Sigismondo I Malatesta

Sigismondo I Malatesta (24 novembre 1498Reggio Emilia, 27 dicembre 1543) è stato un condottiero italiano.

Sigismondo I Malatesta
Nascita24 novembre 1498
MorteReggio Emilia, 27 dicembre 1543
Dati militari
Paese servitoDucato di Milano
Sacro Romano Impero
Forza armataMercenari
ComandantiCarlo V
GuerreGuerra d'Italia
BattaglieBattaglia di Pavia
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Signoria di Rimini
(1334-1528)

Malatesta

Ferrantino (1334-1335)
Malatesta II (1335-1364)
Ungaro (1364-1372)

Galeotto I (1372-1385)

Figli

Carlo I (1385-1429)

Galeotto Roberto (1429-1432)

Sigismondo Pandolfo (1432-1468)

Sallustio (1468-1469)

Roberto (1469-1482)

Figli

Pandolfaccio (1482-1528)

Figli
  • Sigismondo
  • Roberto
  • Isabella
  • Annibale
  • Ginevra
  • Malatesta
  • Galeotto
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BiografiaModifica

Era figlio di Pandolfo IV Malatesta, ultimo signore di Rimini, e di Violante Bentivoglio di Bologna.

Nel 1513, all'età di quindici anni, venne inviato dal padre a Roma per prestare ubbidienza al papa Leone X, da poco eletto, e per tentare di riavere la signoria di Rimini, persa dal padre nel 1500, ma senza esito. Alla morte del papa nel 1521, Sigismondo chiese inutilmente l'aiuto del duca di Urbino e cinse d'assedio Rimini, ma venne respinto. L'anno seguente gli riuscì di ripristinare la signoria dei Malatesta, ma dovette ben presto soccombere all'esercito pontificio.

Passò al soldo degli Estensi e recuperò alcune città in mano ai pontifici. Fu al servizio di Carlo V in Lombardia, partecipando alla battaglia di Pavia (1525). Il 14 giugno 1527, mentre papa Clemente VII si trovava assediato dai lanzichenecchi in Castel Sant'Angelo, Sigismondo tentò di impossessarsi nuovamente di Rimini, ma non della simpatia dei suoi abitanti. Commise numerose atrocità nei confronti dei riminesi, che invocarono l'intervento del papa per liberarsi di Sigismondo. Clemente VII inviò l'allora vescovo Giovanni Maria Ciocchi del Monte con 300 cavalli che liberò la città: Sigismondo fu costretto all'esilio il 17 giugno 1528.

Andò al servizio della Repubblica di Venezia, quindi del duca di Ferrara Alfonso I d'Este e quindi del ducato di Mantova. Dal 1534 al 1538 radunò dei soldati per poter attaccare ancora Rimini, ma venne nuovamente respinto. Tornato nel ducato di Ferrara, prese sistemazione a Reggio, dove morì nel 1543.

DiscendenzaModifica

Pandolfo sposò nel 1522 Giulia Pico, figlia di Giovanni Francesco Pico ed ebbero due figli:[1]

  • Roberto (?-1570), condottiero
  • Ercole (?-1591), condottiero

NoteModifica

  1. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Malatesta di Rimini, Torino, 1835.

BibliografiaModifica

  • Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Malatesta di Rimini, Torino, 1835, ISBN non esistente.