Superconduttività: differenze tra le versioni

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[[File:Meissner effect p1390048.jpg|thumb|Un [[magnete]] che levita sopra un '''[[:en:high-temperature superconductor|superconduttore ad alta temperatura]]''', che può essere raffreddato con [[azoto liquido]]. La levitazione avviene grazie all'[[effetto Meissner-Ochsenfeld]].]]
 
IlIn fenomeno[[fisica]] dellala '''superconduttività''' non è purtroppoun [[fenomeno fisico]] che comporta [[resistenza elettrica]] nulla ed espulsione del [[campo magnetico]]. Essa avviene in alcuni materiali al di sotto di una caratteristica [[temperatura critica|temperatura detta critica]], e semplificando, al di sotto di un caratteristico valore critico del campo magnetico. Come il [[ferromagnetismo]] e le linee spettrali atomiche, questo fenomeno non è spiegabile mediante la [[fisica classica]], ma è necessario impiegare alcunibasarla strumentisulla teoricipiù dellacomplessa [[meccanica quantistica]].<ref>L'[[effetto Meissner-Ochsenfeld]], cioè il fatto che alcuni materiali espellono il [[campo magnetico]] presente al loro interno quando al diminuire della temperatura passano nello stato superconduttore, indica che la superconduttività non può essere spiegata come un perfetto conduttore della [[fisica classica]]. Un conduttore normale (per la [[legge di Faraday]]) espelle quasi completamente un campo magnetico se si aumenta improvvisamente il flusso concatenato, ma l'espulsione del campo magnetico da parte di un superconduttore può avvenire anche se il flusso concatenato non varia e cambia la temperatura passando il materiale dallo stato normale a quello superconduttore. </ref>
In [[fisica]] la '''superconduttività''' è un tipo particolare di [[conduttore elettrico|conducibilità elettrica]], tipica di alcuni tipo di [[materiale]] al di sopra di una certa temperatura. Un materiale superconduttore al di sopra di questa temperatura si comporta approssimativamente in modo simile ad un conduttore ideale: ha [[resistenza elettrica]] nulla, ed espelle del [[campo magnetico]]. Purtroppo, per tutti i materiali di interesse pratico finora scoperti la temperatura è molto bassa, sempre molto al di sotto dello zero centigrado.
 
L'utilità pratica dei superconduttori è per ora estremamente limitata: uno dei loro difetti più limitanti è l'avere una temperatura critica così bassa (sempre molto al di sotto dello zero a meno di non impiegare alcuni gas a pressioni elevatissime) da richiedere una complessità di costruzione del sistema di raffreddamento, un consumo di energia per mantenerlo in esercizio e quindi un costo e una inaffidabilità enormi. L'[[azoto liquido]], che bolle a {{convert|77|K|°C|abbr=on|0}}, è il fluido criogenico più diffuso ed economico, che aprirebbe la strada alla maggior parte delle applicazioni ipotizzate per i superconduttori. Di solito quindi è questa la temperatura che viene scelta come la linea di demarcazione tra '''[[superconduttori ad altaa temperatura]]''' rispettivamente alta (chiamati HTS, "HIgh temperature superconductors") e a bassa temperatura (LTS, "Low temperature superconductors"),. menoLa maggior parte dei superconduttori tuttora noti ha purtroppo temperatura molto al di sotto di questa soglia. Prima del 1986-7 si conoscevano solo superconduttori con temperatura critica sotto -230°C<ref name=Bednorz>{{Cita pubblicazione|autore= J. impiegabiliG. Bednorz
La temperatura caratteristica è chiamata tecnicamente[[temperatura critica]].
Il fenomeno della superconduttività non è purtroppo spiegabile mediante la [[fisica classica]], ma è necessario impiegare alcuni strumenti teorici della [[meccanica quantistica]].<ref>L'[[effetto Meissner-Ochsenfeld]], cioè il fatto che alcuni materiali espellono il [[campo magnetico]] presente al loro interno quando al diminuire della temperatura passano nello stato superconduttore, indica che la superconduttività non può essere spiegata come un perfetto conduttore della [[fisica classica]]. Un conduttore normale (per la [[legge di Faraday]]) espelle quasi completamente un campo magnetico se si aumenta improvvisamente il flusso concatenato, ma l'espulsione del campo magnetico da parte di un superconduttore può avvenire anche se il flusso concatenato non varia e cambia la temperatura passando il materiale dallo stato normale a quello superconduttore. </ref>
 
