Pyrrhocorax pyrrhocorax: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{S|passeriformes}}
{{Tassobox
|nome=Gracchio corallino
|statocons=LC
|statocons_versione=iucn3.1
|statocons_ref=<ref name=iucn>{{IUCN|autore= BirdLife International |anno= 20162 |summ= 22705916}}</ref>
|immagine=Chough.jpg
|didascaliaimmagine=Pyrrhocorax pyrrhocorax -standing-8.jpg
|didascalia=
|<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio= [[Eukaryota]]
Riga 27:
|famiglia=[[Corvidae]]
|sottofamiglia=
|genere='''[[Pyrrhocorax]]'''
|specie='''P. pyrrhocorax'''
<!--NOMENCLATURA BINOMIALE-->
|binome=Pyrrhocorax pyrrhocorax
|biautore=([[Linnaeus]]
|bidata=[[1758]])
|suddivisione=[[Areale]]
|suddivisione_testo=[[immagine:Chough range map.png|250px]]
}}
Il '''gracchio corallino''' ('''''Pyrrhocorax pyrrhocorax''''', (<span style="font-variant: small-caps">[[Linnaeus]]</span>, [[1758]])) è un [[aves|uccello]] [[passeriformes|passeriforme]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] dei [[Corvidae]].<ref name = "IOC">{{IOC |titolo= Family Corvidae| |url = http://www.worldbirdnames.org/bow/crows/ | accesso = 6 maggio 2014 }}</ref> È il simbolo animale di [[La Palma]].<ref>[http://www.gobcan.es/boc/1991/061/001.html Ley 7/1991, de 30 de abril, de símbolos de la naturaleza para las Islas Canarias]</ref>
 
È il simbolo animale di [[La Palma]]<ref name=spa>{{cita web |url= http://www.gobcan.es/boc/1991/061/001.html |titolo= Ley 7/1991, de 30 de abril, de símbolos de la naturaleza para las Islas Canarias}}</ref>.
== Sistematica ==
 
Il Gracchio corallino ha 8 sottospecie
==Etimologia==
* Pyrrhocorax pyrrhocorax pyrrhocorax
Il [[nome scientifico]] della [[specie (tassonomia)|specie]], ''pyrrhocorax'', rappresenta un [[tautonimia|tautonimo]], in quanto ripetizione di quello del [[genere (tassonomia)|genere]].
* Pyrrhocorax pyrrhocorax erythrorhamphos - sottospecie presente in Italia
 
* Pyrrhocorax pyrrhocorax baileyi
==Descrizione==
* Pyrrhocorax pyrrhocorax barbarus
[[Immagine:Red-billed Chough Sikkim India.jpg|thumb|left|250px|Esemplare nel [[Sikkim]].]]
* Pyrrhocorax pyrrhocorax docilis
[[Immagine:Chough (Pyrrhocorax pyrrhocorax) (5).jpg|thumb|left|250px|Giovane esemplare (notare il becco ancora giallo) in volo.]]
* Pyrrhocorax pyrrhocorax brachypus
===Dimensioni===
* Pyrrhocorax pyrrhocorax himalayanus
Misura 38-41 cm di lunghezza, per 207-375 g di peso e un'apertura alare di 73–90 cm<ref name=hbw>{{cita web |lingua= en |url= https://www.hbw.com/species/red-billed-chough-pyrrhocorax-pyrrhocorax |titolo= Red-billed Chough (Pyrrhocorax pyrrhocorax) |sito= Handbook of the Birds of the World |accesso= 1 ottobre 2018}}</ref>: è riscontrabile una tendenza all'aumento della taglia in direttrice NW-SE<ref name=hbw/>.
* Pyrrhocorax pyrrhocorax centralis
===Aspetto===
Si tratta di uccelli dall'aspetto massiccio e robusto, dalla piccola testa arrotondata con becco sottile e ricurvo verso il basso, lunghe ali digitate, coda squadrata e forti zampe non molto lunghe.
 
