Dialetto milanese: differenze tra le versioni

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[[File:Meneghino - stampa ottocento.jpg|thumb|Meneghino, personaggio del teatro milanese, divenuto poi maschera della commedia dell'arte]]
 
Il milanese è la [[Varietà (linguistica)|varietà]] più importante per tradizione e [[letteratura]] del gruppo dialettale [[dialetto lombardo occidentale|occidentale]] della [[lingua lombarda]]. Seppure in varie declinazioni è parlato o perlomeno inteso nelle vicinanze estese fino alle provincie di Bergamo o Brescia dove cambia in maniera significativa. Il dialetto Milanese è lingua di derivazione latina, econ disostrato conformazioneceltico celtica e indoeuropea per ragioni di carattere storico. Si arricchisce da tempo di anglicismi e parole di natura non indigena che vengono integrate, valorizzando pertanto una lingua antica ma sempre in evoluzione, in continuo e perenne parallelismo con la lingua italiana da cui il Milanese non prescinde mai. Un esempio di testo in antico dialetto milanese è questo stralcio de ''Il falso filosofo'' (1698), atto III, scena XIV, dove [[Meneghino]], personaggio del teatro milanese divenuto poi [[Maschera (commedia dell'arte)|maschera]] della [[commedia dell'arte]], si presenta in tribunale:
{{citazione
|E io ''interrogatus''<ref>''Interrogatus'' è forma latina usata nei verbali ufficiali degli interrogatori.</ref> risposi:<br/>Sono Meneghino Babbeo<ref>''Tandœuggia'' è ''Babbuasso'' secondo {{cita|Arrighi|p. 743}}.</ref><br/>chiamato per soprannome il Ciampichino<ref>''Tananan'' è ''Scricciolo'' o ''Ciampichino'' secondo {{cita|Arrighi|p. 743}}.</ref><br/>del fu<ref>''Condamm'' è storpiatura del latino ''quondam'' usato negli atti ufficiali.</ref> Marchionne detto il Gengiva;<br/>sono servitore del signor Pomponio Gonzo<br/>che servo da trent'anni