Papa Giulio II: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== Carriera ecclesiastica ===
[[File:Giovanni filangieri candida, medaglia di giuliano della rovere, 1495 circa.JPG|thumbminiatura|leftsinistra|[[Giovanni Filangieri da Candida]], medaglia del cardinale Giuliano della Rovere (1495 circa)]]
Giuliano nacque ad Albisola<ref>Nome dell'antico comune. Oggi esistono [[Albisola Superiore]] e [[Albissola Marina]]</ref> da [[Raffaello Della Rovere]] e da Teodora Manirolo, di origini greche<ref>Pompeo Litta, ''Famiglie celebri d'Italia. Della Rovere di Savona'', Milano, 1834.</ref>. Sotto la speciale custodia dello zio paterno, venne educato tra i [[Ordine Francescano|Francescani]] e successivamente andò in convento a La Pérouse, con lo scopo prefissato di approfondire la conoscenza delle scienze. Entrò nell'[[Ordine dei Frati Minori Conventuali]] e nel [[1471]] venne eletto [[vescovo]] di [[Diocesi di Carpentras|Carpentras]], in [[Francia]], poco dopo la nomina dello zio a pontefice col nome di [[papa Sisto V|Sisto IV]].
 
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=== Conclavi ===
Il cardinale Giuliano Della Rovere partecipò a quattro [[conclave|conclavi]]:
* [[conclave del 1484]], che elesse [[papa Innocenzo VIII]]
* [[conclave del 1492]], che elesse [[papa Alessandro VI]]
* [[conclave del settembre 1503]], che elesse [[papa Pio III]]
* [[conclave dell'ottobre 1503]], nel quale fu eletto papa egli stesso
 
=== L'elezione al Soglio ===
{{vedi anche|Conclave dell'ottobre 1503}}
Il cardinale della Rovere dovette fronteggiare questo inaspettato evento e riuscì, con un'abile azione diplomatica, ad ottenere l'appoggio della fazione di [[Cesare Borgia]] in conclave,<ref name=":0">{{Cita|Pellegrini|p. 116}}.</ref> venne quindi eletto Papa con il voto unanime dei cardinali. In particolare, promise al Borgia la conferma della posizione da questi acquisita in Romagna; tuttavia, una volta eletto papa, si adoperò per il suo abbattimento, pur risparmiando la vita del Borgia, consentendogli di trovare asilo in Spagna, tramite una formale deportazione, consegnandolo a [[Ferdinando II d'Aragona]].<ref name=":0" />
 
=== Governo della Chiesa ===
{{vedi anche|Concilio Lateranense V}}
 
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Il 18 luglio [[1511]] il pontefice convocò un [[concilio ecumenico]]. Le assise si aprirono il 3 maggio [[1512]] in Laterano. Il concilio si concluse nel [[1517]], quattro anni dopo la sua morte.
 
=== Governo dello Stato Pontificio ===
Fin dall'inizio del pontificato, Giulio II si predispose con un coraggio e una determinazione raramente eguagliate, per disfarsi dei vari poteri che sopraffacevano la sua autorità temporale. Infatti la scelta del nome si deve tanto al culto di sé (per cui accorciò il nome Giuliano) quanto al rimando alla figura di [[Giulio Cesare]], a cui fin da subito cercò di farsi accostare nell'immaginario collettivo, facendo, a tal proposito, passare il corteo della cerimonia d'incoronazione attraverso sette archi trionfali anticheggianti, posti per l'occasione.<ref>{{Cita|Pellegrini|p. 123}}.</ref>
Nel 1506 istituì il corpo della [[Guardia svizzera pontificia]].
 
Per mezzo di una serie di complicati stratagemmi riuscì innanzitutto a rendere impossibile ai Borgia di restare negli Stati Pontifici. Usò quindi la sua influenza per riconciliare le due potenti famiglie degli [[Orsini]] e dei [[Famiglia Colonna|Colonna]] e, con decreti fatti nel loro interesse, riuscì a legare a sé il resto della nobiltà romana.
 
