Sisara: differenze tra le versioni

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== La figura di Sisara nell'arte ==
 
È soprattutto nei secoli XVI e XVII che l'episodio dell'uccisione di Sisara conosce una grande fortuna in campo pittorico. Tra gli esecutori più noti, si ricordano [[Artemisia Gentileschi]], [[Palma il Giovane]], [[Jacopo Vignali]], [[Gregorio Lazzarini]] e [[Mattia Preti]]. Generalmente Sisara è raffigurato con la barba. Nell'opera della Gentileschi ha un aspetto sgraziato, mentre gli altri pittori danno al condottiero bellezza e prestanza fisica; appare biondo e particolarmente giovane nel dipinto di Vignali, con una [[lanugine]] appena accennata sopra le labbra e lungo il collo riverso. Gli artisti che ingentiliscono i tratti di Sisara probabilmente colgono l'essenza intima del nemico di Israele quale apparetraspare dal cantico di Debora, figlio tenero e devoto nonostante la fama da risoluto condottiero. Al contrario la Gentileschi vede nell'uccisione di Sisara solo un esempio di superbia punita, suggerita ben chiaramente da una fisicità ripugnante; il suo dipinto risale al 1620 ed è dunque successivo allo stupro subìto dalla pittrice, che dopo il gravissimo oltraggio immortalò spesso nelle sue opere le grandi eroine bibliche come Giuditta, Susanna e appunto Giaele, tutte vincitrici sul maschio dominante e oppressore.
 
== Ipotesi sulle origini di Sisara ==