Simeone di Russia

Semën Ivanovič (detto il Fiero, in russo: Семён Иванович Гордый?, pronuncia /sʲɪ'mʲɔn i'vanʌviʧ 'gɔrdɨj/; Mosca, 7 novembre 1316Mosca, 27 aprile 1353) è stato principe di Mosca e gran principe di Vladimir.

Simeone di Russia
Simeone di Russia in un'illustrazione del XIX secolo
Gran principe di Vladimir, Principe di Mosca
In carica31 marzo 1340 –
27 aprile 1353
PredecessoreIvan I di Russia
SuccessoreIvan II di Russia
Nome completoSimeon (o Semën) Ivanovič
Altri titoliPrincipe di Novgorod (1346-1353)
NascitaMosca, 7 novembre 1316
MorteMosca, 27 aprile 1353
SepolturaCattedrale dell'Arcangelo Michele, Mosca
DinastiaRjurikidi
PadreIvan I di Russia
MadreElena
ConiugiAigusta Anastasia di Lituania
Evpraksija Fëdorovna di Smolensk
Marija Aleksandrovna di Tver'
FigliVasilisa
ReligioneChiesa ortodossa russa

BiografiaModifica

Figlio maggiore di Ivan I di Russia, Simeone diviene principe di Mosca nel 1340, e l'anno seguente ottiene dall'Orda d'Oro il permesso di governare (jarlyk) anche il Principato di Vladimir-Suzdal'. La sua campagna militare contro la città di Toržok, nel 1341, favorisce il rafforzarsi della sua autorità sulla repubblica di Novgorod.

Dieci anni più tardi il suo l'esercito lancia un attacco contro Smolensk.

Simeone continua la politica paterna di appoggio all'Orda d'Oro, agendo contemporaneamente per rafforzare la posizione del Granducato di Mosca.

A differenza di molti altri principi russi, rimane sempre leale verso l'Orda, di cui è il principale strumento contro la Lituania che tenta di liberarsi dal controllo dei Tataro-mongoli.

Prima della sua morte, avvenuta nel 1353, Simeone si ritira in un monastero e vive come un monaco sotto il nome di Sozont. Il suo corpo è sepolto nella Cattedrale dell'Arcangelo Michele a Mosca.

AscendenzaModifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Aleksandr Nevskij Jaroslav II di Vladimir  
 
Rostislava Mstislavna  
Daniele di Russia  
Aleksandra Brjačislavna  
 
 
Ivan I di Russia  
 
 
 
Agrippina Leonovna  
 
 
 
Simeone di Russia  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Altri progettiModifica

Collegamenti esterniModifica

Controllo di autoritàVIAF (EN73129935 · LCCN (ENn96116999 · WorldCat Identities (ENlccn-n96116999