Società Sportiva Lazio Women 2015
SS Lazio Women 2015 Calcio ![]() | ||||
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Capitoline, Biancocelesti, Biancazzurre, Aquile, Aquilotte | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | |||
Simboli | Aquila | |||
Inno | Vola Lazio vola Toni Malco | |||
Dati societari | ||||
Città | Roma | |||
Nazione | ![]() | |||
Confederazione | UEFA | |||
Federazione | ![]() | |||
Campionato | Serie B | |||
Fondazione | 2015 | |||
Presidente | ![]() | |||
Allenatore | ![]() | |||
Stadio | Stadio Mirko Fersini (3 000 posti) | |||
Sito web | www.sslazio.it | |||
Palmarès | ||||
Titoli nazionali | 1 Campionato di Serie B | |||
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Dati aggiornati al 4 novembre 2022 Si invita a seguire il modello di voce |
La Società Sportiva Lazio Women 2015, nota anche come SS Lazio, Lazio o Lazio femminile, è la sezione femminile della Società Sportiva Lazio, società calcistica italiana per azioni con sede nella città di Roma. Nella stagione 2022-2023 milita nel campionato di Serie B, secondo livello della piramide calcistica italiana.
StoriaModifica
La Polisportiva S.S. Lazio ha fin dal 1969 una sua sezione di calcio femminile, la Società Sportiva Lazio Calcio Femminile, che però non ha mai avuto legami diretti con la sezione maschile. Nel 2015, sfruttando la decisione della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) che permetteva alle società professionistiche maschili di acquisire società dilettantistiche femminili, il club maschile ha fatto richiesta alla federazione di acquisire il titolo della società femminile, che sarebbe ripartita nel frattempo dai campionati inferiori. L'8 settembre 2015 la Lazio ha comunicato sul proprio sito la nascita della sezione femminile[1] e il giorno successivo è arrivata la delibera della FIGC con cui assegnava il titolo sportivo alla nuova società[2].
CronistoriaModifica
Di seguito la cronistoria della Lazio femminile.
Cronistoria della Società Sportiva Lazio Women 2015 | |
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Colori e simboliModifica
ColoriModifica
I colori sociali della S.S. Lazio Women 2015, gli stessi della sezione maschile sono il bianco e il celeste (o la sua variante azzurro), scelti in onore della Grecia, patria delle Olimpiadi.[3]
La divisa utilizzata generalmente nelle partite casalinghe dalla Lazio è costituita da maglia celeste con bordi e colletto in bianco, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi o celesti. Nella stagione 2018-2019 è stata utilizzata la cosiddetta "maglia bandiera", caratterizzata dalla presenza della figura di un'aquila stilizzata che percorre tutto il petto e continua il suo disegno nelle maniche.[4]
Per i colori della loro maglia le giocatrici della Lazio sono soprannominate Biancocelesti o anche Biancazzurre.
Simboli ufficialiModifica
StemmaModifica
Il simbolo della S.S. Lazio è l'aquila, scelta in quanto emblema di potenza, vittoria e prosperità, oltre che simbolo delle legioni romane.[3]
Lo stemma societario, in comune con il club maschile rappresenta un'aquila d'oro posata su uno scudo palato biancoceleste, recante il nome del club inscritto in una fascia superiore. In alcune stagioni è stato riutilizzato anche il simbolo adottato dal club maschile a partire dal 1982 fino al 1987, realizzato da Cesare Benincasa e voluto dall'allora presidente laziale Gian Chiarion Casoni, caratterizzato dalla figura dell'aquila stilizzata, rivista in una foggia più lineare, a volte inserita in un esagono con sfondo bianco celeste.
