Bartolomeo di Tommaso: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione Android
Riga 17:
[[File:Bartolomeo di tommaso, natività, incoronazione a dorazione dei magi.JPG|thumb|Bartolomeo di Tommaso-Natività, incoronazione a adorazione dei magi]]
== Biografia ==
Poche sono le notizie sulla vita del Bartolomeo, si sa che era figlio di un ''calzolarius'' di Foligno, e a causa dell'attività paterna sempre in cerca di pellame e cuoio, visse la sua infanzia girando l'[[Italia centrale]], formandosi a livello artistico nelle Marche, presso la scuola di [[Olivuccio di Ciccarello]]. Risulta essere attivo dal 1423 al 1453, realizzando opere a [[Fano]], [[Foligno]], [[Ancona]] e [[Roma]], con uno stile ispirato alla [[scuola senese]], tanto da essere considerato tra i pittori di Scuola di Ancona detta anche da [[Fabio Bisogni]] ''Scuola della costa''.<ref>{{cita web|url=https://www.dssbc.unisi.it/it/dipartimento/i-volti-della-nostra-storia|titolo=Fabio Bisogni -I volti della nostra storia|editore=dssbc.unisi|accesso=3828 febbraio 2020}}.</ref>
 
La sua presenza è documentata nel 1425 in qualità di testimone in un atto dell'8 dicembre, e il 19 giugno 1933 ad Ancona, città dove risiedeva. Ma, a comprova del suo girare il territorio, nel 1427, nel 1430 e 1437 con [[Giambono di Corrado]] allievo e figlio adottivo dell'Olivuccio è registrata la sua presenza a [[Recanati]]. Nel 1434 è documentata la sua presenza a Fano. Ricevette infatti una commissione da ''donna Gaudiana vedova di Marriolo di Matteo'' per l'affrescatura con le storie del santo dell'abside della cappella di cui godeva di [[giuspatronato]] della chiesa di San Giuliano pitture che risultano ultimate al 29 luglio 1439 ma andate perdute con la chiesa.<ref>{{cita web|url=http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/itinerari/scheda/8337.html|titolo=Chiese minori e chiese scomparse a Fano (itinerari storici)|editore=La valle del Metauro|accesso=28 febbraio 2020|citazione=[...] la perduta chiesa di San Giuliano considerata una delle più belle in epoca malatestiana proprio per l'apparato pittorico che ne impreziosiva l'interno}}.</ref>
[[File:Bartolomeo di tommaso, cappella paradisi, giudizio universale, 1400-25 ca. 01.jpg|sinistra|thumb|Bartolomeo di tommaso, cappella paradisi, giudizio universale, 1400-25 ca. 01]]
Della sua vita privata si sa che nel 1446 a Foligno perdette una figlia e l'anno successivo la moglie e un'altra figlia. Ebbe anche un figlio maschio: Polidoro, che lo seguì nell'arte della pittura e che nel 1476 risulta attivo a Perugia a dipingere palazzo Perotti a Sassoferrato e il palazzo della canonica a Foligno. Tra i suoi allievi è da menzionare [[Nicola d'Ulisse]].
 
== Opere e commissioni ==
Molte delle sue opere sono andate perdute ne rimangono le commissioni a testimonianza.