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Riga 34: Nella seconda metà del XIX secolo la noncredenza diventa più solida attraverso l’affermarsi della cultura scientifica, specialmente quella relativa alla biologia con particolare attenzione alla teoria evoluzionistica di [[Charles Darwin]] che agli occhi di molti pare tagliar fuori l’azione divina nella determinazione del corso evolutivo della vita sul pianeta. Su questa strada emerge la figura di [[Thomas Huxley]], ma anche di filosofi come [[Arthur Schopenhauer]] e [[Friedrich Nietzsche]] o di medici-psicologi come [[Sigmund Freud]]. Gli sviluppi della fisica, ma soprattutto della biologia molecolare, hanno dato nella ~~secondà~~seconda metà del XX secolo nuove motivazioni alla noncredenza, ~~saprattutto~~soprattutto nella misura in cui il ''caso'', prima ~~guuardato~~guardato con sospetto dagli scienziati, o ~~ritenbuto~~ritenuto frutto di lacune di conoscenza, si è imposto come realtà sia fisica (nella meccanica quantistica) e sia biologica (nelle mutazioni genetiche). Se il ''caso'' esiste, infatti, Dio non può esistere <ref>Rivista ''NONCREDO'', nº8, novembre-dicembre 2010, pagg.230-232 http://www.religionsfree.org/NonCredo/sfogliaNumero008.html</ref> ==Argomenti teorici==

Noncredenza: differenze tra le versioni