Gennaro Placco: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Gennaro Placco nacque a [[Civita (Italia)|Civita]], un piccolo paese [[arbëreshë]] della [[Calabria]], primogenito di Ludovico Placco e Maria Tudda. Aveva altri cinque fratelli. Studiò, come numerosi altri patrioti, nel collegio italo-abanesealbanese ''Sant'Adriano'' di [[San Demetrio Corone]]<ref>Angelo Marchianò, ''Memoria sul Collegio e Vescovo Greco di S. Adriano, scritta da Angelo Marchianò Professore di Filosofia in nome ed a richiesta dei cittadini di S. Demetrio-Corone'', Cosenza: Tipografia dell'Indipendenza, 1866 ([http://books.google.it/books?id=ygkBAAAAYAAJ&pg=PA3 Google libri])</ref>, dove seguì le lezioni di uno zio, Domenico. Deluse le aspettative familiari rifiutando di intraprendere la carriera ecclesiastica. Iniziò invece a interessarsi di [[politica]] e poesia, impegnandosi direttamente nelle battaglie del tempo. Divenne presto [[liberalismo|liberale]] e, come molti italo-albanesi radicali in politica e romantici in letteratura, si impegnò nelle lotte per le libertà costituzionali nel regno dei [[Borbone]]<ref>Domenico Cassiano, ''Risorgimento in Calabria: figure e pensiero dei protagonisti italo-albanesi''; introduzione di Costantino Marco, Lungro di Cosenza: Marco, 2003, ''ad indicem'', ISBN 88-88897-04-6</ref>.
 
== Battaglia di Sant'Angelo ==