Rugby Europe: differenze tra le versioni

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=== La nascita della FIRA-A.E.R. ===
[[File:Logo FIRA-AER 2011-14.png|250px|Il logo della FIRA-AER dal 2011 al 2014|thumb|right]]
Nel periodo tra il [[1995]] e il [[1997]] ci fu una svolta determinante nell'esistenza del FIRA che decise di rifondare lo statuto e il regolamento interno con tre congressi, [[Casablanca]], [[Roma]] e [[Ragusa (Croazia)|Ragusa di Dalmazia]] (giugno 97) dove venne adottato il nuovo regolamento interno, anche se lo statuto dovette essere comunicato al [[International Rugby Board|Board]] prima dell'ufficializzazione. Un passo essenziale del nuovo statuto era la democratizzazione (con un nuovo sistema di voto). Le due Coree (Nord e Sud), l'Uzbekistan, il Messico, la Nigeria e le isole SeichellesSeychelles vennero radiate dai posti di gestione. Alla fine del [[1997]] [[Albert Calzassi]] passò definitivamente il testimone della presidenza a [[Jean Claude Baqué]] e viene adottato il nuovo statuto. Questi avvenimenti segnano la fine dell'egemonia francese (con sei rappresentanti invece di undici al Consiglio d'amministrazione, essendo la rappresentanza di ogni federazione fissata al limite massimo a sei). Il nuovo obiettivo della FIRA definito dal nuovo presidente è "sviluppare e gestire il rugby in accordo con l'IRB, in modo complementare e non concorrenziale". In effetti i due presidenti lavorarono da quel momento insieme e la convenzione conclusa tra i due organismi nel 1994 venne rinnovata e migliorata nel 1995. Così la FIRA entrò far parte dell'IRB e divenne l'associazione continentale modello. Per esserlo, però, dovette mantenere tra i suoi membri solo le nazioni che corrispondevano al nuovo schema, ovvero quelle europee, anche se le altre continuarono a beneficiare del suo aiuto formativo e tecnico. Questo avvenne durante il congresso di [[Biarritz]] del [[1999]]. Alla FIRA venne anche modificata la denominazione: Le iniziali F.I.R.A. vennero commutate nel patronimo FIRA al quale venne aggiunta la definizione "Associazione Europea di Rugby" (A.E.R.). Lo statuto venne così di nuovo riformato, i sessanta "stati membri" vennero ridotti a trentacinque e la direttiva adeguata alla nuova situazione. Inoltre l'[[Irish Rugby Football Union|Irlanda]] ed il [[Welsh Rugby Union|Galles]] fecero la loro entrata ufficiale nella neonata FIRA-A.E.R. durante l'Assemblea Generale di Biarritz. La successiva Assemblea Generale di [[Parigi]] segnò la definitiva entrata nella nuova era con la riforma definitiva dell'identità e delle strutture direttive. Venne anche integrata ufficialmente l'[[Federazione rugby XV dell'Estonia|Estonia]] e mantenute tra i membri la Tunisia e il Marocco, per la loro vicinanza geografica. Vennero inoltre completati il nuovo Consiglio d'amministrazione e il nuovo Ufficio esecutivo, venne scelto un nuovo rappresentante presso l'IRB, ovvero [[Jose-Maria Epalza]], e venne designato un nuovo Ufficiale di sviluppo, [[Robert Antonin]]: la FIRA - A.E.R. poté così iniziare a compiere il mandato dell'IRB, ovvero promuovere e gestire il rugby della zona europea.
 
Dopo il suo arrivo alla presidenza, Jean-Claude Baqué, ha continuato a democratizzare l'associazione ammettendo nel modo più completo possibile rappresentanti di tutte le nazioni a tutti i livelli. Una chiara dimostrazione di questa politica fu la settantanovesima Assemblea Generale del dicembre [[2004]] nella quale le 40 nazioni presenti hanno confermato il mandato al presidente e ai suoi collaboratori per 4 anni. La cosa eclatante fu che le nazioni erano d'accordo in questa decisione, essendo tutti i settori geografici rappresentati. Con l'entrata di [[Federazione Sammarinese Rugby|San Marino]] ora la FIRA-A.E.R. può contare su 44 paesi membri.