Silea

comune italiano

Silea (IPA: /si'lɛa/; Silèa [siˈɛ.a] in veneto, fino al 1935 Melma) è un comune italiano di 10 396 abitanti[2] della provincia di Treviso in Veneto.

Silea
comune
Silea – Stemma
Silea – Bandiera
Silea – Veduta
Silea – Veduta
Chiesa di San Michele Arcangelo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoRossella Cendron (lista civica di centro-sinistra SileaOggi) dal 12-6-2017
Territorio
Coordinate45°39′17″N 12°17′48″E / 45.654722°N 12.296667°E45.654722; 12.296667 (Silea)
Altitudinem s.l.m.
Superficie18,95 km²
Abitanti10 396[2] (30-6-2023)
Densità548,6 ab./km²
FrazioniCendon, Sant'Elena

Località: Canton, Franceniga, Lanzago[1]

Comuni confinantiCarbonera, Casale sul Sile, Casier, Roncade, San Biagio di Callalta, Treviso
Altre informazioni
Cod. postale31057
Prefisso0422
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026081
Cod. catastaleF116
TargaTV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 367 GG[4]
Nome abitantisileani
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Silea
Silea
Silea – Mappa
Silea – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Storia modifica

L'area attorno a Treviso ha rappresentato sin dai tempi più antichi un luogo di insediamento e di passaggio, favorito dalla presenza del Sile come via di comunicazione. Numerosi reperti preistorici sono stati rinvenuti, per esempio, durante l'estrazione di ghiaia.

A queste civiltà, ancora poco conosciute, successero i più noti Paleoveneti, dal II secolo a.C. assoggettati ai Romani. È di questo periodo l'opera di centuriazione delle campagne, la nascita dei municipi (come la stessa Treviso) e la costruzione di alcune importanti infrastrutture, tra le quali spicca la via Claudia Augusta Altinate. Lungo il percorso della strada, che attraversava Sant'Elena di Silea, Cendon e Lanzago, sono affiorati diversi reperti dell'epoca. Si suppone dunque che i primi insediamenti stabili risalgano alla colonizzazione romana, ma si ritiene che la formazione di veri e propri villaggi si sia avuta solo sotto i Longobardi o i Franchi. Fino al 1935 il comune era chiamato "Melma", antico toponimo riferito al corso d'acqua omonimo. In quell'anno, re Vittorio Emanuele III, con regio decreto n. 100 del 21 gennaio, autorizzava il Comune a cambiare la propria denominazione in quella di Silea, richiamandosi al Sile, il fiume principale del Comune, di cui il Melma stesso è tributario; l'autorizzazione regia al cambio del nome del Comune seguì la richiesta del podestà di Melma, Matteo Fantin, del 5 settembre 1934. La nuova denominazione seguì un criterio di somiglianza semantica, riferendosi stavolta al fiume Sile, e dipese anche dal voler evitare frequenti derisioni a causa del vecchio nome, da parte degli abitanti delle località vicine.

Simboli modifica

Lo stemma del comune, concesso insieme al gonfalone con il decreto del presidente della Repubblica del 30 novembre 1950[5], si blasona:

«di argento, a tre pali di azzurro, caricati ognuno, in capo, da una spiga di grano d'oro, alla fascia di argento attraversante. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»

Il primo atto storico in cui viene nominato il Comune di Melma risale al 1172. I pali azzurri rappresentano i tre fiumi che bagnano il territorio comunale che sono il Sile (241), il Melma (272) e il Nerbon (un fiume lungo 8,56 km) (277).[7] Le spighe sono il segno di una zona prevalentemente agricola. Il Comune di Melma è sorto infatti in epoca in cui la propria economia era sostanzialmente agricola, con conseguente sviluppo dell'attività di macinazione dei cereali, favorita dall'abbondanza di corsi d’acqua.[8]

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

  • Chiesa di San Michele Arcangelo (XV secolo) La chiesa, edificata nel 1493 come ricorda l'architrave posto sopra l'attuale portale, presenta l'aspetto originario con facciata a capanna mantenuto anche nella successiva ristrutturazione del XVII secolo. Come principale edificio di culto dell'abitato è sede dell'omonima parrocchia della Diocesi di Treviso.[9]
  • Chiesetta della Beata Vergine della Salute (XIX secolo) Piccolo edificio sacro edificato nei primi decenni dell'Ottocento su iniziativa di Alessandro Barbaro prima del 1837 in sostituzione di un precedente capitello.[9]
  • Chiesa dei Santi Vittore e Corona (XV secolo) Ubicata nella frazione Cendon, centro del quale è la chiesa parrocchiale, deve alla dedicazione a santi locali dei quali poco risulta. Più volte ristrutturata, sia all'interno che all'esterno, nel secoli seguenti, la chiesa fu consacrata una prima volta nel 1727 e riconsacrata il 27 marzo 1859. La cella dell'attiguo campanile accoglie le campane traslate dalla chiesa della Pietà di Venezia.[9]
  • Chiesa di Sant'Elena Imperatrice (XV secolo) Ubicata nella frazione Sant'Elena di Silea, si presume sorga su un precedente edificio dalla stessa dedicazione di cui si ha notizia nell'XI secolo. L'attuale corpo della chiesa è frutto di pesanti rifacimenti dell'originale, edificata nel 1478 come presente nell'ormai indecifrabile iscrizione posta sul portale, presumibilmente della quale rimane la facciata, realizzata in grossi blocchi di pietra, mentre l'interno risente della ristrutturazione barocca tipica del Settecento veneto. Rilevante è anche il campanile, la cui costruzione risale al 1547 e completato tre secoli più tardi con l'innalzamento della cuspide del 1891.[9]