InnoModifica
L'inno ufficiale della Lazio è Vola Lazio vola, interpretato da Toni Malco e scritto insieme a Claudio Natili e Silvio Subelli. In caso di vittoria della Lazio, viene eseguito il brano I giardini di marzo di Lucio Battisti, appassionato dei colori biancocelesti.[5]
All'ingresso in campo, il brano scelto è, invece, Inno alla Lazio (ribattezzato dalla tifoseria So' già du' ore) scritto e interpretato da Aldo Donati, primo inno realizzato per la Lazio nel 1977, richiesto al cantautore romano dall'attrice e tifosa biancoceleste Elena Fabrizi, nota come la Sora Lella.[6]
MascotteModifica
Alla fine degli anni novanta la Lazio maschile creò la sua prima mascotte ufficiale, Skeggia, un aquilotto con la divisa biancoceleste e un pallone da calcio, divenuto poi anche il simbolo della scuola calcio del club capitolino.
Dal 2010 la società romana ha adottato un'aquila[7] che, dopo un sondaggio online tra i tifosi, ha battezzato col nome di Olympia,[8] e che richiama il ricordo della sua fondazione ispirata dagli ideali olimpici. Prima di ogni gara casalinga della sezione maschile, la mascotte viene fatta volare per qualche minuto all'interno dello stadio sotto il controllo dei propri falconieri, il cui capo è stato dapprima lo spagnolo Juan Bernabè[9] e poi il fratello José Maria.[7] Il rapace vive all'interno del centro sportivo di Formello.
StruttureModifica
StadioModifica
La Lazio gioca le sue gare interne nello stadio Mirko Fersini, all'interno del Centro sportivo di Formello. Sullo stesso campo si allena anche la prima squadra maschile e gioca le sue gare la formazione Primavera.
Centro di allenamentoModifica
Il Centro sportivo di Formello è situato nell'omonimo comune nell'area metropolitana di Roma. Fu costruito nella seconda metà degli anni novanta per volontà dell'allora presidente della Lazio Sergio Cragnotti e fu inaugurato il 7 aprile del 1997.[10] Presso gli uffici del centro sportivo è situata anche la sede ufficiale del club capitolino, in via di Santa Cornelia, 1000.[11]
SocietàModifica
La "S.S. Lazio S.p.A." società per azioni dal 1967[12], è la società capogruppo la quale controlla il Gruppo S.S. Lazio S.p.A., che gestisce le attività tecnico-sportive e dei diritti di broadcasting relativi all'omonima squadra di calcio maschile, oltre che, tramite la controllata S.S. Lazio Women 2015, delle attività tecnico-sportive e di gestione dei diritti di broadcasting relativi alla squadra di calcio femminile; la società controllata "S.S. Lazio Marketing & Communication S.p.A." gestisce le attività immobiliari, pubblicitarie, di merchandising e in generale di sfruttamento commerciale del marchio S.S. Lazio[13]. La sede sociale è l'S.S. Lazio Training Center.
La Lazio, presente dal 6 maggio 1998 alla Borsa di Milano nell'indice FTSE Italia Small Cap (codice ISIN: IT0003621783 - codice alfanumerico: SSL),[14] è stata la prima società calcistica italiana a quotarsi in Borsa, dove sono state successivamente ammesse anche la sua concittadina Roma e la Juventus.
Dal 19 luglio 2004 la maggioranza del capitale azionario della Lazio è controllato da Claudio Lotito tramite la holding "Lazio Events S.r.l.", che detiene il 67,035% del capitale azionario della società biancoceleste.
Organigramma societarioModifica
Dal sito internet ufficiale della società.[12]
- Consiglio di gestione
- Claudio Lotito - Presidente
- Marco Moschini - Consigliere
- Consiglio di sorveglianza
- Alberto Incollingo - Presidente
- Mario Cicala - Vicepresidente
- Fabio Bassan - Consigliere
- Vincenzo Sanguigni - Consigliere
- Monica Squintu - Consigliere
- Silvia Venturini - Consigliere
- Struttura organizzativa
- Claudio Lotito - Presidente
- Igli Tare - Direttore Sportivo
- Armando Antonio Calveri - Segretario generale
- Marco Cavaliere - Direzione amm.va e controllo di gestione / Investor Relator
- Francesca Miele - Direzione legale e contenziosi
- Giovanni Russo - Direzione organizzativa centro sportivo di Formello, uffici, Country Club, stadio
- Giampiero Angelici - S.L.O. (Supporter Liaison Officer)
- Giampiero Angelici - D.A.O. (Disability Access Officer)
- Sergio Pinata - Delegato sicurezza Stadio / R.S.P.P.
