Moog

sintetizzatore analogico creato da Robert Moog
(Reindirizzamento da Sintetizzatore Moog)
Voce principale: Sintetizzatore.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Moog (disambigua).

Il moog (IPA: /ˈmoʊɡ/)[1] è un sistema di sintetizzatori basati su tastiera, progettato e costruito dall'ingegnere statunitense Robert Moog, da cui prende il nome. Lo strumento debuttò nel 1964. Vi sono numerosi tipi di moog, i più utilizzati sono stati il Polymoog e il Minimoog.

Moog
Due sintetizzatori moog del 2007
Informazioni generali
OrigineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Invenzione1963
InventoreRobert Moog
ClassificazioneElettrofoni semielettronici
Uso
Musica pop e rock
Electronic dance music
Genealogia
 Antecedenti
Theremin

Versioni modifica

Modular moog modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Moog modular.

Il modular moog, multimodulare, utilizzato più spesso in sala di registrazione con 12 oscillatori, pieno di cavi di derivazione e complessi sistemi di memorizzazione dei ritmi, era il più sofisticato, ingombrante e anche il più costoso. Fra i suoi utilizzatori i Beatles che lo usarono nell'album Abbey Road, Keith Emerson degli Emerson, Lake & Palmer, il produttore-musicista altoatesino trapiantato in Germania Giorgio Moroder scopritore di Donna Summer, nonché in Italia Il Guardiano del Faro (Federico Monti Arduini-Arfemo).

Soprattutto in questa versione il moog, che aveva varianti sonore e timbriche quasi infinite, ha costituito la realizzazione di un sogno antico: quello di manipolare il suono attraverso una variazione cromatica che lo rende simile all'uso dei colori su una tavolozza. Si ritiene che la forza del moog risieda sul suo potere evocativo: un lungo "do" basso che fa da sfondo a certe scene filmiche può essere sostituito da un tappeto di archi come nell'introduzione al primo movimento della Terza sinfonia di Gorecki, ma quel suono caratteristico del sinth moog è oramai entrato a pieno titolo nell'immaginario sonoro di questi ultimi decenni. L'ouverture del film Shining (Rocky Mountain di Wendy Carlos) è un altro esempio in cui l'utilizzo del moog produce un impatto sonoro difficilmente raggiungibile con altri strumenti.

Del Modular Moog esistono alcuni simulatori per PC. Uno dei più famosi è il Moog modular V del fabbricante Arturia.

Minimoog modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Minimoog.

Il Minimoog, secondo sintetizzatore della Moog, consisteva in una tastiera portatile più economica e flessibile che si basava su 3 oscillatori. È uno strumento che è entrato nella leggenda e maggiormente usato dai gruppi musicali in concerto. Fra i primi fu il jazzista Sun Ra a cui seguì una larga diffusione, per esempio nel rock progressive. Anche in Italia lo utilizzarono ampiamente la PFM, Le orme, il Banco del Mutuo Soccorso, ecc. Attualmente viene prodotta una versione chiamata Minimoog Voyager che mantiene le classiche caratteristiche del model D, la versione più diffusa nel passato, con l'aggiunta di alcune migliorie con un filtro multimodo.

Il moog utilizzato nel cinema modifica

Wendy Carlos ha costruito un "ponte" interessante tra l'uso di questo strumento in chiave atonale e puramente espressiva (ad esempio Timesteps o l'album For Seasons) e le riproposizioni di brani di Bach, Beethoven, Purcell o Rossini. Queste interpretazioni costituiscono buona parte della colonna sonora del film Arancia Meccanica (A Clockwork Orange).

Anche il tema di apertura del film Shining è stato realizzato, sempre dalla Carlos, su un sintetizzatore Moog.

Elenco di sintetizzatori moog modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Brian L. Knight, The Origins of the Synthesizer: An Interview with Dr. Robert Moog, su vermontreview.tripod.com, luglio 2014. URL consultato il 4 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2014).

Bibliografia modifica

  • Alessandro Esseno, L'evoluzione degli strumenti a tastiera nella musica Pop-Rock-Jazz, 2015 ISBN 9786051765297
  • Ben Kettlewell, Electronic Music Pioneers, Artistpro, 2001, ISBN 978-1-931140-17-1.
  • Enrico Cosimi, Manuale di musica elettronica. Teoria e tecnica dei sintetizzatori, 2011, Tecniche Nuove
  • Trevor Pinch, Frank Trocco, Analog Days: The Invention and Impact of the Moog Synthesizer, Harvard University Press, 2004, ISBN 0-674-01617-3
  • Mark Vail, Vintage Synthesizers: Groundbreaking Instruments and Pioneering Designers of Electronic Music Synthesizers, 2000, Backbeat Books
  • Allen Strange Electronic music. Systems, techniques and controls, Wm. C. Brown , Dubuque, 1972

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàGND (DE4738426-8 · BNF (FRcb18090943w (data)