Il [[piumaggio]] si presenta di colore nero lucido su tutto il corpo, con presenza di sfumature metalliche verdi (bluastre o vioacee nelle sottospecie dell'[[Asia Centrale]]) nell'area del torso, sia dorsalmente che ventralmente.
 
Come intuibile dal [[nome volgare|nome comune]] e anche dal [[nome scientifico]], nel gracchio corallino il becco e le zampe sono di color rosso corallo.
 
Non esiste [[dimorfismo sessuale]] evidente, tuttavia vengono usate con buona approssimazione tecniche di sessaggio che prevedono l'analisi delle proporzioni di diametro del becco e lunghezza del [[tarso (scheletro)|tarso]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Blanco,, G; Tella, J. L.; Torre, I. |anno= 1996 |titolo= Age and sex determination of monomorphic non-breeding choughs: a long-term study |rivista= Journal of Field Ornithology |volume= 67 |numero= 3 |pagina= 428–433 |url= http://sora.unm.edu/sites/default/files/journals/jfo/v067n03/p0428-p0433.pdf}}</ref>.
 
==Biologia==
[[File:Chough (Pyrrhocorax pyrrhocorax) (W PYRRHOCORAX PYRRHOCORAX R1 C17).ogg|thumb|right|250px|Richiamo in natura.]]
[[Immagine:Chough (Pyrrhocorax pyrrhocorax) (10).jpg|thumb|right|250px|Due esemplari al suolo.]]
Il gracchio corallino è un uccello essenzialmente diurno, che vive in stormi che soprattutto durante l'inverno possono raggiungere dimensioni considerevoli, e passa la maggior parte della propria giornata alla ricerca di cibo al suolo, spostandosi in volo anche per distanze considerevoli (fino a 20 km al giorno dalle aree di riposo notturno) alla ricerca di territori favorevoli all'alimentazione<ref name>{{cita pubblicazione |autore= Rolando, A.; Caldoni, R.; De Sanctis, A.; Laiolo, P. |anno= 2001 |titolo= Vigilance and neighbour distance in foraging flocks of red-billed choughs, Pyrrhocorax pyrrhocorax |rivista= Journal of Zoology |volume= 253 |numero= 2 |pagina= 225–232 |doi= 10.1017/S095283690100019X}}</ref>.
 
Il richiamo di questi uccelli è acuto e chioccolante, molto simile a quelli emessi dalle [[coloeus|taccole]].
===Alimentazione===
[[Immagine:Red-billed Chough I IMG 7083.jpg|thumb|left|250px|Esemplare si ciba nel [[distretto di Kullu]].]]
Il gracchio corallino è un uccello essenzialmente [[insettivoro]], la cui dieta si compone, soprattutto durante i mesi primaverili ed estivi, in massima parte di [[insetti]] (soprattutto [[formiche]], che per molti mesi all'anno rappresentano l'alimento preponderante nella dieta di questi uccelli), [[ragni]], [[vermi]] ed altri [[invertebrati]]: meno frequentemente, e soprattutto durante l'inverno, questi uccelli si nutrono inoltre di granaglie (soprattutto [[Hordeum vulgare|orzo]], motivo per il quale essi vengono considerati dannosi in [[Asia Centrale]]) e [[bulbo|bulbi]] (soprattutto di ''[[Gagea]]'').
 
