Sigfrido I di Sponheim
Sigfrido I (1010 circa – 7 febbraio 1065) è considerato il capostipite della dinastia ducale carinziana di Sponheim (Spanheimer) e di tutti i suoi rami collaterali, compresi i conti di Lebenau e i conti di Ortenburg. Fu conte di Sponheim dal 1044 e fu margravio della marca ungherese nel 1045/46 al 1048 oppure fino alla morte e conte in Val Pusteria e Lavanttal dal 1048 alla morte.
Sigfrido I di Sponheim | |
---|---|
Margravio della marca ungherese | |
In carica | 1045 – 1048 oppure 7 febbraio 1065 |
Predecessore | Liutpoldo |
Successore | Ernesto di Babenberg (marca incorporata nella marca Orientale) |
Nascita | 1010 circa |
Morte | 7 febbraio 1065 |
Dinastia | Sponheim |
Coniuge | Riccarda |
Figli | Engelberto I di Sponheim Sigfrido Arduico Ermanno |
Discendenza
modificaSigfrido nacque nel castello di Sponheim nella Franconia renana[1][2]. Sigfrido aveva una relazione di tipo familiare, ma di grado sconosciuto, con il conte Stefano I di Sponheim († circa 1080), patriarca del ramo renano della dinastia Sponheim, ramo che sopravvisse nei principi di Sayn-Wittgenstein.
Biografia
modificaNel 1035 l'imperatore salico Corrado II marciò contro il duca ribelle Adalberone della Carinzia. Assieme all'imperatore c'era il conte Sigfrido, suo compagno fidato[3], il quale proveniva dalla Franconia renana, territorio sud-orientale del regno tedesco. Adalberone fu deposto e gli succedette come duca il salico Corrado il Giovane nel 1036.
Sigfrido sposò Riccarda, erede del conte Engelberto IV nella Val Pusteria della famiglia carinziana dei Sieghardinger[1] e degli Aribonidi[4]. Con il matrimonio ottenne grandi possedimenti in Tirolo e anche in Carinzia[2], come ad esempio la valle di Lavant (nell'attuale Austria)[5] e probabilmente anche Laško e alcune altre parti nella marca di Carniola (nell'attuale Slovenia) come i territori intorno a Lubiana[6].
Nell'anno 1044 Sigfrido è segnalato come conte di Sponheim. Nel 1045 il re Enrico III di Germania concesse a Sigfrido il territorio della marca ungherese alla frontiera orientale della marca orientale come feudo. Tuttavia, tenne questa marca solo per un breve periodo e questa fu infine sciolta e incorporata nei domini del margravio della dinastia Babenberg Ernesto d'Austria dal 1055.
Nel 1048 Sigfrido è segnalato come Gaugraf nella Val Pusteria tirolese e nella Val Lavant in Carinzia; entro quella data dunque dovette essere già succeduto al suocero, il conte Engelberto IV; gli succedette anche nei suoi possedimenti nel ducato di Baviera. Ricoprì poco dopo anche la carica di vogt (avvocato) dei vescovi di Bressanone e Salisburgo. Sigfrido ricevette ulteriori terre nella Bassa Carinzia e nell'Alta Baviera orientale.
Nel 1064 Sigfrido si unì al pellegrinaggio dell'arcivescovo Sigfrido I di Magonza a Gerusalemme. Sulla via del ritorno l'anno successivo, morì, mentre era in transito in Bulgaria[3]. Fu seppellito nel luogo, ma la vedova di Sigfrido riuscì ad ottenere la salma del marito e lo fece seppellire nella chiesa (progettata e costruita dal marito) di Sankt Paul im Lavanttal.
Nel 1909 la Siegfriedstrasse nel quartiere Floridsdorf di Vienna prese il suo nome.
Famiglia e figli
modificaDal matrimonio di Sigfrido con la contessa Riccarda della valle di Lavant, erede del conte della stirpe dei Sigeardingi Enghelberto IV dei Sigeardingi, nacquero diversi bambini:
- Engelberto I († 1096), succedette a suo padre come conte di Sponheim e Gaugraf nella Val Pusteria e nella Valle Lavant, nominato margravio d'Istria nel 1090; sposò Edvige, probabilmente una figlia del duca della dinastia Billung Bernardo II di Sassonia, ed assieme ebbero il futuro duca di Carinzia Enrico VI;
- Sigfrido († 1070), che probabilmente sposò una donna non nobile, dal momento che non vi è alcuna relazione diretta dei discendenti con ulteriori conti di Sponheim;
- Arduico († 1102), arcivescovo di Magdeburgo dal 1079;
- Ermanno († 1118), burgravio di Magdeburgo dal 1080; succedette a Corrado di Walbeck. Ebbe una figlia, Riccarda (Richgard), che sposò Rodolfo I della marca del Nord.
Note
modificaBibliografia
modificaFonti
modifica- (SL) Josip Gruden, Zgodovina slovenskega naroda, Čeľovce, Družba sv. Mohorja, 1910, OCLC 449901949.
- (SL) Ljudmil Hauptmann, Nastanek in razvoj Kranjske, Lubiana, Slovenska Matica, 1999, ISBN 9789612130671, OCLC 237370204.
- (SL) Marko Vengust, Kostanjevica na Krki in koroški vojvode Spanheimi (PDF), in Kostanjeviške novice, n. 36, giugno 2008, p. 23.
- (SL) Milko Kos, Zgodovina Slovencev, Lubiana, Jugoslovanska Knjigarna, 1933, OCLC 251122441.
- (DE) Winfried Dotzauer, Geschichte des Nahe-Hunsrück-Raumes von den Anfängen bis zur Französischen Revolution, Stoccarda, Franz Steiner Verlag, 2001, ISBN 9783515078788.
Ulteriori letture
modifica- (DE) Eberhard Graf zu Ortenburg-Tambach, Geschichte des reichsständischen, herzoglichen und gräflichen Gesamthauses Ortenburg., vol. 1 Das herzogliche Haus in Kärnten, Vilshofen an der Donau, Rückert, 1931, OCLC 719098196.
- (DE) Friedrich Hausmann, Die Grafen zu Ortenburg und ihre Vorfahren im Mannesstamm, die Spanheimer in Kärnten, Sachsen und Bayern, sowie deren Nebenlinien, erschienen, in Passauer Jahrbuch, n. 36, 1994.
- (DE) Friedrich Hausmann, Siegfried, Markgraf der "Ungarnmark" und die Anfänge der Spanheimer in Kärnten und um Rheinland (PDF), in Jahrbuch für Landeskunde von Niederösterreich, n. 43, 1977, pp. 115-168.
- (DE) Heinz Pellender, Tambach: vom Langheimer Klosteramt zur Ortenburg'schen Grafschaft: Historie des gräflichen Hauses Ortenburg, des Klosteramtes und Schlosses Tambach, Weitramsdorf, Schloß Tambach, 1990, OCLC 163297632.
- (DE) Walter Fuchs, Schloss Ortenburg, Ortenburger Baudenkmäler und die Geschichte der Reichsgrafschaft Ortenburg, Ortenburg, Gebeßler, 2000, OCLC 165249884.
Collegamenti esterni
modifica
Controllo di autorità | VIAF (EN) 23212490 · CERL cnp00534569 · GND (DE) 129199605 |
---|