Cantoria di Luca della Robbia: differenze tra le versioni

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Luca scolpì i vari pannelli iniziando da quelli laterali e portandone a compimento due all'anno. Col passare del tempo i pannelli successivi vennero giudicati migliori, perciò pagati di più. L'opera venne completata nel [[1438]], un anno prima della [[cantoria di Donatello]], ed il compenso complessivo ricevuto da Luca fu di 382 [[fiorini]], come testimoniano i documenti dell'epoca. La cantoria era coronata da due figure in bronzo, menzionati da [[Vasari]], forse i [[Putti reggicandela del Museo Jacquemart-André|due putti reggicandela]] oggi al [[Museo Jacquemart-André]] di [[Parigi]].
 
Nel [[1688]], per le nozze del Gran Principe [[Ferdinando de' Medici]] con [[Violante di Baviera]], l'intera cattedrale venne addobbata con grande sfarzo barocco e le due cantorie, giudicate troppo piccole e fuori moda, vennero smontate e depositate nei locali dell'Opera, tenendo però le basi e i mensoloni come sostegno di due nuove, enormi cantorie lignee intarsiate. Nel XIX secolo, durante i lavori generali di ristrutturazione e selezione delle opere nella cattedrale, diretti da [[Gaetano Baccani]], vennero rimosse anche le parti restanti e montate due semplici cantorie in pietra tuttora visibili.
 
Le cantorie nel XIX secolo furono al centro di numerose proposte di ricomposizione e musealizzazione: vennero esposte per tempi più o meno lunghi agli [[Uffizi]] e al [[Museo nazionale del Bargello|Bargello]], mentre si avvicendavano controverse proposte di riassemblaggio, magari al loro posto in Duomo.