Melicucco: differenze tra le versioni

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==Storia==
{{Vedi anche|Polistena|Storia delle 'ndrine di Polistena}}
Casale della baronia di [[San Giorgio Morgeto]] fino al 1568, nella seconda metà del XVI secolo fu venduto da Consalvo II di Cordova a Violante della Quadra. In seguito registrò diversi passaggi di proprietà, venendo assegnato a Cola Tomarchiello da [[Tropea]], a Ottavio Mangeruva, ai [[Ruffo di Calabria|Ruffo di Scilla]] e ai Milano, sotto la cui signoria rimase fino al crollo del sistema feudale, decretato dalle leggi napoleoniche.<ref>[http://melicucco.asmenet.it/ Comune di Melicucco: Home]</ref>
 
Espansosi sul finire del Seicento, fu quasi interamente distrutto dal terremoto del 1783 che devastò tutta la [[Piana di Gioia Tauro]].
Espansosi sul finire del Seicento, fu quasi interamente distrutto dal terremoto della seconda metà del XVIII secolo che devastò tutta la [[Piana di Gioia Tauro]]. All'inizio dell'Ottocento con le riforme amministrative attuate dai francesi a seguito del riordino degli assetti interni del Regno di Napoli, (così come si era deciso per tutti gli stati europei del tempo in occasione del Congresso di Vienna convocato alla vigilia della disfatta napoleonica) fu incluso tra le università del cosiddetto governo di [[Polistena]] per poi essere retrocesso a località di questa cittadina.<ref>[http://www.unplicalabria.it/Melicucco-210.html Comune di Melicucco in Calabria]</ref>
L’ordinamento amministrativo disposto dai francesi per , nel così detto Governo di Polistena. Col successivo riordino, disposto per decreto 4 maggio 1811, istitutivo di Circondari e Comuni, veniva retrocesso a frazione di Polistena.
Espansosi sul finire del Seicento, fu quasi interamente distrutto dal terremoto della seconda metà del XVIII secolo che devastò tutta la [[Piana di Gioia Tauro]]. All'inizio dell'Ottocento con le riforme amministrative attuate dai francesi a seguito del riordino degli assetti interni del Regno di Napoli, (così come si era deciso per tutti gli stati europei del tempo in occasione del Congresso di Vienna convocato alla vigilia della disfatta napoleonica), fula inclusolegge tra19 legennaio 1807 ne faceva un Luogo, ossia universitàUniversità del cosiddetto governoGoverno di [[Polistena]], per poi essere retrocesso, con disposizione del decreto 4 maggio 1811, istitutivo di Circondari e Comuni, a località di questa cittadina.<ref>[http://www.unplicalabria.it/Melicucco-210.html Comune di Melicucco in Calabria]</ref>
 
Nel giugno del 1935, da Roma provengono delle indiscrezioni sulla possibilità concreta che il governo fascista restituisca l'Autonomia amministrativa a Melicucco.
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La tragica uscita di scena di Luigi Razza fece nascere non poche preoccupazioni circa l'autonomia amministrativa di Melicucco. Il 5 settembre dello stesso anno il Duce nominò il nuovo Ministro dei LL.PP. La scelta di Benito Mussolini cadde su un gerarca fascista: [[Giuseppe Cobolli Gigli]]. Le preoccupazioni dei melicucchesi vennero dipanate verso la fine di ottobre del 1935: il Duce, anche in ossequio alla volontà di Luigi Razza, si era espresso favorevolmente alla nascita del nuovo Comune.
 
La nascita del comune risale al 14 luglio [[1936]], anno in cui Melicucco, in precedenza frazione di [[Polistena]] (dal [[1816]] e fino al [[1936]]), ilanno Podestàin dicui Polistenadivenne era [[Sindaci di Polistena|Giuseppe Lombardi]] ed il Rev.mo Monsignore [[Duomo di Polistena|Luigi Guido]], Arciprete di Polistenaautonomo. Divenuto comune indipendente comprendendo parti del territorio antecedentemente detenuto da [[Rosarno]] e dalla stessa Polistena.<ref>[http://melicucco.asmenet.it/index.php?action=index&amp;p=76 Storia - Comune di Melicucco]</ref>
 
Tornare ad essere Comune autonomo è stata una condizione che ha favorito uno sviluppo molto sostenuto: basta pensare che in 75 anni Melicucco ha registrato una crescita urbana enorme ed ha più che raddoppiato la sua popolazione residente, con un incremento che non ha riscontri in nessun comune della provincia di Reggio Calabria. Non è un caso che nel 1996 un particolare studio dell'Istat ha inserito Melicucco fra i primi dieci comuni italiani dal più alto tasso di natalità.<ref>Ricerca storica condotta da Francesco Scopelliti, urbanista e sindaco di Melicucco dal 2001 al 2005.</ref>