Troy Bayliss: differenze tra le versioni

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si chiamano gare nel mondiale Superbike. Anche perché le manche prevederebbero la sommatoria dei tempi (cosa che non avviene)
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Nel 1994 partecipa alla sua seconda stagione del campionato ''aussie'' 600 dove si classifica sesto, migliorandosi l'anno successivo quando sale al secondo posto; questo ''exploit'' lo proietta in sella al team Kawasaki Australia, la squadra ufficiale del marchio giapponese nel campionato nazionale [[Superbike]], che nel 1996 gli permette di terminare la stagione al terzo posto.
 
Nel 1997, all'età di 28 anni, le sue capacità si manifestano a livello mondiale: passato alla [[Suzuki Racing|Suzuki]] Australia, partecipa come ''[[Wild card (sport)|wild card]]'' alla tappa del [[campionato mondiale Superbike]] a [[Phillip Island]], classificandosi quinto in entrambe le ''manche''gare. A fine stagione viene chiamato a gareggiare nel [[Motomondiale]], sostituendo un pilota infortunato nel team Molenaar Suzuki al [[Gran Premio motociclistico d'Australia 1997|Gran Premio d'Australia]], dove lotta per il podio prima di terminare al sesto posto la gara della [[classe 250]], ottenendo 10 punti iridati.
 
Queste prestazioni attirano l'attenzione del team britannico GSE, che per il 1998 gli offre la possibilità di correre nel probante [[British Superbike Championship]] in sella a una [[Ducati 996]]. Bayliss si trasferisce quindi in [[Inghilterra]] dove alla stagione d'esordio, in cui deve ancora prendere confidenza con le piste e la moto, termina ottavo in classifica, mentre nel 1999 assurge a mattatore assoluto e, grazie a 7 vittorie e 14 piazzamenti sul podio, si laurea campione britannico tra le derivate di serie.