==== Interventi a Bologna, Forlì e Perugia ====
Le città di Bologna e Perugia erano governate da signori locali, i quali avevano approfittato della debolezza militare dello Stato pontificio per salire al potere. Giulio II volle ripristinare il governo della Santa Sede. Con una brillante campagna, nel [[1506]] le forze armate pontificie riuscirono ad entrare a [[Perugia]] e a [[Bologna]], abbattendo le libere signorie. A [[Forlì]] il pontefice seppe imporre la pace tra i partiti [[guelfi e ghibellini|guelfo e ghibellino]].
Dopo aver riportato la pace, Giulio II effettuò un viaggio nei territori riconquistati. Fu il primo viaggio di un papa nella veste di Capo di stato. Partito da [[Roma]] alla fine di agosto, risalì la [[valle del Tevere]] sostando a Perugia (13 settembre 1506); scese in [[Romagna]] lungo la [[Valmarecchia]] fino ad arrivare a [[Savignano sul Rubicone|Savignano]]. Dalla [[via Emilia]] Giulio II si diresse verso ovest in direzione di [[Bologna]], dove si fermò l'11 novembre 1506. Durante il viaggio di ritorno sostò a [[Forlì]]. Nella città romagnola il pontefice volle assistere alla collocazione della pala di [[Marco Palmezzano]] ''La comunione degli apostoli'' sull'altare principale della [[Duomo di Forlì|Cattedrale]] cittadina ([[1506]])<ref>{{cita libro|autore=Pierluigi Moressa|titolo=Guida storico-artistica di Forlì. L'aquila e il capricorno|editore=Foschi|anno=2007|ISBN=88-89325-32-1|pagine=24}}</ref>.
 
=== Relazioni con gli Stati italiani e con i regni europei ===
{{vedi anche|Lega di Cambrai}}
[[File:Raffael 083.jpg|thumbminiatura|Giulio II come Gregorio Magno, nella ''[[Disputa del Sacramento]]'' di [[Raffaello]].]]
Giulio II approntò un piano per estromettere i Veneziani da [[Faenza]], [[Rimini]] e da altre città e fortezze d'[[Italia]] che essi avevano occupato nel [[1503]] dopo la morte di Alessandro VI. Trovando impossibile spuntarla sul [[Doge (Venezia)|Doge]] esercitando la propria autorità spirituale, nel [[1504]] favorì un'unione degli interessi contrastanti di Francia e [[Sacro Romano Impero|Impero]] allo scopo di far concludere tra loro un'alleanza offensiva e difensiva contro la [[Repubblica di Venezia]]. Inizialmente il patto fu poco più che nominale, e non fu immediatamente efficace, spingendo i veneziani a cedere solo pochi e non molto importanti castelli della [[Romagna]].
 
Ma gli eventi successivi giocarono a suo favore, tanto che nel [[1508]] Giulio II fu in grado di costituire con [[Luigi XII di Francia]], l'Imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I]] e [[Ferdinando II d'Aragona]], la famosa [[Lega di Cambrai]] contro la [[Repubblica veneziana]]. Nella primavera dell'anno seguente la Repubblica venne posta sotto [[interdetto]]. I risultati ottenuti dalla Lega andarono oltre le intenzioni di Giulio. Con la sola [[battaglia di Agnadello]] tutti i domini di [[Venezia]] in [[Italia]] vennero praticamente persi; ma poiché né il Re di Francia, né l'imperatore erano soddisfatti di favorire il Papa, quest'ultimo trovò necessario entrare in contatto con i Veneziani per difendersi da quelli che fino a poco prima erano stati i suoi alleati.
 
[[File:Iulius - Bulla monitorii et declarationis in cursus privationis et aliarum penarum contra prelatos Gallice nationis hic expressos, 1511 - 4592472 BEIC3 V00109 F0055.tif|thumbminiatura|La ''Bulla monitorii et declarationis''.]]
I Veneziani, con un atto di umile sottomissione, vennero assolti all'inizio del [[1510]] e poco dopo la Francia venne posta sotto il [[Bando (provvedimento)|bando]] papale. I tentativi di portare a una rottura tra Francia e [[Regno d'Inghilterra]] si rivelarono senza successo; d'altra parte, ad un sinodo convocato da re Luigi a [[Tours]] nel settembre [[1510]], i vescovi francesi si ritirarono dall'obbedienza papale e si risolsero, con la cooperazione di Massimiliano, a cercare la deposizione di Giulio. Nel novembre [[1511]] un [[Concilio di Pisa (1511)|Concilio]] si riunì a tale scopo a [[Pisa]]. Al Concilio, Giulio II venne accusato di aver infettato la Chiesa con la sua corruzione.
 
