Someday My Prince Will Come (brano musicale)

canzone di Adriana Caselotti del 1937

Someday My Prince Will Come (Il mio amore un dì verrà nella versione italiana) è un brano musicale composto dal paroliere statunitense Larry Morey e dal musicista statunitense Frank Churchill, interpretato dall'attrice italo-americana Adriana Caselotti.

Someday My Prince Will Come
ArtistaAdriana Caselotti
Autore/iLarry Morey, Frank Churchill
GenereColonna sonora
Data1937
EtichettaWalt Disney Records

Fa parte della colonna sonora del film d'animazione Disney Biancaneve e i sette nani, nel quale compare in tre scene (interpretato due volte dalla protagonista della pellicola, la principessa Biancaneve, e una volta da un coro in sottofondo nella scena finale).

Il brano è inserito al diciannovesimo posto tra le 100 migliori canzoni del cinema statunitense secondo l'American Film Institute[1].

Nella cultura jazz modifica

Someday My Prince Will Come è sempre stata una canzone molto popolare nel mondo della musica jazz; quello che gli artisti apprezzavano particolarmente del brano è la struttura degli accordi che accompagna la melodia[2].

Nel 1943, il brano viene eseguito per la prima volta in versione jazz dalla banda musicale Ghetto Swingers durante un concerto al campo di concentramento di Theresienstadt[3]. Come rivela il musicista sopravvissuto all'olocausto Herbert Thomas Mandl, il nome originale del concerto doveva essere "Music from Frank Churchill"; tuttavia, dato che gli organizzatori dell'evento pensarono che i nazisti avrebbero potuto interpretarlo come una provocazione, probabilmente per la somiglianza con il cognome dell'allora primo ministro inglese Winston Churchill (nemico politico del Terzo Reich) il titolo venne cambiato in "Medley from Snow White by Walt Disney[4].

Tra gli anni cinquanta e gli anni settanta Someday My Prince Will Come è stata interpretata da noti esponenti del jazz come il pianista Dave Brubeck, che ha inserito la traccia nel suo album Dave Digs Disney (1957), il trombettista Miles Davis, che ha anche intitolato il suo settimo album come il brano Disney in questione[2], Bill Evans, Oscar Peterson[5], Grant Green[6] e Herbie Hancock.

A partire dalla seconda metà degli anni ottanta, il brano è comparso in versione cover in altri album jazz tra i quali Still Live (1986) del musicista statunitense Keith Jarrett, Second Star to the Right (1989) del compositore statunitense Sun Ra, World Sinfonia II - Heart of the Immigrants (1993) del chitarrista Al Di Meola, Traveling Miles (1999) della cantante Cassandra Wilson, e Jazz in the Garden (2009) del polistrumentista Stanley Clarke.

Altre cover modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) AFI's 100 Years...100 songs, su afi.com. URL consultato il 1º marzo 2017.
  2. ^ a b (EN) Lilian Pizzichini, The Life of a Song: ‘Someday My Prince Will Come’, su ft.com, Financial Times, 8 luglio 2016. URL consultato il 2 marzo 2017.
  3. ^ (EN) Someday My Prince Will Come, su learnjazzstandards.com. URL consultato il 1º marzo 2017.
  4. ^   (EN) MANDL "Freizeitgestaltung" in a concentration camp - "Tracks to Terezín", su YouTube, 8 luglio 2012, a 1 min 37 s. URL consultato il 1º marzo 2017.  
  5. ^ (EN) Oscar Peterson Trio - Someday My Prince Will Come, su pastemagazine.com, Paste Magazine. URL consultato il 2 marzo 2017.
  6. ^ Grant Green - Born to Be Blue (The Rudy Van Gelder Edition, Remastered, Doxy Collection), su discogs.com. URL consultato il 2 marzo 2017.
  7. ^ Diana Ross And The Supremes – 25th Anniversary, su discogs.com. URL consultato il 2 marzo 2017.
  8. ^ (EN) Julie Andrews - Julie Andrews Selects Her Favorite Disney Songs, su allmusic.com. URL consultato il 3 marzo 2017.

Collegamenti esterni modifica