Questi uccelli sono soliti cercare il cibo al suolo, camminando costantemente e piluccando le prede col lungo becco: essi utilizzano tale appendice anche come strumento per sondare i primi 2-3 cm del suolo (arrivando in condizioni particolari fino a 20 cm) alla ricerca di [[larva|larve]] o animali rifugiatisi sotto la superficie<ref>{{cita pubblicazione |autore= Roberts, P. J. |anno= 1983 |titolo= Feeding habitats of the Chough on Bardsey Island (Gwynedd) |rivista= Bird Study |volume= 30 |numero= 1 |pagina= 67–72 |doi= 10.1080/00063658309476777}}</ref>.</br>
La sottospecie ''centralis'', inoltre, similmente alle [[buphagidae|bufaghe]] è solita stazionare sul dorso del bestiame e degli animali selvatici alla ricerca di parassiti annidati nella pelliccia<ref>{{cita pubblicazione |autore= Baietto, M.; Masin, S.; Vaghi, S.; Padoa-Schioppa, E. |anno= 2007 |titolo= Observation of Red-Billed Chough (Pyrrhocorax pyrrhocorax) Removing Fur from Himalayan Tahr (Hemitragus jemlahicus) |rivista= Research Journal of Biological Sciences |volume= 2 |numero= 1 |pagina= 89–90 |url= http://docsdrive.com/pdfs/medwelljournals/rjbsci/2007/89-90.pdf}}</ref>.</br>
Similmente ad altre specie di [[corvidi]], anche il gracchio corallino tende a conservare il cibo in ''surplus'' nelle fessure della roccia, tenendolo da parte per il periodo invernale dopo averlo coperto con sassolini.
===Riproduzione===
[[Immagine:Pyrrhocorax pyrrhocorax baguage poussin.jpg|thumb|left|250px|Giovane esemplare a [[Goulein]].]]
 
Si tratta di uccelli [[monogamia|monogami]], che cominciano a riprodursi verso la fine di aprile, portando avanti una singola covata l'anno: le coppie sono molto fedeli, e rimangono assieme per la vita.
 
Il nido, massiccio e a forma di coppa, viene costruito in una caverna o su una falesia rocciosa, in una spaccatura della roccia sufficientemente spaziosa: se il supporto roccioso è sufficientemente tenero ([[arenaria]] o [[tufo]]), i gracchi corallini si scavano da soli una galleria profonda circa un metro dove nidificare<ref name= Reid>{{cita pubblicazione |autore= Reid, J. M.; Bignal, E. M.; Bignal, S.; McCracken, D. I.; Monaghan, P. |anno= 2003 |titolo= Environmental variability, life-history covariation and cohort effects in the red-billed chough Pyrrhocorax pyrrhocorax |rivista= Journal of Animal Ecology |volume= 72 |numero= 1 |pagina= 36–46 |doi= 10.1046/j.1365-2656.2003.00673.x |jstor= 3505541}}</ref>. Non di rado, questi uccelli nidificano anche in aree antropizzate, come miniere, edifici abbandonati o (soprattutto in [[Mongolia]]) [[monastero|monasteri]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Blanco, G.; Fargallo, J. A.; Tella, J. L.; Cuevas, J. A. |anno= 1997 |titolo= Role of buildings as nest-sites in the range expansion and conservation of choughs Pyrrhocorax pyrrhocorax in Spain |rivista= Biological Conservation |volume= 79 |numero= 2–3 |pagina= 117–122 |doi= 10.1016/S0006-3207(96)00118-8}}</ref>.</br>
