Ministero statale: differenze tra le versioni

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==Funzioni==
Ciascun dicastero è competente per un settore dell'amministrazione o, assai più raramente, per un ambito territoriale. Il numero dei dicasteri varia notevolmente da Stato a Stato, in generale si può dire che è maggiore laddove più ampio e variegato è l'intervento statale; questo spiega perché negli [[stato socialista|Stati socialisti]] il numero di dicasteri è molto elevato; negli Stati liberali, invece, si aggira per lo più tra i dieci e i venti. Tra questi vi sono, ovunque, i cosiddetti dicasteri ''chiave'': affari esteri, interni, finanze, difesa, giustizia. Sono quelli di più antica origine, che rappresentano il nucleo originario delle funzioni statali. Con l'estendersi delle funzioni statali nel corso del [[XX secolo]] se ne sono aggiunti altri: alcuni competenti per determinati settori economici (es.: [[agricoltura]], [[commercio]], [[industria]], [[trasporti]] ecc.), altri per l'erogazione di determinati servizi pubblici (es.: [[istruzione]], [[Sistema sanitario|sanità]], [[postaServizio postale|poste]] ecc.), altri ancora per determinate politiche economiche o sociali (es. sicurezza sociale, lavoro, pari opportunità, giovani, cooperazione internazionale, ambiente ecc.)
 
Nell'ambito della sua sfera di competenza il dicastero esercita [[funzione pubblica|funzioni pubbliche]], essenzialmente amministrative, in conformità all'indirizzo politico stabilito dal governo; il membro del governo preposto al dicastero assicura la traduzione dell'indirizzo politico nell'attività amministrativa. Le funzioni amministrative attribuite al dicastero possono consistere tanto nell'esercizio di pubbliche [[potestà]], quanto nell'erogazione di servizi pubblici. Oltre a funzioni amministrative il dicastero può essere investito di funzioni normative: queste, nello [[Stato di diritto]], si riducono al potere regolamentare, giacché la funzione legislativa in senso stretto è riservata al parlamento; tuttavia, anche in quest'ambito, non va trascurato il ruolo svolto dagli uffici ministeriali nell'elaborazione delle proposte di legge che il governo sottopone al parlamento.