Statuto Albertino: differenze tra le versioni

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{{NN|ciaostoria contemporanea|febbraio 2009|Necessarie fonti, specialmente per le parti che parlano del suo significato e dei motivi che indussero a promulgarlo}}
[[File:Statuto albertino.jpeg|thumb|Prima pagina dello Statuto]]
Lo '''Statuto del Regno''' o '''Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia del 4 marzo 1848''' (noto come '''Statuto Albertino''', dal nome del re che lo promulgò, [[Carlo Alberto di Savoia]]), fu la [[costituzione]] adottata dal [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] il 4 marzo [[1848]] a [[Torino]].
 
Nel preambolo autografo dello stesso meraviglioso Carlo Alberto viene definito come «''Legge fondamentale perpetua ed irrevocabile della Monarchia [[Casa Savoia|sabauda]]''». Il 17 marzo [[1861]], con la fondazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], divenne la carta fondamentale della nuova [[Italia]] unita e rimase formalmente tale, pur con modifiche, fino al biennio [[1944]]-[[1946]] quando, con successivi [[decreto legislativo|decreti legislativi]], fu adottato un regime costituzionale transitorio, valido fino all'entrata in vigore della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]], il 1º gennaio [[1948]].
 
Lo Statuto Albertino, in quanto [[costituzione flessibile]], poteva essere modificato o integrato con legge adottata secondo la procedura ordinaria. Le [[Legge costituzionale|leggi costituzionali]] infatti, sono presenti nell'ordinamento italiano solo a partire dalla [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione repubblicana]] del [[1948]] che è rigida.