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Successivamente, il 3 maggio, il pontefice aprì a Roma un [[concilio ecumenico]] (in seguito divenuto noto come [[Concilio Lateranense V]]).
 
=== La morte ===
Giulio II non vide realizzato il suo progetto: nel febbraio del [[1513]] morì a causa di una febbre influenzale fatale causata dalla [[sifilide]].
 
Molto travagliata la storia della [[Tomba di Giulio II|tomba di Michelangelo]] che doveva essere collocata nell'[[antica basilica di San Pietro in Vaticano]]. Nel 1545, grazie ad un accordo con gli eredi di Giulio II Michelangelo realizzò una versione della tomba ridotta e collocata in [[basilica di San Pietro in Vincoli|San Pietro in Vincoli]].
 
=== Mecenatismo e opere realizzate a Roma ===
[[File:SaintPierre.svg|thumbminiatura|Progetto di Bramante per la basilica di San Pietro]]
La fama di Giulio II è indissolubilmente legata a progetti artistici che portò avanti, facendosi mecenate di alcuni dei più grandi artisti di sempre e offrendo loro la possibilità di creare opere che sono entrate nei capolavori dell'arte occidentale. Dietro i suoi slanci da mecenate è però sempre presente un saldo intreccio di politica e arte, legato ai progetti di ''Renovatio'' dell'Urbe, sia sul piano monumentale che politico, nell'obiettivo di restituire a Roma e all'autorità papale la grandezza del passato imperiale. Il suo intuito fu infallibile nella scelta degli artisti che meglio potessero attuare la vastità e l'audacia dei suoi propositi<ref name=DVC196>De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 196.</ref>.
 
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==== Michelangelo ====
[[File:Tomba di giulio II, progetto del 1505.png|thumbminiatura|Ricostruzione ipotetica del progetto per la tomba di Giulio II del 1505]]
Burrascosi furono i rapporti tra [[Michelangelo]] e il papa, avendo entrambi personalità molto forti e poco avvezze ai compromessi. Nel [[1505]] Giulio II lo convocò a Roma, per affidargli il compito di una [[tomba di Giulio II|monumentale sepoltura]] per sé, da collocarsi nella tribuna della nuova [[basilica di San Pietro]]<ref name=G22>Alvarez Gonzáles, ''op. cit.'', pag. 22.</ref>. Il primo progetto prevedeva una colossale struttura architettonica isolata nello spazio, composta da tre ordini con una quarantina di statue, dimensionate in scala superiore al naturale<ref name=G22/>. Mentre Michelangelo sceglieva però i marmi a Carrara il papa venne distolto dall'idea, di cattivo augurio, di occuparsi della propria tomba mentre era ancora in vita<ref name=G128>Alvarez Gonzáles, ''op. cit.'', pag. 128.</ref>. Fu così che nella primavera del [[1506]] Michelangelo, mentre tornava carico di marmi e di aspettative dopo estenuanti mesi di lavoro, fece l'amara scoperta che il suo progetto mastodontico non era più al centro degli interessi del pontefice, accantonato in favore dell'impresa della basilica e di nuovi piani bellici contro [[Perugia]] e [[Bologna]]<ref name=B95/>.
 
Fuggito in tutta fretta a Firenze, Michelangelo ebbe bisogno delle ripetute e minacciose richieste del papa perché prendesse infine in considerazione l'ipotesi della riconciliazione<ref name=B95/>. L'occasione venne data dalla presenza del papa a [[Bologna]] nel [[1507]]: qui l'artista fuse per il papa una [[Giulio II benedicente|statua in bronzo]] e pochi anni dopo, a Roma, ottenne la commissione "riparatrice" per la decorazione della [[volta della Cappella Sistina]]<ref name=B95>Baldini, cit., pag. 95.</ref>.
 
