori,[1] un'asserzione che, tuttavia, è priva di qualsiasi riscontro sperimentale e fondamento scientifico.

Storia modifica

Il siero fu ideato negli anni sessanta del XX secolo dal veterinario Liborio Bonifacio (Montallegro, 1908Agropoli, 17 marzo 1983), nell'errata convinzione che le capre non si ammalassero di cancro.[2][3]

Il preparato veniva ricavato dalle feci e dall'urina di un animale macellato, aggiungendo un terzo di acqua bidistillata;[4] trascorse 48 ore, si filtrava e sterilizzava la sostanza ottenuta che quindi veniva iniettata al malato ogni 48 ore.[4]

La presunta cura ottenne grande risalto nei giornali nel 1969; venne anche promossa una raccolta di fondi per consentire a Bonifacio di produrre il siero per la moltitudine di persone che lo chiedeva, che alla fine portò alla raccolta di 25 milioni di lire.[5]

La sperimentazione clinica modifica

Il risalto mediatico dato dai giornali alla vicenda spinse l'allora Ministro della Sanità, Camillo Ripamonti, ad autorizzarne la sperimentazione:[1] essa interessò 16 pazienti, seguiti per un periodo che andò dai 23 ai 75 giorni, con risultati che la commissione giudicò deludenti (4 pazienti morirono durante la sperimentazione, nessuno mostrò miglioramenti).[6]

Nonostante questo, Liborio Bonifacio, dopo ulteriori tentativi di sperimentazione, continuò a produrre e distribuire il suo siero,[1][7] che venne poi brevettato dal figlio con il nome di Oncoclasina Bonifacio.[1][8]

Successivamente negli anni '80 il virologo Giulio Tarro, in collaborazione con Bonifacio, riprende gli studi sulla presunta efficacia del siero senza alcun successo. In quegli stessi anni Tarro affermò però di aver scoperto un vaccino che stimolerebbe e potenzierebbe la risposta immunitaria dei malati di cancro cui darà il nome di TPL (Tumor Liberated Protein) generando dissidi con Bonifacio convinto che il TPL da lui pubblicizzato derivi in realtà dal Siero Bonifacio.[9][10]

Note modifica

  1. ^ a b c d Medicina oncologica, Gianni Bonadonna, Gioacchino Robustelli Della Cuna, Pinuccia Valagussa, Elsevier srl, 2007, ISBN 8821428141, 9788821428142
  2. ^ Il siero di Bonifacio, su medbunker.it, MedBunker, 15 maggio 2010. URL consultato il 18 dicembre 2019 (archiviato il 2 giugno 2019).
  3. ^ Stroncato da un infarto Bonifacio l'inventore del «siero anticancro», La Stampa, 19 marzo 1983, p. 7.
  4. ^ a b Che cosa era il siero del dottor Bonifacio?, su focus.it, 28 giugno 2002. URL consultato il 18 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2014).
  5. ^ Nicola Mascellaro, 1969 - Il siero Bonifacio, su lagazzettadelmezzogiorno.it, La Gazzetta del Mezzogiorno. URL consultato il 18 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2014).
  6. ^ (EN) Bonifacio anticancer goat serum (PDF), in CA: A Cancer Journal for Clinicians, vol. 21, n. 1, Wiley Online Library, gennaio-febbraio 1971, pp. 43-45, DOI:10.3322/canjclin.21.1.43 (archiviato il 14 settembre 2017).
  7. ^ Adriana Bazzi, Ritorna in vendita anche il "siero Bonifacio", su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 18 gennaio 1998. URL consultato il 18 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2010).
  8. ^ Medici umani, pazienti guerrieri. La cura è questa, Gianni Bonadonna, Giangiacomo Schiavi, Baldini Castoldi Dalai, 2008, ISBN 8860733383, 9788860733382
  9. ^ Chi è davvero Giulio Tarro, il virologo anti-Burioni e De Luca. Tra titoli inventati e bufale, su l'Espresso, 24 aprile 2020. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  10. ^ Dieci cose da sapere su Giulio Tarro, su web.archive.org, 20 aprile 2020. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2020).

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica