Crisi politica ucraina del 2008: differenze tra le versioni

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Il 1º settembre [[2008]] il Primo Ministro Tymošenko ha proposto una legislazione che avrebbe facilitato la procedura di [[impeachment]], nonostante abbia sottolineato che tale legge non avrebbe avuto impatti sul Presidente Juščenko, in quanto pensata per i Presidenti futuri.<ref>{{Cita news|url=http://www.unian.net/eng/news/news-270322.html|titolo=Tymošenko "rassicura" Baloha affermando che il suo capo non verrà toccato|editore=Ukrainian Independent Information Agency|data=1º settembre [[2008]]|accesso=10/09/2008}}</ref> Quando la legge giunse alla votazione in Parlamento due giorni dopo, il [[Blocco Julija Tymošenko|Blocco della Tymošenko]] votò insieme al [[Partito delle Regioni]] e al [[Partito Comunista d'Ucraina]] per approvarla. Essi approvarono anche una norma limitante i poteri del Presidente, che mirava invece ad aumentare i poteri del Primo Ministro. In particolare, i partiti approvarono la legge che avrebbe tolto al Presidente il diritto di rifiutare un candidato a Primo Ministro, a Ministro della Difesa, dell'Interno e degli Esteri e gli avrebbe tolto il diritto a nominare il capo del Servizio di Intelligence. Juščenko promise il [[veto]] alla legge.<ref name=Time/><ref name=bloomberg/>
 
Dopo il voto il blocco del Presidente Juščenko si pose al di fuori della coalizione di governo affermando che la Tymošenko stava prendendo accordi con la coalizione e il Presidente minacciò un'elezione anticipata se a tempo debito non si fosse formata una nuova coalizione. Egli accusò inoltre la Tymošenko di cercare di instaurare una "[[dittatura]] del Primo Ministro" e definì il voto parlamentare un "[[colpo di stato]] politico e costituzionale". La Tymošenko rigettò le accuse e affermò che la vera ragione di tali affermazioni era che il Presidente "le aveva dichiarato guerra per assicurarsi la vittoria alle prossime elezioni presidenziali". Nonostante ciò, il Primo Ministro chiese ripetutamente di ricostruire la coalizione tra i due gruppi.<ref>{{Cita news|url=http://news.xinhuanet.com/english/2008-09/04/content_9772001.htm|titolo=Ciò che fomenta la crisi politica in Ucraina|editore=Xinhua|data=4 settembre 2008|accesso=210/09/2008}}</ref> Difese anche la propria posizione sulla Georgia, definendola "in linea con l'[[Unione europea]] e mirata a non trascinare l'Ucraina nei conflitto."<ref name=Time /> La [[Verchovna Rada]] incrementò i poteri del Primo Ministro approvando la legislazione che obbligava il Presidente ad avere il consenso del Primo Ministro per la nomina del Procuratore Generale e che dava al governo il potere di nominare i capo dei governi locali, in caso essi fossero rifiutati dal Presidente.<ref name=Verchovna/>
 
L'8 settembre, il membro parlamentare di [[Nostra Ucraina]] Parubij sostenne che la Tymošenko e il Partito delle Regioni avevano già raggiunto un accordo sulla formazione di un nuovo governo e si stavano spartendo le poltrone di un nuovo governo (affermazione smentita dalla Tymošenko<ref name=NU>{{Cita news|url=http://zik.com.ua/en/news/2008/09/08/149203|titolo= BJuT e le Regioni si sono spartiti le poltrone del nuovo governo - affermazione di Nostra Ucraina|editore=Western Information Agency|data=8 settembre 2008|accesso=10/09/2008}}</ref>). Egli affermò anche che se si fosse formata una coalizione tra il blocco della Tymošenko e il Partito delle Regioni, Nostra Ucraina si sarebbe appellata alla [[Corte Costituzionale dell'Ucraina]] per stabilire la legalità dei cambiamenti costituzionali del dicembre [[2004]] che, se avessero avuto successo, avrebbero restituito gran parte dei poteri al Presidente.<ref name="NU"/> Durante il programma "Libertà di Parola" del 9 settembre [[2008]], la Tymošenko affermò che era "categoricamente contro" i decreti emanati dal Presidente riguardo alla Flotta Russa del [[Mar Nero]], sostenendo che rischiavano di provocare una risposta da parte russa.<ref>{{Cita news|url=http://news.xinhuanet.com/english/2008-09/09/content_9878587.htm|titolo=Il Primo Ministro ucraino contro il decreto presidenziale che limita i movimenti della flotta russa|editore=Xinhua|data=9 settembre 2008|accesso=10/09/2008}}</ref>