L'utilità pratica dei superconduttori è per ora estremamente limitata: uno dei loro difetti più limitanti è l'avere una temperatura critica così bassa (sempre molto al di sotto dello zero a meno di non impiegare alcuni gas a pressioni elevatissime) da richiedere una complessità di costruzione del sistema di raffreddamento, un consumo di energia per mantenerlo in esercizio e quindi un costo e una inaffidabilità enormi. L'[[azoto liquido]], che bolle a {{convert|77|K|°C|abbr=on|0}}, è il fluido criogenico più diffuso ed economico, che aprirebbe la strada alla maggior parte delle applicazioni ipotizzate per i superconduttori. Di solito quindi è questa la temperatura che viene scelta come la linea di demarcazione tra '''[[superconduttori ad alta temperatura]]''' (chiamati HTS, "HIgh temperature superconductors") e a bassa temperatura (LTS, "Low temperature superconductors"), meno impiegabili.
Un fatto importante è che molti superconduttori ad alta temperatura hanno una struttura simile a quella della '''[[perovskite]]''' (struttura di tipo: ABO<sub>3</sub>).
La maggior parte dei superconduttori tuttora noti purtroppo appartiene al tipo a bassa temperatura. Prima del 1986-7 si conoscevano solo superconduttori con temperatura critica sotto -230°C<ref name=Bednorz>{{Cita pubblicazione|autore= J. G. Bednorz
|autore2= K. A. Müller
|titolo= Possible high T<sub>c</sub> superconductivity in the Ba−La−Cu−O system
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Di solito, per giustificare il costo e la complessità tecnologica di un circuito di raffreddamento per potere impiegare un superconduttore a bassa temperatura, è necessaria un'applicazione altamente tecnologica.
 
L'esempio principale di applicazione, già realizzata e non solo futuribile, è in effetti costituita dagli elettromagneti indell'acceleratore superconduttoredi raffreddato ad elio delparticelle [[Large Hadron Collider|grande acceleratore di particelleLHC]] al [[CERN]], e del [[tokamak|reattore a fusione]] [[ITER]]: in entrambi i casi per ragioni storiche il superconduttore impiegatoche èfu statoscelto delsin tipodalle tradizionalefasi (primainiziali delledel scoperteprogetto è di finetipo anni '80)tradizionale a bassa temperatura., Sono infatti raffreddatiraffreddato ad [[elio]] liquido a circa -270°C.
 
== Storia ==
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Negli anni successivi la superconduttività fu osservata in molti altri materiali, quasi tutti [[metalli di transizione]]. Nel 1913 fu trovato che anche il [[piombo]] era superconduttore a 7&nbsp;K.
Kamerlingh Onnes vide subito un'applicazione concreta rivoluzionaria: quella di magneti estremamente più potenti dei magneti convenzionali. Cerco di subito creare un magnete da 10&nbsp;T (un obbiettivo ancora attuale), utilizzando un superconduttore basato sul piombo, ma riuscì a fare campi a malapena da 60&nbsp;mT (qualche millesimo del suo obbiettivo: comunque 600 [[gauss]], ovvero circa 600 volte il campo sulla superficie terrestre). La svolta tecnologica sui magneti iniziò in effetti nel 1941, quando vennero scoperti i primi [[Superconduttività del II tipo|superconduttori del II tipo]].
 
Il primo fu il [[:en:Niobium_nitride|nitruro di niobioNiobio]], superconduttore a 16&nbsp;K, ed in seguito altre leghe.
 
Grandi sforzi vennero fatti negli anni successivi per trovare le spiegazioni fisiche della superconduttività; un passo importante avvenne quando [[Walther Meissner|Meissner]] e Ochsenfeld scoprirono l'effetto di espulsione del campo magnetico da parte dei superconduttori, fenomeno che viene chiamato in loro onore "[[effetto Meissner]]"<ref name=meissner1>{{Cita pubblicazione| volume = 21| numero = 44| pp = 787–788| cognome = Meissner| nome = W.| coautori = R. Ochsenfeld
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|bibcode = 1950PhRv...78..487R }}</ref> (scoperto contemporaneamente dai team di ricerca di Maxwell e Reynold). Questo importante risultato sperimentale mise in luce per la prima volta l'importanza della interazione [[fonone]]-[[elettrone]] per spiegare il meccanismo microscopico della superconduttività.
 