[[File:God2-Sistine Chapel.png|thumbminiatura|upright=1.4|leftsinistra|''[[Creazione di Adamo (Michelangelo)|Creazione di Adamo]]'']]
Dopo alcune esitazioni dell'artista venne elaborato un primo progetto, con figure di apostoli sui peducci e quadrature architettoniche, arricchito presto con le ''[[Storie della Genesi]]'' nei riquadri centrali, figure di ''[[Veggenti]]'' sui peducci, episodi biblici e ''Antenati di Cristo'' sulle vele, nonché la decorazione delle [[lunette della Cappella Sistina|lunette]] sopra la serie quattrocentesca dei papi. A ciò si aggiungono altre figure di riempimento, quali gli ''[[Ignudi]]'', i [[medaglioni della Cappella Sistina|medaglioni]] con altre scene bibliche e le figurette dei ''[[Nudi bronzei]]''<ref name=DVC199>De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 199.</ref>.
 
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==== Raffaello ====
[[File:Scuola di atene 01.jpg|thumbminiatura|upright=1.4|''[[Scuola di Atene]]'']]
L'altra grande impresa pittorica del pontificato di Giulio II è la decorazione di un nuovo appartamento ufficiale, le cosiddette [[Stanze Vaticane]]. Rifiutandosi di utilizzare l'[[Appartamento Borgia]], il papa scelse alcuni ambienti al piano superiore, risalenti all'epoca di [[Niccolò V]] e in cui esistevano già decorazioni quattrocentesche. Per prima cosa fece dipingere i soffitti a un gruppo composito di pittori, tra cui il [[Perugino]], [[il Sodoma]], [[Baldassarre Peruzzi]], il [[Bramantino]] e [[Lorenzo Lotto]], oltre allo specialista di [[grottesche]] [[Johannes Ruysch]]. Sul finire del [[1508]] si aggiunse [[Raffaello]], fatto chiamare su consiglio di [[Bramante]], suo concittadino<ref name=DVC202>De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 202.</ref>.
 
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Papa Giulio II durante il suo pontificato creò 27 nuovi cardinali nel corso di 6 distinti concistori.<ref>{{Cita news|autore=Salvador Miranda|url=http://www2.fiu.edu/~mirandas/consistories-xvi.htm#JuliusII|accesso=30 luglio 2015}}</ref>
 
== Diocesi erette da Giulio II ==
* 8 agosto 1511 ([[bolla pontificia|bolla]] ''Romanus pontifex ''):
** [[Arcidiocesi di Santo Domingo|Diocesi di Santo Domingo]] e della [[Diocesi di La Vega|Vega]] (isola di [[Hispaniola]]);
** [[Arcidiocesi di San Juan (Porto Rico)|Diocesi di San Juan di Porto Rico]] (isola di [[Porto Rico]]). Furono le prime diocesi del [[continente americano]]<ref>Le prime diocesi sulla terraferma verranno erette da [[Leone X]].</ref>.
 
== [[Genealogia episcopale]] ==
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=== [[Successione apostolica]] ===
* [[Papa Pio III]]
* Cardinale [[Gabriele de' Gabrielli]]
* Cardinale [[Antonio Ferrero]]
* Cardinale [[Galeotto Franciotti della Rovere]]
* Cardinale [[Raffaele Sansone Riario]]
* Cardinale [[Francesco Alidosi]]
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=== Papa Giulio II visto dai suoi contemporanei ===
[[File:Castello di giulio II.JPG|upright=1.4|thumbminiatura|Il [[castello di Giulio II]] ad [[Ostia Antica]].]]
Da diversi contemporanei di papa Giulio II sono stati sottolineati i suoi aspetti più ambigui e contraddittori:
 
