La sonata da chiesa è una composizione strumentale, generalmente per uno o due violini e basso continuo, che ha avuto origine nel periodo barocco, generalmente composta da quattro movimenti. Spesso sono impiegate più di una melodia e i movimenti sono ordinati in lento-veloce-lento-veloce riguardo al tempo. Il secondo movimento è usualmente un allegro fugato, e il terzo e quarto sono impostati in forma bipartita, i quali talvolta assomigliano alla sarabanda e alla giga.

Spesso erroneamente si crede che queste sonate siano state composte per cerimonie religiose, invece erano usualmente eseguite in concerti per intrattenimento.

Uno dei più grandi esponenti delle sonate da chiesa fu Arcangelo Corelli (1653-1713). Tra le sue migliori composizioni spiccano le dodici sonate da chiesa, op. 1; i primi 8 dei suoi dodici concerti grossi, op. 6 sono anch'essi sonate da chiesa. Un altro compositore che affrontò questo genere compositivo fu Giovanni Battista Bassani (1650-1716) il quale nel 1710 circa compose dodici sonate da chiesa. Sono in forma di sonata da chiesa le tre sonate per violino solo di Johann Sebastian Bach (1685-1750), come anche le prime cinque delle sue sei sonate per violino e clavicembalo obbligato e le prime due delle sue tre sonate per viola da gamba e clavicembalo obbligato.

Dopo il 1700 questo tipo di sonata tese a fondersi con la sonata da camera. Questa sonata da chiesa iniziò a passar di moda all'epoca di Joseph Haydn (1732-1809), tuttavia egli stesso compose alcuni pezzi in questo stile, come fece anche Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) qualche anno più tardi.

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