Dote (società): differenze tra le versioni

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== India contemporanea ==
Nel 1960 è stato emanato il ''Dowry Prohibition Act'' legge che vieta in [[India]] l'estorsione coniugale<ref>[http://www.letteraturaalfemminile.it/india%20donne%20senza%20dote.htm Un caso di estorsione coniugale]</ref>, pratica tutt'oggi diffusa.
 
In India, la dote è chiamata ''Dahej'' in [[Hindi]], e ''Jahez'' in [[arabo]] (derivato dall'islamico ''Jahez-e-fatimi'')<ref name=Waheed>{{cita pubblicazione | cognome = Waheed | nome = Abdul | titolo = Dowry among Indian muslims: ideals and practices | rivista = Indian Journal of Gender Studies | volume = 16 | numero = 1 | pp. = 47–75 | editore = Sage Publications | doi = 10.1177/097152150801600103 | data = 28 Febbraio 2009 | }}</ref>. In alcune zone della parte più orientale dell'India, la dote è chiamata ''Aaunnpot''<ref>{{cita pubblicazione | cognome = Ali | nome = Maqbul | titolo = Pangal women: social challenges and education | rivista = International Organization of Scientific Research – Journal of Humanities and Social Science (IOSR-JHSS) | volume = 9 | numero = 4 | pp. = 39–42 | editore = International Organization of Scientific Research (IOSR) | doi = 10.1177/097152150801600103 | data = 1 Marzo 2013}}</ref>. La dote consiste nel pagamento di contanti o nel conferimento di regali da parte della famiglia della sposa alla famiglia dello sposo, in previsione del matrimonio. Esso può includere contanti, gioielli, elettrodomestici, mobili, biancheria da letto, stoviglie, utensili, auto e altri oggetti per la casa che aiutano i neo-sposi ad iniziare la propria coabitazione.
 
In India, il sistema dote mette compot aun notevole impegno finanziario per la famiglia della sposa. Il pagamento della dote è ora vietato dalla legge sulla proibizione della dote del 1961 nel diritto civile indiano, alla cui aprovazione seguirono le sezioni 304b e 498a del codice penale indiano (IPC). Nonostante le leggi anti-dote in India, essa è ancora una pratica illegale comune. Altre leggi che tentano di affrontare il problema, includono ''Dowry and Bridal Gifts Restrictions Rules, 1976'' ed il ''Dowry Prohibition (Maintenance of Lists of Presents to the Bride and Bridegroom) Rules, 1985'', che sono destinati a documentare i regali e fornire evidenza di prova nel caso in cui si verifichi successivamente l'accusa di reati commessi nei confronti della sposa.
 
La dote in India non è limitata agli indù o ad una religione specifica. al contrario, rimane una prassi sociale difusa. Gli islamici classificano la ''jahez'' in due categorie: la prima comprende alcuni articoli essenziali per l'aspetto esteriore della sposa e per la vita coniugale. La seconda tipologia è costituiao da beni di valore, vestiti, gioielli, denaro per la famiglia dello sposo, che è determinata a seguito di contrattazione. Il jahez spesso supera di gran lunga il costo del ''baraat'' e del banchetto matrimoniale. Il jahez è a sua volta cosa distinta dal pagamento in contanti come ''Mahr'' (controdote) imposti dalla ''[[Shari'a]]'' islamica<ref name=Waheed />.<br />
Sebbene da decenni l'india abia approvato delle leggi per contrastare la pratica della dote, esse sono state oggetto di critiche per la scarsa efficacia<ref name="auto">{{Cita pubblicazione | url = https://heinonline.org/HOL/LandingPage?handle=hein.journals/tulicl13&div=12&id=&page= | titolo = Practical Steps towards Eliminating Dowry and Bride-Burning in India | cognome = Manchandia | nome = Purna | rivista = Tul. J. Int'l & Comp. L. |volume=13 |pp. = 305–319 | anno = 2005| doi = | pmid = |accesso = 1 Ottobre 2018}}</ref>. La tradizione della dote e il suo corollario di sangue continuano ad essere fuori controllo in vaste regioni dell'India, suggerendo l'opportunità di ulteriori interventi normativi in materia<ref name="auto1">{{Cita pubblicazione |url = https://library.law.utoronto.ca/whrrarticle/lesser-crime-comparative-study-legal-defenses-men-who-kill-their-wives | titolo = A 'Lesser' Crime: A Comparative Study of Legal Defenses for Men Who Kill Their Wives | cognome = Spatz | nome = Melissa | rivista = Colum. J. L. & Soc. Probs. | volume = 24 | pp. = 597, 612 | anno = 1991 |doi = |pmid = | accesso = 1 Ottobre 2018 }}</ref>.
 
In India, si uccide ancora a causa di una dote ritenuta insufficiente, al culmine di una serie di abusi da parte della famiglia del marito<ref>Jane Rudd, "Dowry-murder: An example of violence against women." ''Women's Studies International Forum'' 24#5 (2001). pp.&nbsp;513–522. {{doi|10.1016/S0277-5395(01)00196-0}}.</ref>
 
==Diritto italiano==