Soave classico

vino DOC veneto

Il Soave Classico DOC è un vino bianco, ottenuto nella fascia collinare dei comuni di Soave e Monteforte d'Alpone, che si trovano in provincia di Verona.

Soave
Dettagli
StatoBandiera dell'Italia Italia
Resa (uva/ettaro)140 q
Resa massima dell'uva70,0%
Titolo alcolometrico
naturale dell'uva
10,0%
Titolo alcolometrico
minimo del vino
10,5%
Estratto secco
netto minimo
15,0‰
Riconoscimento
TipoDOC
Istituito con
decreto del
21/08/1968  
Gazzetta Ufficiale del22/10/1968,
n 269
Vitigni con cui è consentito produrlo
[senza fonte]

Caratteristiche organolettiche modifica

  • colore: giallo paglierino tendente a volte al verdognolo.
  • odore: vinoso con caratteristico profumo intenso e delicato.
  • sapore: asciutto, di medio corpo e armonico, leggermente amarognolo.

Ha capacità di evolversi con profumi lievemente minerali con gusto pieno ed autorevole ed al tempo stesso delicato.

Zona di produzione modifica

L'uso della specificazione “CLASSICO” in aggiunta alla denominazione “SOAVE” è riservato al prodotto ottenuto da uve raccolte sui rilievi collinari dei comuni di Soave e Monteforte d'Alpone, nei quali si trova la zona originaria più antica, detta “zona storica”, interessata da una superficie vitata di 1.700 ettari. Il terreno di queste colline è tufaceo di origine vulcanica con importanti affioramenti calcarei.

Abbinamenti gastronomici modifica

Il Soave permette di valorizzare i profumi e i sapori dei prodotti del territorio. Da sempre, nelle terre del Soave, il primo piatto è la minestra: o di verdure (minestrone), con l'aggiunta di fagioli, o il pamojo o la panà, che era pane bollito[1] e condito con un filo d'olio di oliva, o il riso con le verdure e cioè con le verze, con il cavolo cappuccio, con i piselli (risi e bisi), con il sedano rapa.
La pasta fatta in casa, tagliatelle (taiadele in brodo coi fegatini) e lasagnette, era il piatto della domenica che si accompagnava alla gallina e al manzo lessato abbinato alle salse, quali la pearà fatta col pane raffermo e il formaggio, il cren (radice di rafano tritata). Il vino Soave si accompagna inoltre ai bigoli fatti al torchio con farina di grano tenero e conditi con le sarde sotto sale, piatto di rigore in Quaresima[2],[3]. In primavera è usanza comune utilizzare gli asparagi selvatici (le sparasine), i germogli del luppolo (i bruscandoli), le ortiche e molte altre varietà come ingredienti per arricchire zuppe, secondi piatti, uova. Il piatto della tradizione pasquale è il capretto al forno[4], a fuoco lentissimo ed insaporito con il Soave. Il Soave si accompagna con le lumache, chiamate localmente bogoni, con le ostriche, sia crude che gratinate con latterini, e salmone. Antipasti:

Primi piatti di pasta, zuppe di pesce:

Secondi piatti di carne:

Secondi piatti di pesce:

Contorni:

Formaggi:

Dolci:

Fast food:

Produzione modifica

Provincia, stagione, volume in ettolitri

  • Verona (1990/91) 125665,96
  • Verona (1991/92) 122948,59
  • Verona (1992/93) 127080,4
  • Verona (1993/94) 116128,1
  • Verona (1994/95) 119476,25
  • Verona (1995/96) 117060,0
  • Verona (1996/97) 115946,83

Note modifica

  1. ^ Pane bollito con rimasugli di pane. Petit chef. Primi piatti.
  2. ^ Cibo e feste religiose. Taccuini storici.
  3. ^ Quaresima e mangiar di magro. Taccuini storici. Dieta.
  4. ^ Capretto al forno Archiviato il 22 ottobre 2012 in Internet Archive.. Ricettario. Secondi Piatti. Carne.
  5. ^ Acciughe al verde. Giallo zafferano. Sapori d'Italia. Piemonte. Ricetta.
  6. ^ Bollitura Archiviato il 20 ottobre 2012 in Internet Archive.. Benessere. Alimentazione. Scuola.
  7. ^ Sogliola alla mugnaia. Giallo zafferano. Sapore di mare. Secondi piatti.
  8. ^ Carciofi fritti alla senape. Giallo zafferano. Portate. Verdure e contorni.
  9. ^ Melanzane impanate e fritte Archiviato il 14 ottobre 2012 in Internet Archive.. Il cuore in pentola.
  10. ^ Frittelle di zucchine trombetta e suoi fiori. Giallo zafferano. Portate. Verdure e contorni.
  Portale Alcolici: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di alcolici