- Angelo Cragnotti - Responsabile biglietteria
- Mauro Bianchessi - Direzione settore giovanile
- Giuseppe Lupo - Segretario settore giovanile
SponsorModifica
Di seguito la cronologia di sponsor tecnici della Lazio Women.
Allenatori e presidentiModifica
Di seguito l'elenco degli allenatori e dei presidenti della Lazio Women.
Allenatori
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Presidenti
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CalciatriciModifica
PalmarèsModifica
Competizioni nazionaliModifica
Statistiche e recordModifica
Partecipazioni ai campionatiModifica
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Serie A | 1 | 2021-2022 | 1 | |
2º | Serie B | 7 | 2015-2016 | 2022-2023 | 7 |
Partecipazioni alle coppeModifica
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa Italia | 8 | 2015-2016 | 2022-2023 | 8 |
OrganicoModifica
Rosa 2021-2022Modifica
Rosa aggiornata al 6 gennaio 2022.[20]
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NoteModifica
- ^ Calcio femminile, nasce la Lazio Women 2015: giocherà in Serie B, su goal.com, 8 settembre 2015. URL consultato il 25 luglio 2021.
- ^ Comunicato Ufficiale N°139/A del 9 settembre 2015 (PDF), su figc.it.
- ^ a b La storia della società sul sito ufficiale, su sslazio.it. URL consultato il 25 luglio 2021.
- ^ Torna la "maglia bandiera" per la "Home" della Lazio, su sslazio.it. URL consultato il 25 luglio 2021.
- ^ Il ricordo di Lucio Battisti, su sslazio.it. URL consultato il 9 settembre 2020.
- ^ In ricordo di Sora Lella: “Io sono laziale perché quando ero bambina a Roma c’era solo la Lazio”, su lnx.lazialita.com. URL consultato il 17 giugno 2019.
- ^ a b Stefano Olivari, L'aquila della Lazio, su guerinsportivo.it, 22 settembre 2020.
- ^ Sondaggio on line: vota il nome dell'Aquila, su sslazio.it (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2011).
- ^ Alberto Abbate, Il contratto di Olimpia un volo da 125 mila euro, su repubblica.it, 27 ottobre 2010.
- ^ Il Centro Sportivo di Formello diventa maggiorenne: 18 anni fa l'inaugurazione, su lalaziosiamonoi.it. URL consultato il 25 luglio 2021.
- ^ Contatti, su sslazio.it. URL consultato il 25 luglio 2021.
- ^ a b Profilo della società, su sslazio.it. URL consultato il 31 luglio 2016.
- ^ Bilancio intermedio consolidato 31 marzo 2009, su sslazio.it. URL consultato il 9 luglio 2009 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2009).
- ^ Azioni della S.S. Lazio, su borsaitaliana.it. URL consultato il 26 luglio 2021.
- ^ La Maglia, su sslaziomuseum.com.
- ^ S.S. Lazio e Mizuno tracciano una nuova era di partnership, su sslazio.it.
- ^ Tanti auguri a Roberto De Cosmi, su sslazio.it. URL consultato il 26 luglio 2021.
- ^ Valeria Ancione, Tesse, da Tobago alla Lazio: «Allenare mi ha restituito il calcio perduto», su corrieredellosport.it, 27 luglio 2017. URL consultato il 26 luglio 2021.
- ^ a b Anna Laura Giannini, UFFICIALE: Salta la panchina della Lazio. Esonerato Ashraf Seleman, su notiziariodelcalcio.com, 31 gennaio 2021. URL consultato il 26 luglio 2021.
- ^ Rosa, su sslazio.it. URL consultato il 26 luglio 2021.
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su sslazio.it.