I gracchi corallini nidificano generalmente in solitudine: nelle aree in cui la quantità di cibo è sufficiente, tuttavia, non è raro vedere siti di nidifcazione con più nidi. Questi uccelli, inoltre, tendono a prediligere la presenza nei pressi del proprio nido di coppie nidificanti di [[Falco naumanni|grillai]], che sono più territoriali e quindi più attenti alla presenza di eventuali pericoli nel territorio di cova<ref>{{cita pubblicazione |autore= Blanco, G. & Tella, J. L. |anno= 1997 |titolo= Protective association and breeding advantages of choughs nesting in lesser kestrel colonies |rivista= Animal Behaviour |volume= 54 |numero= 2 |pagina= 335–342 |doi= 10.1006/anbe.1996.0465 |pmid= 9268465 |hdl= 10261/58091 |url= https://www.researchgate.net/publication/223037430_Protective_association_and_breeding_advantages_of_choughs_nesting_in_lesser_kestrel_colonies}}</ref>.
[[Immagine:Pyrrhocorax pyrrhocorax MWNH 1378.JPG|thumb|right|150px|Uovo.]]
Ambedue i sessi collaborano alla costruzione del nido, utilizzando all'uopo rametti e fibre vegetali (soprattutto di [[Calluna vulgaris|brugo]] e [[ulex|ginestrone]]) e foderando l'interno con piumino e lanugine animale. Al suo interno, la femmina depone 3-5 uova color crema, munite di fitta ed irregolare maculatura di colore che varia dal grigio al al bruno: le uova misurano generalmente 39x28 mm, per un peso medio di 15,7 g<ref>{{cita pubblicazione |autore= Stillman, R. A.; Bignal, E. M.; McCracken, D. I.; Ovenden, G. N. |anno= 1998 |titolo= Clutch and egg size in the Chough Pyrrhocorax pyrrhocorax on Islay, Scotland |rivista= Bird Study |volume= 45 |pagina= 122–126 |doi= 10.1080/00063659809461085}}</ref>.
[[Immagine:Chough (Pyrrhocorax pyrrhocorax) (1).jpg|thumb|right|250px|Coppia con giovani (distinguibili per il becco giallo.]]
La femmina cova le uova da sola (col maschio che nel frattempo rimane di guardia nei pressi del nido, occupandosi inoltre di reperire il cibo per sé e per la compagna) per 17-18 giorni, al termine dei quali schiudono ''pulli'' ciechi e ricoperti di rado piumino<ref name=laiolo>{{cita pubblicazione |autore= Laiolo, P.; Bignal, E. M.; Patterson, I. J. |anno= 1998 |titolo= The dynamics of parental care in Choughs (Pyrrhocorax pyrrhocorax) |rivista= Journal of Ornithology |volume= 139 |numero= 3 |pagina= 297–305 |doi= 10.1007/BF01653340}}</ref>. Essi vengono accuditi e imbeccati dalla sola madre (che continua a ricevere il cibo dal ''partner'', non allontanandosi dal nido per non far morire i piccoli di freddo) per i primi dieci giorni di vita, dopodiché i due genitori si alternano nell'accudirli. In tal modo, essi sono pronti per l'involo a 31-41 giorni dalla schiusa<ref name=laiolo/>.
 
