Ordine dello Speron d'oro: differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>'''Ordine della Milizia Aurata''', meglio conosciuto con il nome di '''Ordine dello Speron d'oro''', è un [[ordine cavalleresco]] pontificio conferito a coloro che si siano prodigati per diffondere il messaggio della [[Chiesa cattolica|Chiesa]], o a coloro che abbiano contribuito alla gloria della Chiesa con le armi, gli scritti, o con altri atti illustri.
 
== Storia ==
=== Le origini ===
[[File:Martini bologna mozart 1777.jpg|thumbminiatura|leftsinistra|[[Wolfgang Amadeus Mozart]] con la medaglia dell'Ordine dello Speron d'oro. Egli fu uno dei più famosi decorati dell'Ordine.]]
Precedentemente alle riforme di [[Gregorio XVI]] e [[Pio X]], la Milizia Aurata non era un Ordine Cavalleresco, bensì un titolo nobiliare, più precisamente di dignità gentilizia e di pertinenza pontificia, concesso per collazione diretta o subcollazione, grazie al quale si accedeva alla nobiltà ereditaria derivante da tale conferimento pontificio.<ref>Cesare Brancaleone, ''Legislazione Nobiliare Pontificia'', Rivista Araldica</ref> Il titolo era conferito previo "esame" del candidato e del suo ''genus'' (vi è un documento che lo comprova presso l'archivio Sforza-Cesarini di [[Milano]]), in quanto era conferito a nobili (diversamente dal Palatinato, privo di tale condizione iniziale), preferibilmente di nobiltà generosa, eventualmente per riconoscimento di maturata condizione gentilizia (''more nobilium''). Nei rari casi in cui fu concessa a geni di tutti i tempi, nell'ambito delle arti, soprattutto, era necessario riconoscerne prima, per sovrane prerogative pontificie, la maturata condizione di nobiltà gentilizia della famiglia, altrimenti il titolo, essendo di rango, non poteva essere conferito. La Milizia Aurata concedeva, per tradizione, anche il privilegio del titolo di Conte Palatino, mentre il palatinato (Conte Palatino) riceveva il privilegio della Milizia, ovviamente (in tal caso, senza presupposti né effetti del titolo equestre aurato realmente conferito). Come ogni titolo di rango, risultava essere "certificazione" dello status gentilizio della famiglia, quale presupposto, e concedere la nobiltà ereditaria, quale effetto (analogamente al Cavalierato di Gran Croce dell'Ordine Piano fino alla de-nobilitazione avvenuta nel 1939 per volere di Pio XII).
 
Il titolo non era ereditario, ma conferiva la nobiltà generica ereditaria, almeno da [[Paolo III]] alle riforme ottocentesche. Di primaria importanza storica le subcollazioni di [[Paolo III]] e [[Sisto V]] alle [[università di Macerata]] e [[Fermo]] (si vedano le cronache del conferimento al Dominus Angelo [[Palombi]]), affinché potessero concedere a nome del pontefice Milizia Aurata e Palatinato. Il Sovrano Ordine di Malta, considera il Palatinato di nobiltà generosa solo se in presenza della Milizia Aurata.
 
Tra 1803 e 1815, [[Pio VII]] ricondusse il titolo nell'ambito di un ordine statutario, ma nel mantenimento delle prerogative di nobilitazione legate al rango; diversamente, con [[Gregorio XVI]] e [[Pio X]], verrà a perdere valore nobiliare sia nei presupposti pretesi che negli effetti, divenendo un titolo onorifico e mantenendo l'assetto di ordine equestre.
 
=== Assorbimento e scorporamento dall'[[Ordine di San Silvestro]]; l'ordine oggi ===
[[ImageFile:Keten van de Sylvesterorde en de Militia Aurata van voor 1905.jpg|thumbminiatura|Il collare dell'Ordine di San Silvestro e della Milizia Aurata prima delle riforme del 1905: si notino le insegne dell'Ordine di San Silvestro con l'aggiunta dello sperone sotto la croce derivato appunto dall'unificazione con l'ordine dello Speron d'oro]]
Nel [[1841]], papa Gregorio XVI, decise di assorbire l'Ordine dello Speron d'oro in quello di [[Ordine di San Silvestro]] da poco creato con la dicitura ''Ordine di San Silvestro e della Milizia Aurata''. Papa Pio X, però, decise di restaurarlo nel proprio status separato con decreto del 7 febbraio [[1905]], in commemorazione del giubileo d'oro della definizione dogmatica dell'[[Immacolata Concezione]], ponendolo sotto il patronato della [[Beata Vergine Maria]].
 
Esso viene ritenuto il più antico ordine cavalleresco della [[Santa Sede]] e, al tempo presente, i suoi membri sarebbero ristretti ad una classe di Cavalieri composti da un centinaio di elementi sparsi in tutto il mondo. L'onorificenza viene conferita ''[[motu proprio]]'' dal Papa. Esso viene conferito solo per merito, non tenendo conto perciò della nobiltà di nascita, come era caratteristica del vecchio titolo. Esso viene comunemente considerato il secondo ordine della Chiesa cattolica in merito d'importanza dopo l'[[Ordine Supremo del Cristo]] e al momento l'unico insignito in vita è S.A.R. [[Giovanni di Lussemburgo]] (n. 1921).
 