Architetture civili modifica

Ville venete modifica

  • Villa Valier costruzione della seconda metà del 1500. Venne eretta dalla famiglia Barbaro con la facciata, rivolta al fiume Sile. Una lunga scalinata ornata di statue e vasi conduce all’imbarcadero sul Sile. Alla villa appartiene l'oratorio dell'Assunzione di Maria costruito nel 1762.[10]
  • Villa Azzoni-Avogadro costruzione che appartiene ai primi anni del 1500, Fu costruita dalla famiglia trevigiana dei conti Onigo sulle rive del fiume Melma. Venne acquistata nel 1639 dal conte Fioravante degli Azzoni Avogadro.[10]
  • Villa Barbaro ubicata nella frazione cendon, fu costruita verso la fine del 1600 dalla famiglia dei Barbaro.[10]
  • Villa Collotti ubicata nella frazione cendon, fu costruita nel 1700. Negli anni fu rimaneggiata profondamente ed oggi si presenta con l'aspetto di un tipico fabbricato ottocentesco. All’interno si conservano alcuni pavimenti in terrazzo veneziano.
 
Villa Valier
  • Villa Contarini situata presso la frazione di Sant'Elena, è di origine seicentesca e si trova nella piazza di Sant'Elena.

Piazze modifica

  • Piazza Europa
  • Piazza donatori di sangue
  • Piazza Trevigiani nel mondo

Museo della Pesca modifica

Il Museo della Pesca, gestito in collaborazione con la FIPSAS – Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, è un percorso multisensoriale alla scoperta della pesca di fiume e di molte specie d’acqua dolce. Pesca professionale, pesca sportiva e biodiversità d’acqua dolce sono le tematiche che arricchiscono le 3 sale dedicate a questo tema. Il museo è ubicato presso la frazione di Sant'Elena a circa 5 km dal centro di Silea.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniere modifica

Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 669, pari al 6,21% della popolazione.[12]

Geografia antropica modifica

Frazioni e Località modifica

Le frazioni oltre a Silea capoluogo, sono: Sant'Elena e Cendon.

Per quanto riguarda le località comunali troviamo: Lanzago, Canton e Franceniga. Il capoluogo e la sede degli organi comunali sono siti a Silea Capoluogo.

Amministrazione modifica

Sindaci dal 1995 modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 2004 Eddo Vanzo Lista civica di centro Sindaco [13]
2004 2006 Cesare Biasin Lega Nord Sindaco [14]
2006 2007 Michele Antonio Campanaro Commissario prefettizio
2007 2017 Silvano Piazza SileaOggi (centro-sinistra) Sindaco [15]
11 giugno 2017 in carica Rossella Cendron SileaOggi (centro-sinistra) Sindaco [16]

Galleria d'immagini modifica

Sport modifica

Calcio modifica

La Squadra di calcio di Silea è U.S. Silea 1927, che giocherà in seconda categoria nella stagione 2018/2019.

Pallavolo modifica

A Lanzago di Silea vi è la sede della squadra di pallavolo Volley Silea A.S.D. La squadra attualmente è in serie c.

Rugby modifica

Presso il comune di Silea è presente anche un'importante squadra di Rugby, il A.S.D. Silea Rugby 1981. La squadra, nata nel 1981, per diverso tempo è stata in serie B. Attualmente milita in serie C.

Note modifica

  1. ^ Comune di Silea - Statuto (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Silea ex Melma, decreto 1950-11-30 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  6. ^ Comune di Silea, Statuto comunale (PDF), art. 2 Territorio, gonfalone, stemma.
  7. ^ Numeri nell'elenco corsi d'acqua della rete idrografica regionale (PDF), su Piano straordinario triennale interventi di difesa idrogeologica, Regione Veneto.
  8. ^ Stemma e Statuto, su Comune di Silea.
  9. ^ a b c d Turismo e Cultura: chiese, su Comune di Silea. URL consultato il 19 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2017).
  10. ^ a b c https://www.comune.silea.tv.it/home/vivere/Territorio/Ville.html#jump1, su comune.silea.tv.it.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  12. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.
  13. ^ Rieletto nel 1999.
  14. ^ Consiglio Comunale sciolto per dimissione contestuale di 10 consiglieri G.U. n. 50 del 1 marzo 2007, su 95.110.157.84. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  15. ^ Rieletto nel 2012.
  16. ^ Rieletta nel 2022.

Bibliografia modifica

  • Enrico Zanini, Silea, Europrint Editore, Quinto di Treviso, 2006

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN241240216 · SBN SBNL002887 · WorldCat Identities (ENviaf-241240216