Nel 1955 viene finalmente fabbricato il primo prototipo di magnete con un campo decisamente maggiore rispetto ai magneti a conduttore convenzionale. Il magnete produce un campo di 0.7 T (circa 70'000 volte l'intensità media del [[campo magnetico terrestre]] che orienta le bussole, e a cui siamo ogni giorno sottoposti), ed è fatto da un avvolgimento di una lega niobioNiobio-titanio, che divennedivenuta da allora adlo standard: è ancora oggi lola lega utilizzata come standard perin quasi tutti i magneti a superconduttore<ref> G. B. Yntema, “Superconducting Winding for Electromagnet”, Phys. Rev. 98, 1197 (1955)</ref>.
 
Nel frattempo, durante gli anni 1950, lo sviluppo della teoria [[fisica della materia condensata]] riesce a spiegare il comportamento dei superconduttori ''convenzionali'', attraverso due approcci diversi. Prima nel 1950, con la [[teoria di Ginzburg-Landau]]<ref>{{cita pubblicazione
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|volume = 36 |p = 1364
}}</ref><ref>{{cita pubblicazione
|autore =M. Combescot; W.V. Pogosov and O. Betbeder-Matibet|titolo=BCS ansatz for superconductivity in the light of the Bogoliubov approach and the Richardson–Gaudin exact wave function|rivista=Physica C: Superconductivity|anno=2013|volume=485|pp=47–57|doi=10.1016/j.physc.2012.10.011|arxiv=1111.4781|bibcode = 2013PhyC..485...47C }}</ref>. La generalizzazione della teoria BCS per i superconduttori convenzionale forma la base per la comprensione della superfluidità, in cuiavendo la transizione ha molte caratteristiche simili a quella dellall'[[elio-4 superfluido|elio fluido4_superfluido]]. I superconduttori non convenzionali non riescono a essere descritti da questo modello.
 
Nel 1961 Doll e Nabauer<ref> R. Doll and M. Nabauer, Phys. Rev. Lett. 1961,
'''7''' 51</ref> verificarono la [[Quantizzazione del flusso|quantizzazione del flusso magnetico]], che era stata prevista nel 1948 da F. London<ref name=Lon> F. London, ''Superfluids'' John Wiley and Sons, New York, 1950</ref>, seppur con un valore due volte maggiore (considerava singoli elettroni e non le coppie di Cooper).
 
Nel 1962 [[Brian Josephson|B. Josephson]] previde<ref>B. Josephson, ''Possible new effects in superconductive tunnelling'', Physics Letters, '''1''' pp.&nbsp;251–253.[https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/0031916362913690 "Possible new effects in superconductive tunnelling"]</ref> che una supercorrente poteva scorrere tra due superconduttori separati da un sottile isolante. Questo fenomeno attualmente è chiamato [[effetto Josephson]]. Questa scoperta assieme alla quantizzazione del flusso magnetico permisero nel 1964 di realizzare i primi magnetometri superconduttori di tipo [[SQUID]]<ref>R. Jaklevic, J. J. Lambe, J. Mercereau and A. Silver, ''Quantum Interference Effects in Josephson Tunneling'', Phys. Rev. Lett. 12, 159 (1964)</ref>.
 
Nel 1973 venneviene trovato che il {{chem|Nb|3|Ge}} ha una sogliatemperatura di superconduttività23 a {{convert|23|K|°C|abbr=on|0}}:, questotale valore rimase la più alta temperatura in un superconduttore per 13 anni.
 
Nel 1986 [[Karl Alexander Müller|K. A. Müller]] e [[Johannes Georg Bednorz|J. G. Bednorz]] scoprirono che una ceramica di [[bario]], [[lantanio]], [[rame]] e [[ossigeno]] diventa superconduttrice alla temperatura di circa {{convert|35|K|°C|abbr=on|0}}, temperatura significativamente maggiore dei {{convert|23|K|°C|abbr=on|0}} della migliore lega superconduttrice allora nota. Anche Müller e Bednorz ricevettero il premio Nobel per la fisica nel 1987.
 
Sono poi state scoperte ceramiche, sempre a base di rame e ossigeno, tali da permettere di usare l'[[azoto]] liquido (alla temperatura di {{convert|77|K|°C|abbr=on|0}}) come refrigerante, molto più economico ed efficiente dell'[[elio]]. Queste scoperte e i modelli teorici hanno suggerito ai ricercatori la possibilità dell'esistenza di superconduttori a temperatura ambiente, che da allora attirano molti investimenti economici nei laboratori di ricerca avanzati di tutto il mondo.