* [[Erasmo da Rotterdam]] dedicò a Giulio II dopo la sua morte un feroce scritto satirico ''[[Iulius Exclusus e Coelis]]'', in cui il Papa si vede negato l'accesso in [[Paradiso]] da [[Pietro apostolo|San Pietro]].
* L'unica visita di [[Martin Lutero]] a Roma ebbe luogo nel [[1510]], durante il pontificato di Giulio. Agli occhi di Lutero, Giuliano divenne il tipico esponente di una chiesa che ha abbandonato la propria missione spirituale per seguire potere e ricchezza.
* [[Francesco Guicciardini]] nella sua ''[[Storia d'Italia (Guicciardini)|Storia d'Italia]]'' sottolinea da una parte l'ambizione e l'energia di papa Giulio II, e dall'altra il suo carattere sospettoso e manipolatorio. La partecipazione diretta di Giuliano all'[[assedio della Mirandola (1510)|assedio della Mirandola]] è vista dallo scrittore come un evento eccezionale e straordinario, che sembra confermare le critiche rivolte dai contemporanei alla condotta del suo pontificato. Giulio II, commenta Guicciardini, «... non riteneva [manteneva] di pontefice altro che l'abito e il nome.»<ref>[[Francesco Guicciardini]], [[Storia d'Italia (Guicciardini)|Storia d'Italia]], Einaudi, Torino 1971, libro IX, capitolo 13, p.899</ref>.
* Ne ''[[Il principe]]'' di [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], Giulio II è il modello di principe fortunato, perché la sua "virtù" (la specifica qualità della sua leadership: nel caso di Giuliano, l'impetuosità) si accorda al contesto strategico in cui si trova ad agire, producendo sempre conseguenze felici a fronte di una medesima ripetuta strategia. Il contesto è inteso da Machiavelli come l'insieme dei rapporti di potere e delle situazioni contingenti, il quale determina il successo o l'insuccesso di un'azione politica. Machiavelli rileva inoltre come la breve durata del pontificato di Giuliano sia stata la causa delle sue fortune «... perché, se fussino sopravvenuti tempi che fussi bisognato procedere con rispetti, ne seguiva la sua rovina»<ref>[[Niccolò Machiavelli]], ''[[Il Principe]]'', Milano 1979, p.306</ref>.
* Varie furono le accuse di omosessualità e ubriachezza rivolte a Giulio II: ne scrivono Girolamo Priuli, diarista veneziano (''Conduzeva cum lui li suoi ganimedi, id est alcuni bellissimi giovani [...]''); [[Marin Sanudo il giovane]], che riporta nei suoi diari un anonimo sonetto ritrovato a Cesena nel 1506 (''Ritorna o padre santo al tuo San Pietro | e stringi el freno al tuo caldo desire [...] | Et meno biasmo te fia | col Squarzio e Curzio nel sacro palazo | tenir a bocha il fiasco e in cullo el cazo''); Erasmo da Rotterdam nel suo pamphlet antigiuliano.<ref>Massimo Rospocher, ''Il papa guerriero'', p. 178; Erasmo da Rotterdam, ''Giulio'', Einaudi, Torino 2014.</ref> Ebbe per anni come favorito Francesco Alidosi, cui assegnò in seguito la carica di vescovo di Bologna.<ref>[[Claudio Rendina]], ''I peccati del Vaticano''.</ref>
 
== Papa Giulio II nel cinema ==
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* Nel film ''[[Il tormento e l'estasi (film)|Il tormento e l'estasi]]'' (1965) che tratta della vita di [[Michelangelo]] (interpretato da [[Charlton Heston]]), il pontefice Giulio II viene vividamente interpretato come papa-soldato da [[Rex Harrison]]. Il film si basa sul romanzo ''[[Il tormento e l'estasi|The Agony and the Ecstasy]]'' scritto da [[Irving Stone]].
* Nello sceneggiato ''[[La primavera di Michelangelo]]'', il pontefice è interpretato da [[F. Murray Abraham]].
* Nella serie televisiva franco-tedesca [[I Borgia (serie televisiva francese)|I Borgia]] l'allora cardinale ''Giuliano della Rovere'' è interpretato dal montenegrino Dejan Čukić
* nella serie omonima [[I Borgia (serie televisiva canadese)]] è interpretato da [[Colm Feore]].
 