I giovani tendono a rimanere coi genitori fino alla [[maturità sessuale]], che viene raggiunta attorno al terzo anno d'età: la [[speranza di vita]] del gracchio corallino si aggira attorno ai sette anni di vita, con esemplari in cattività che hanno raggiunto i 17 anni<ref>{{cita pubblicazione |autore= Roberts, P. J. |anno= 1985 |rivista= British Birds |titolo= The choughs of Bardsey |volume= 78 |numero= 5 |pagina= 217–232}}</ref>.
 
Il gracchio corallino subisce [[parassitismo di cova]] da parte del [[Clamator glandarius|cuculo dal ciuffo]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Soler, M.; Palomino, J. J.; Martinez, J. G.; Soler, J. J. |anno= 1995 |titolo= Communal parental care by monogamous magpie hosts of fledgling Great Spotted Cuckoos |rivista= The Condor |volume= 97 |numero= 3 |pagina= 804–810 |doi= 10.2307/1369188 |jstor= 1369188 |url= http://www.eeza.csic.es/eeza/documentos/soler_communal%20parental%20care.pdf}}</ref>.
 
== Distribuzione e habitat ==
[[Immagine:Chough, near Slea Head - geograph.org.uk - 1373508.jpg|thumb|left|250px|Esemplare a [[Slea Head]].]]
Il gracchio vive in [[Europa]], [[Asia]], ed [[Africa del nord]]. In [[Italia]] nidifica sulle montagne sparse su penisola, ed isole, in habitat in cui ci sia la possibilità di trovare costoni rocciosi, ma anche cave e praterie.
[[immagine:Red-billed Chough Pyrrhocorax pyrrhocorax by Dr. Raju Kasambe.jpg|thumb|right|250px|Esemplare in ambiente antropizzato in [[Bhutan]].]]
[[Immagine:Choughs at Kynance - geograph.org.uk - 648816.jpg|thumb|left|250px|Due esemplari al suolo a [[Kynance Cove]].]]
[[Immagine:Carn Llidi taken from Ramsey island - geograph.org.uk - 71725.jpg|thumb|right|250px|Esemplare sull'[[isola Ramsey]].]]
Il gracchio corallino occupa un areale piuttosto vasto che comprende l'area attorno al [[Mare d'Irlanda]] ([[Irlanda]] meridionale, occidentale e settentrionale, [[isola di Man]], [[Galles]], [[Scozia]] sud-occidentale), la [[penisola iberica]], i [[Pirenei]], la [[Alpi]], gli [[Appennini]], i [[Balcani]], [[Creta]], la [[penisola anatolica]], il [[Caucaso]], il [[Kurdistan]], la [[Persia]], ad est fino alla [[valle dell'Indo]], e da qui verso nord nel [[Tien Shan]] e da qui ad est fino alla [[Manciuria]], allo [[Shandong]] e verso l'interno a sud fino all'area di confine fra [[Tibet]] e [[Yunnan]]. Due popolazioni distinte popolano inoltre l'[[acrocoro etiopico]], nei [[Monti Semien]] e nelle [[montagne di Bale]], mentre in [[Nordafrica]] la specie è attestata sui [[monti dell'Atlante]] in [[Marocco]] e [[Algeria]] e a [[La Palma]], nelle [[Canarie]].</br>
In [[Italia]], il gracchio corallino è diffuso con la [[sottospecie]] ''erythrorhamphos'' lungo tutto l'[[arco alpino]], nell'[[Appennino Centrale]], nei [[Monti Nebrodi]] e nelle [[Madonie]] in [[Sicilia]] e sul [[massiccio del Gennargentu]] in [[Sardegna]].</br>
La specie è residente in tutto l'areale occupato.
 
L'''[[habitat]]'' di questi uccelli è rappresentato dalle aree montuose: questi uccelli sono più frequenti da vedere fra i 2000 e i 3000 m di quota, con esemplari osservati sopra i 6000 m di quota sull'[[Himalaya]] (col record stabilito da una coppia nidificante a 7950 sul [[Monte Everest]]). Soprattutto nella porzione occidentale dell'areale, inoltre, il gracchio corallino colonizza le falesie rocciose a picco sul mare.</br>
== Biologia ==
La presenza di questi uccelli è legata a quella di prati alpini o di aree di vegetazione bassa legate all'attività di pascolo o al vento salso<ref>{{cita pubblicazione |autore= Mccanch, N. |anno= 2000 |titolo= The relationship between Red-Billed Chough Pyrrhocorax pyrrhocorax (L) breeding populations and grazing pressure on the Calf of Man |rivista= Bird Study |volume= 47 |numero= 3 |pagina= 295–303 |doi= 10.1080/00063650009461189}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Blanco, G.; Tella, J. L.; Torre, I. |anno= 1998 |titolo= Traditional farming and key foraging habitats for chough Pyrrhocorax pyrrhocorax conservation in a Spanish pseudosteppe landscape |rivista= Journal of Applied Ecology |volume= 35 |numero= 23 |pagina= 232–239 |jstor= 2405122 |doi= 10.1046/j.1365-2664.1998.00296.x}}</ref>.
<!--=== Voce ===-->
<!--=== Cibo ed Alimentazione ===-->
<!--=== Riproduzione ===-->
Nidifica in primavera inoltrata.
<!--=== Spostamenti ===-->
<!--=== Relazioni con l'uomo ===-->
 
== Status e conservazioneSistematica ==
[[Immagine:Chough (Pyrrhocorax pyrrhocorax) (8).jpg|thumb|right|250px|Esemplare della sottospecie nominale nella [[contea di Cork]].]]
È specie particolarmente protetta ai sensi dell'art. 157/92<ref>[http://www.italcaccia.toscana.it/leggi_nazionali/legge157-92.htm Repubblica Italiana Legge 157-92<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
[[Immagine:Red-billed Chough I IMG 7085.jpg|thumb|right|250px|Esemplare della sottospecie ''centralis'' nell'[[Himachal Pradesh]].]]
Se ne riconoscono 8 [[sottospecie]]<ref name=IOC/>:
 
