Sinagoga grande corale di Riga

La sinagoga grande corale di Riga, ora scomparsa, era la più grande sinagoga di Riga in Lettonia. Costruita tra il 1868 e il 1871 in stile neorinascimentale, fu distrutta dai nazisti il 4 luglio 1941.

Sinagoga grande corale di Riga
Rīgas lielā horālā sinagoga
La sinagoga in un disegno del 1906
StatoBandiera della Lettonia Lettonia
LocalitàRiga
Coordinate56°56′32.64″N 24°07′34.68″E / 56.9424°N 24.1263°E56.9424; 24.1263
ReligioneEbraismo
ArchitettoP. von Ardenaks
Stile architettoniconeorinascimentale
Inizio costruzione1868
Completamento1871
Demolizione4 luglio 1941

Storia modifica

 
La sinagoga in una foto degli anni trenta

Riga è uno dei luoghi storici della presenza ebraica negli stati baltici. Nella seconda metà dell'Ottocento la comunità ebraica conobbe un fortissimo incremento demografico. Circa 20.00 ebrei vivevano ora in città, e ciò richiedeva la costruzione di nuovi, sempre più grandi luoghi di culto.[1]

La sinagoga grande corale di Riga era un imponente edificio, costruito tra il 1868 e il 1871 in stile neorinascimentale su progetto dell'architetto P. von Hardenaks.

Durante il periodo tra le due guerre mondiali, la sinagoga grande era una delle quattro sinagoghe corali a Riga. Il suo coro era molto popolare non solo tra il pubblico ebraico.

Tre giorni dopo il loro arrivo a Riga, i nazisti incendiarono tutte le sinagoghe della città, inclusa la sinagoga grande corale. Il rogo della sinagoga fu ripreso dai cineoperatori tedeschi e divenne parte di un cinegiornale della Wehrmacht. Era il 4 luglio 1941, un giorno che oggi è ufficialmente ricordato dalla città di Riga come uno dei più tragici della sua storia.[2] Testimonianze oculari raccontano che nell'incendio della sinagoga grande perirono anche numerosi ebrei che vi erano stati rinchiusi, anche se il numero delle vittime (forse 300) e le circostanze dell'eccidio restano difficili da determinare nel caos di quei giorni di pogrom che videro l'uccisione di almeno 6.000 ebrei ad opera dei nazisti e delle milizie fasciste lettoni.[3] La sinagoga Peitav di Riga fu l'unica ad essere risparmiata dalle fiamme, a causa del rischio che l'incendio si propagassero agli edifici vicini ed è l'unica ancor oggi esistente a Riga.[4]

Degli oltre 40.000 ebrei che prima della seconda guerra mondiale abitavano in città solo 150 sopravvissero all'Olocausto.[1]

Il memoriale dell'Olocausto modifica

Oggi i pochi resti della sinagoga sono stati trasformati dal 1988 in un memoriale dell'Olocausto.

Note modifica

  1. ^ a b Jewih Virtual Library (Riga)
  2. ^ East Journal
  3. ^ Bernhard Press. The Murder of the Jews in Latvia, 1941-1945, Evanston, IL: Northwestern University Press, 2000.
  4. ^ Jewish Community of Latvia Archiviato il 29 settembre 2013 in Internet Archive.

Bibliografia modifica

  • Bernhard Press. The Murder of the Jews in Latvia, 1941-1945, Evanston, IL: Northwestern University Press, 2000 ISBN 0-8101-1729-0
  • Gertrude Schneider. Journey into Terror: Story of the Riga Ghetto, II ed. Westport, CT: Praeger, 2001 ISBN 0-275-97050-7

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