== La Milizia Aurata e i Titoli di rango e nobilitazione della Santa Sede ==
La Santa Sede ha avuto due soli Ordini di rango e nobilitazione: l'Ordine Piano di Pio IX (dalla Fondazione alla denobilitazione del 1939) con nobiltà ereditaria (Titolo di Prima Classe, poi di Gran Croce) e, per secoli, la Milizia Aurata o Speron d'oro, la quale è stata giuridicamente "usata" quale titolo di rango e nobilitazione fino al 1841, unico conferimento della Santa Sede a riconoscere nobiltà gentilizia e a concedere nobiltà ereditaria, sostituito poi, con analogo valore, dall'Ordine Piano.<ref>Cesare Brancaleone, ''Legislazione Nobiliare Pontificia-La Nobiltà Romana'', Rivista Araldica, Collegio Araldico Romano, 1903.</ref><ref>Temistocle Bertucci, ''Titoli Nobiliari e Cavallereschi Pontifici'', Collana di Monografie Storico-Genealogico-Cavalleresche "Mentore", Roma, 1925 (Anastatica: Edizioni C.L.D. Libri, 2009)</ref> L'istituto di nomina scelto dai Pontefici, la collazione diretta o la subcollazione, era ed è potenzialmente "variabile", ovvero dipende dalla sola volontà del Pontefice regnante e non ha (non aveva) influenza alcuna sulle caratteristiche giuridiche del titolo, il quale, se di rango e nobilitazione, restava tale. Le modifiche giuridiche del titolo, invece, dipesero e dipendono da atti pubblici del sovrano pontefice, ovvero da decreti (Bolle) specifici; atti analoghi denobilitarono la Milizia Aurata nel 1841 e l'Ordine Piano nel 1939.
 
== Le insegne ==
L'emblema dell'Ordine, dopo la riforma del [[1905]], consiste in:
* ''Insegne'': una croce ad otto punte smaltata d'oro al cui centro si trova un piccolo medaglione smaltato di bianco sul quale si trova il nome ''Maria'' circondato da un cerchio d'oro, mentre sul recto si trova la data di rifondazione ''MDCCCCV'', circondata dalle parole "''Pius X Restituit''". Pendente dai piedi della croce, si trova un piccolo sperone dorato. La decorazione viene portata sospesa da un nastro rosso bordato di bianco su entrambi i lati.
* ''Placca'': portata sul lato sinistro del petto, consiste nella stessa croce della medaglia, e completata da raggi argentati.
 
L'uniforme ufficiale consiste in una tunica rossa decorata con due file di bottoni, rifinita con un collare nero e polsini decorati in oro, pantaloni neri listati d'oro, spalline ornamentali con frange d'oro e sormontate con l'emblema dell'ordine, uno sperone d'oro, oltre alla presenza di un [[bicorno]] nero decorato con fili d'oro e con una coccarda coi colori papali. Al fianco una spada con le insegne dell'ordine.
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== Insigniti notabili ==
[[ImageFile:Knight of the Golden Spur by Jacob Andreas Fridrich.jpg|thumbminiatura|Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'oro, incisione di Jacob Andreas Fridrich, 1756]]
* [[Palla Strozzi]] (1372–1462) banchiere fiorentino, politico, letterato, filosofo e filologo
* [[Heinrich von Olnhausen]], conferito nel 1388 a Gerusalemme come cavaliere crociato.
* [[Diego García de Paredes]] (1466–1534), soldato spagnolo
* [[Raffaello]] (1483–1520), artista
* [[Giulio Cesare Scaligero]] (1484–1558), conferitogli per mano dell'imperatore [[Carlo V]]
* [[Tiziano]], artista, conferitogli per mano dell'imperatore [[Carlo V]]
* [[Baccio Bandinelli]] (1493–1560), conferitogli per mano dell'imperatore [[Carlo V]]
* [[Giorgio Vasari]], artista e biografo
* [[Orlando di Lasso]], compositore, conferito da papa [[papa Gregorio XIII]]<ref>''Catholic Encyclopedia'', 1913, ''s.v.'' "Orlandus de Lassus".</ref>
* [[Pomponio Nenna]] (1556–1613), compositore, conferitogli per mano dell'imperatore [[Carlo V]] nel 1530
* [[Ventura Salimbeni]] (1568–1613), pittore manierista senese e stampatore
* [[Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini]] (1571–1627), cardinale italiano e zio di [[Gregorio XIV]]
* [[Nicholas Plunkett]] (1602–1680), avvocato irlandese e capo confederato
* [[Antonio Latini]] (1642–1692), steward di [[Antonio Barberini]], cardinal-nipote di [[Urbano VIII]]
* [[Christoph Willibald Gluck]] (1714–1787), compositore classico tedesco
* [[Bartolomeo Cavaceppi]] (c. 1716–1799), scultore italiano
* [[Giacomo Casanova]] (1725–1798)<ref>Casanova, ''Histoire de ma vie'', 7:ix, 8:ix.</ref>
* [[Giovanni Gallini]] (1729–1805), danzatore e impresario teatrale a Londra 1760–1800
* [[Wolfgang Amadeus Mozart]] (1756–1791), compositore, all'età di 14 anni<ref>Wolfgang Amadeus Mozart, ''Mozart's Letters, Mozart's Life: Selected Letters'', transl. Robert Spaethling, (W. W. Norton & Company Inc., 2000), 17.</ref>
* [[Niccolò Paganini]], ricevette l'onorificenza da papa [[papa Leone XII]] a Roma nel 1827.
* [[Miklós Horthy]] (1868-1957), reggente del regno d'Ungheria (1920-1944)
* [[Mohammad Reza Pahlavi]] (1919–1980), scià dell'Iran
* [[Giovanni di Lussemburgo]] (n. 1921), granduca di Lussemburgo, ultimo cavaliere vivente
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.governo.it/Presidenza/ufficio_cerimoniale/pubblicazioni/OrdiniCavallereschiSantaSede_20150331.pdf|PDF con storia degli ordini cavallereschi della Santa Sede}}
 
{{Decorazioni pontificie}}