* ''Pyrrhocorax pyrrhocorax pyrrhocorax'' (<span style="font-variant: small-caps">[[Linnaeus]]</span>, [[1758]]) - la sottospecie nomiale, piccola e dal piumaggio opaco, [[endemismo|endemica]] delle [[isole britanniche]];
* ''Pyrrhocorax pyrrhocorax erythrorhamphos'' (<span style="font-variant: small-caps">[[louis Jean Pierre Vieillot|Vieillot]]</span>, [[1817]]) - più grande e con iridescenze verdi nella livrea, diffusa nella [[penisola iberica]], in [[Francia]] meridionale, [[Svizzera]], [[Italia]], [[Corsica]] e [[Sardegna]];
* ''Pyrrhocorax pyrrhocorax barbarus'' <span style="font-variant: small-caps">[[charles Vaurie|Vaurie]]</span>, [[1954]] - con ali, coda e becco più lunghi, diffusa in [[Nordafrica]] e alle [[Canarie]];
* ''Pyrrhocorax pyrrhocorax docilis'' (<span style="font-variant: small-caps">[[Samuel Gottlieb Gmelin|Gmelin SG]]</span>, [[1774]]) - grande e dal becco più corto, diffusa dalla [[penisola balcanica]] alla [[valle dell'Indo]];
* ''Pyrrhocorax pyrrhocorax centralis'' <span style="font-variant: small-caps">[[erwin Stresemann|Stresemann]]</span>, [[1928]] - dalle iridescenze blu-purpuree nella livrea, diffusa dal [[Kashmir]] alla [[Buriazia]];
* ''Pyrrhocorax pyrrhocorax himalayanus'' (<span style="font-variant: small-caps">[[john Gould|Gould]]</span>, [[1862]]) - la più grande, con coda lunga ed iridescenze azzurre e purpuree nella livrea, diffusa sulle pendici meridionali dell'[[Himalaya]], dall'[[Andhra Pradesh]] allo [[Yunnan]];
* ''Pyrrhocorax pyrrhocorax brachypus'' (<span style="font-variant: small-caps">[[robert Swinhoe|Swinhoe]]</span>, [[1871]]) - simile alle due precedenti, ma più piccola e dal becco più sottile, diffusa dalla [[Mongolia Interna]] all'[[Hebei]];
* ''Pyrrhocorax pyrrhocorax baileyi'' <span style="font-variant: small-caps">[[austin Loomer Rand|Rand]] & Vaurie</span>, [[1955]] - grande e senza iridescenze, endemica dell'[[Etiopia]];
 
A questi si aggiunge una sottospecie [[Uccelli estinti del tardo Quaternario|estintasi in tempi preistorici]], ''Pyrrhocorax pyrrhocorax primigenius'', vissuta in [[Francia]] ud-occidentale durante l'[[ultima era glaciale]]<ref>{{cita libro |autore= Milne-Edwards, A.; Lartet, É.; Christy, H. |titolo= Reliquiae aquitanicae: being contributions to the archaeology and palaeontology of Pèrigord and the adjoining provinces of Southern France |anno= 1875 |editore= Williams |pagina= 226–247}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |lingua= fr |autore= Mourer-Chauviré, C. |anno= 1975 |titolo= Les oiseaux du Pléistocène moyen et supérieur de France |rivista= Documents des Laboratoires de Géologie de la Faculté des Sciences de Lyon |volume= 64}}</ref>.
 