== Onorificenze ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore = Umberto Baldini|titolo = Michelangelo scultore|anno = 1973|editore = Rizzoli|città = Milano}}
* {{cita libro| Ivan | Cloulas | Jules II | 1990 | Librairie Arthème Fayard |città=Parigi|isbn=88-8402-124-3}}
* Erasmo da Rotterdam, ''Giulio'', Torino, Einaudi, 2014, ISBN 9788806210991.
* {{Cita libro|autore = Maurizio Gattoni|titolo = Leone X e la geo-politica dello Stato Pontificio (1513-1521)|anno = 2000|editore = |città = Città del Vaticano|collana = Collectanea Archivi Vaticani (47)}}
* {{Cita libro|autore = Marta Alvarez Gonzáles|titolo = Michelangelo|anno = 2007|editore = Mondadori|città = Milano|ISBN = 978-88-370-6434-1}}
* {{Cita libro|autore = Marco Pellegrini|titolo = Il papato nel Rinascimento|anno = 2010|editore = Il Mulino|città = Bologna|ISBN = 978-88-15-13681-7|cid = Pellegrini}}
* {{Cita libro|autore = Claudio Rendina|titolo = I Papi|anno = 1990|editore = Newton Compton|città = Roma}}
* Massimo Rospocher, ''Il papa guerriero, Giulio II nello spazio pubblico europeo'', Bologna, Il Mulino, 2015, ISBN 978-88-15-25350-7.
* {{cita libro| Christine | Shaw | Julius II. The Warrior Pope | 1996 | Blackwell Publishing |città=Oxford|isbn=0-631-20282-X }}
* {{cita libro| Giovanna R. Terminiello, |curatore=Giulio Nepi| Giulio II: papa, politico, mecenate | 2005 | De Ferrari | Genova}}
* {{cita libro| Barbara | Wertheim Tuchman | The March of Folly: From Troy to Vietnam| 1984| Ballantine Books |isbn=0-345-30823-9}}
* Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, ''I tempi dell'arte'', volume 2, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7212-0
* John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6
* {{cita libro|autore=[[Bartolomeo Platina]] |autore2=[[Onofrio Panvinio]]|titolo=Historia B. Platinae De Vitis Pontificvm Romanorvm: A. D. N. Iesv Christo Vsqve Ad Pavlvm II. Venetvm, Papam Longe Qvam Antea Emendatior, Doctissimarvmqve Annotationvm Onvphrii Panuinij accessione nunc illustrior reddita. Cvi, Eivsdem ONvphrii Accvrata Atqve Fideli Opera, reliquorum quoq&#91;ue&#93; Pontificum Vitae, vsq&#91;ue&#93; ad Pivm V. Pontificem Max. nunc recens adiunctae sunt.|url=https://books.google.com/books?id=T4RQAAAAcAAJ|anno=1568|editore=[[Maternus Cholinus|Cholinus]]|città=Colonia|lingua=la|pagine=364–369}}
* {{cita libro|autore=Papa Giulio II|lingua=la|data=[1512?] |titolo=Bulla interdicti generalis in universo regno Francie et translationis nundinarum |url=http://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=4592435&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL8&pds_handle= |città=[Roma]|editore=[Johann Beplin] }}
* {{cita libro|autore=Papa Giulio II|lingua=la|data=[1511]|titolo=Bulla intimationis generalis Concilii apud lateranum |url=http://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=4592075&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL8pds_handle= |città=[S. l.]|editore= [s. n.] }}
* {{cita libro|autore=Papa Giulio II|lingua=la|data=[1511]|titolo=Bulla monitorii et declarationis in cursus privationis et aliarum penarum contra prelatos Gallice nationis hic expressos |url=http://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=4592472&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL8pds_handle= |città=[Roma]|editore=[Johann Beplin] }}
* {{cita libro|autore=Papa Giulio II|lingua=la|data=[1509]|titolo=Monitorium contra Venetos |url=http://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=4592197&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL8pds_handle= |città=[S. l.]|editore=[s. n.] }}
* {{cita libro|autore=Papa Giulio II|lingua=la|data=[s.d.]|titolo=Regulae ordinationes et constitutiones Cancellarie |url=http://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTLpds_handle= |città=[S.l.] |editore=[s.n.] }}
 
== Voci correlate ==
* [[Della Rovere]]
* [[Rodrigo Borgia]]
* [[Rinascimento romano]]
* [[Donato Bramante]]
** [[Basilica di San Pietro in Vaticano]]
* [[Michelangelo Buonarroti]]
** [[Tomba di Giulio II]]
** ''[[Giulio II benedicente]]''
** [[Volta della Cappella Sistina]]
* [[Raffaello Sanzio]]
** ''[[Ritratto di Giulio II]]''
** [[Stanza della Segnatura]]
** [[Stanza di Eliodoro]]
* [[Savona]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{miranda|bios1471.htm#Dellarovere|Dellarovere, Giuliano|12 giugno 2010}}
* {{miranda|consistories-xvi.htm|DellaRovere|12 giugno 2010}}
* {{cita web|http://www.araldicavaticana.com/creati%20da%20giulio_ii%201503.htm|Cardinali nominati da Papa Giulio II}}
* {{cita web|http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/brov.html|Catholic Hierarcy Pope Julius II|lingua=en}}
== Successioni ==
{{Box successione