Sitia
Sitia (in greco moderno: Σητεία) è un comune della Grecia situato nell'isola di Creta (unità periferica di Lasithi) con 18.856 abitanti secondo i dati del censimento 2001[1].
Sitia comune | |
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Σητεία | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Periferia | Creta |
Unità periferica | Lasithi |
Amministrazione | |
Capoluogo | Sitia |
Sindaco | Georgios Zervakis dal 2 giugno 2019 |
Data di istituzione | 2011 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 35°12′N 26°06′E / 35.2°N 26.1°E |
Altitudine | 5 m s.l.m. |
Superficie | 627 km² |
Abitanti | 18 856 (2001) |
Densità | 30,07 ab./km² |
Frazioni | Sitia, Analipsi, Itanos, Lefki |
Comuni confinanti | San Nicolò, Ierapetra |
Altre informazioni | |
Lingue | Greco |
Cod. postale | 72300 |
Prefisso | 28430 |
Fuso orario | UTC+2 |
Targa | AN |
Cartografia | |
![]() | |
[www.sitia.gr Sito istituzionale] | |
A seguito della riforma amministrativa detta Programma Callicrate in vigore dal gennaio 2011[2] che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, la superficie del comune è ora di 627 km² e la popolazione è passata da 14.338[3] a 18.856 abitanti.
Geografia fisicaModifica
Il comune è situato nella parte orientale dell'isola di Creta. Il territorio del comune è in massima parte montuoso ed è bagnato a nord dal mar Egeo. Le sue coste sono rocciose e frastagliate tranne per brevi tratti.
Centri abitatiModifica
Città di SitiaModifica
Sitia è sede del municipio omonimo e costituisce il principale accesso alla prefettura di Lasithi; è infatti un importante nodo di comunicazioni marittime, aeree e stradali. Il suo porto è collegato con quelli del Pireo e di Rodi oltre che con alcune isole delle Cicladi. La città è anche dotata di un aeroporto civile che presto avrà collegamenti internazionali. La strada europea E75 parte da Sitia.
Il primo insediamento di Sitia risale all'epoca minoica. Secondo Diogene Laerzio, qui nacque Misone, uno dei 7 saggi dell'antichità. Nel XIII secolo Sitia cadde sotto il dominio veneziano. Questi ne fecero una base per una loro successiva espansione nella zona del mare Egeo. Vi costruirono una fortezza che ancora oggi domina il porto e nota come Kazarma da una corruzione della parola Casa d'armi o Caserma. Sitia fu distrutta da un terremoto nel 1508 e da un'incursione pirata nel 1530.
Nel 1651 i Veneziani sconfitti dai Turchi ottomani, pur di non consegnarla al nemico, la incendiarono. Da quella data la città fu abbandonata. Soltanto nel 1869 ci fu un primo timido tentativo di ripopolamento ad opera di agricoltori scesi dai monti dell'interno, attratti dalla maggiore fertilità dei suoli. Nella città si trova un piccolo museo archeologico dove sono esposte collezioni di reperti archeologici provenienti dalla zona circostante. Durante la Seconda guerra mondiale,la città ed il territorio di Sitia venne occupato dal corpo di spedizione italiano proveniente da Rodi
MochlosModifica
Mochlos è un villaggio di pescatori in una baia 27 km ad ovest di Sitia. Di fronte alla baia si staglia l'isolotto di Agios Nikolaos. Nel 1908 vi furono intrapresi scavi che hanno portato alla luce un centro ed una necropoli di epoca minoica
NoteModifica
- ^ Popolazione comuni greci, su statoids.com. URL consultato il 4 aprile 2011.
- ^ Programma Callicrate (PDF), su kedke.gr. URL consultato il 4 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
- ^ Censimento 2001 (XLS), su ypes.gr. URL consultato il 4 aprile 2011.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sitia
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su sitia.gr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 143142321 · LCCN (EN) n85308313 · J9U (EN, HE) 987007557887105171 |
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