Alcuni autori riconoscerebbero inoltre delle sottospecie ''pontifex'' dei [[Monti Elburz]], ''subdocilis'' del sud del [[Turkmenistan]] (ambedue [[sinonimo (tassonomia)|sinonimizzate]] con ''docilis'') e ''stresemanni'' dei [[monti Sajany]] (sinonimizzata con ''centralis'')<ref name=hbw/>, mentre sono ancora da chiarire le posizioni tassonomiche delle popolazioni dell'[[Heilongjiang]] occidentale (attualmente ascritte a ''brachypus''), dell'[[areale disgiunto|isolata]] ''baileyi'' (che differisce dalle altre anche nelle vocalizzazioni<ref>{{cita pubblicazione |autore= Laiolo, P; Rolando, A.; Delestrade, A.; de Sanctis, A. |anno= 2001 |titolo= Geographical Variation in the Calls of the Choughs |rivista= The Condor |volume= 103 |numero= 2 |pagina= 287–297 |doi= 10.1650/0010-5422(2001)103[0287:GVITCO]2.0.CO;2 |issn= 0010-5422}}</ref>, e potrebbe rappresentare una [[specie (tassonomia)|specie]] a sé stante, a sua volta con due sottospecie<ref>{{cita pubblicazione |autore= Rand, A. L. & Vaurie, C. |anno= 1955 |titolo= A new chough from the highlands of Abyssinia |rivista= Bulletin of the British Ornithologists' Club |volume= 75 |pagina= 28 |url= http://biostor.org/reference/116684}}</ref>) e delle popolazioni [[italia]]ne, che mostrano maggiore affinità genetiche con quelle nordafricane che con quelle europee<ref>{{cita pubblicazione |autore= Laiolo, P.; Rolando, A.; Delestrade, A.; De Sanctis, A. |anno= 2004 |titolo= Vocalizations and morphology: interpreting the divergence among populations of Red-billed Chough Pyrrhocorax pyrrhocorax and Alpine Chough P. graculus |rivista= Bird Study |volume= 51 |numero= 3 |pagina= 248–255 |doi= 10.1080/00063650409461360}}</ref>.
 
==Conservazione==
A livello globale, il gracchio corallino è ben diffuso e rappresentato<ref name=iucn/>: specie in Europa, tuttavia, la specie ha sofferto durante il [[XX secolo]] dell'alterazione dell'''[[habitat]]'' (antropizzazione, diminuzione dei pascoli, disturbo dei siti di cova), diminuendo significativamente i propri numeri.</br>
Attualmente, sebbene siano comuni solo in [[Spagna]], questi uccelli sembrano numericamente in crescita, con nuove popolazioni che stanno ricolonizzando aree in cui erano scomparse da tempo, come la [[Cornovaglia]]<ref name= CCC>{{cita web |titolo= The Cornish Chough |url= http://www.cornwall.gov.uk/default.aspx?page=14166 |autore= Cornwall Council}}</ref> e l'[[isola di Jersey]]<ref>{{cita web |titolo= Red-billed Chough |url= http://www.durrell.org/Animals/Birds/Redbilled-Chough/ |autore= Durrell Wildlife Conservation Trust}}</ref>.
 
In [[Italia]], la specie risulta protetta ai sensi dell'art. 157/92<ref>{{cita web |url= http://www.italcaccia.toscana.it/leggi_nazionali/legge157-92.htm |titolo= Repubblica Italiana Legge 157-92}}</ref>.
 
==Il gracchio corallino nella cultura popolare==
Il gracchio corallino è molto presente nel ''[[folklore]]'' locale delle aree in cui vive.
 
Nella [[mitologia greca]] questi uccelli erano consacrati a [[Crono]] e secondo l'[[Odissea]] erano soliti vivere su un'isola segreta assieme a [[Calipso]].
 
[[Immagine:Becket-arms.jpg|thumb|right|200px|[[Stemma]] di [[thomas Beckett|San Tommaso Beckett]]: tre gracchi su sfondo d'argento.]]
In [[Cornovaglia]] il gracchio corallino è tenuto in grande considerazione, tanto da comparire sullo [[stemma]] della [[contea cerimoniale|contea]]: per i cornici, [[Re Artù]] non morì nella sua ultima battaglia, bensì venne trasformato in uno di questi animali (nei quali il becco e le zampe sarebbero rossi perché ancora sporchi di sangue)<ref >{{cita libro |autore= Newlyn, L.; Wilkinson, L. |titolo= Chatter of Choughs: An Anthology Celebrating the Return of Cornwall's Legendary Bird |anno= 2005 |editore= Hypatia Publications |pagina= 31 |isbn= 1-872229-49-2}}</ref>. Pertanto, in Cornovaglia uccidere un gracchio corallino è considerato un atto estremamente malaugurante, ed il ritorno di questi uccelli sui territori cornici è stato salutato con grande euforia<ref name=CCC/>.</br>
Nel resto del mondo anglosassone, invece, questo uccello non ha goduto di altrettanta fortuna e protezione: assieme a molti altri [[corvidi]], questi uccelli vennero fatti bersaglio di persecuzione nel [[1542]] col ''Vermin Act'' di [[Enrico VIII]] (sebbene si ha motivo di credere che col termine ''chough'', attualmente utilizzato in [[lingua inglese|inglese]] per i gracchi, si tendesse ad indicare in passato la [[coloeus monedula|taccola]]<ref>{{cita libro |autore= Cocker, M. & Mabey, R. |titolo= Birds Britannica |anno= 2005 |editore= Chatto & Windus |isbn= 0-7011-6907-9 |pagina= 406–408}}</ref>), mentre durante il [[XVIII secolo]] i gracchi (come testimoniano anche [[William Camden]] e [[Daniel Defoe]] nei loro scritti) erano considerati pericolosi in quanto, essendo secondo la credenza attratti dai fuochi come le [[pica pica|gazze]] lo sono dagli oggetti luccicanti, potevano divenire dei propagatori di incendi<ref>{{cita libro |autore= Defoe, D. |titolo= A tour thro' the whole island of Great Britain, divided into circuits or journies |volume= Appendix To Letter III |editore= Dent |url= https://archive.org/stream/tourthroughtthew006736mbp#page/n275/mode/2up/search/appendix+to+letter |anno= 1962 |pagina= 247–248}}</ref>.</br>
I gracchi vengono nominati da [[william Shakespeare|Shakespeare]] nell'atto 4, scena 6 del suo [[Re Lear]]: fin dal [[XIV secolo]], inoltre, tre gracchi campeggiano nello [[stemma]] dell'[[arcivescovo di Canterbury]] [[Thomas Beckett]]<ref name=HS>{{cita pubblicazione |autore= Humphery-Smith, C. |titolo= Heraldry and the Martyrdom of Archbishop Thomas Becket |anno= 1971 |rivista= The Coat of Arms |numero= 85 |url= http://www.theheraldrysociety.com/articles/fictional_attributed/beckets_murderers.htm}}</ref>. Il motivo di ciò non è ancora del tutto chiaro: secondo una leggenda uno di questi uccelli volò nella cattedrale durante l'assassinio del santo, mentre secondo un'altra scuola di pensiero il motivo della loro presenza sarebbe legato all'assonanza fra il cognome di Beckett ed uno dei nomi del gracchio corallino in [[lingua inglese|inglese]], ''beckit''<ref name=HS/>.
 
Il gracchio corallino compare inoltre sui francobolli di [[Bhutan]], [[Gambia]], [[Isola di Man]], [[Iugoslavia]] e [[Turkmenistan]], oltre ad essere la ''[[mascotte]]'' animale dell'isola di [[La Palma]]<ref name=spa/>, nelle [[Canarie]] (arcipelago che in base ai resti [[fossile|fossili]] la specie in passato popolava per intero<ref>{{cita pubblicazione |autore= Reyes, J. C. R. |anno= 2007 |titolo= New fossil records of choughs genus Pyrhocorax in the Canary Islands: hypotheses to explain its extinction and current narrow distribution |rivista= Ardeola |volume= 54 |numero= 2 |pagina= 185–195 |url= http://www.ardeola.org/volume/54(2)/article/185-195/1315}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{IUCN|summ=146638|autore=BirdLife International 2004}}
 
== Voci correlate ==
Line 76 ⟶ 146:
== Collegamenti esterni ==
* {{Avibase}}
* {{cita web|url=http://ibc.hbw.com/ibc/phtml/votacio.phtml?idVideo=9802&tipus=1|titolo=Video sul Gracchio corallino}}
 
{{Portale|uccelli}}
 
[[Categoria:Corvidae]]
[[Categoria:Fauna europea]]
[[Categoria:Fauna asiatica]]
[[Categoria:Fauna africana]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]