Al-Ghazali: differenze tra le versioni

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=== Opere ===
[[File:Alchemy of Happiness.png|thumbminiatura|1308 Edizione persiana dell'''Alchimia della felicità'']]
 
Anche se la tradizione gliene attribuisce più di 400<ref name="Merriam-Webster" />, al-Ghazālī in realtà scrisse 50<ref name="Merriam-Webster" /> libri, trattanti diversi campi di studio (scienza, filosofia, sufismo ecc.). Il suo ''L'incoerenza dei filosofi'' (''Tahāfut al-Falāsifaʰ'') dell'[[XI secolo]] segnò una svolta nella [[epistemologia]] islamica, ove al-Ghazali sviluppò certi aspetti dello [[scetticismo filosofico]] che non sarebbe entrato nella filosofia occidentale se non con [[Cartesio]], [[George Berkeley]] e [[David Hume]]. L'incontro con lo scetticismo portò al-Ghazālī ad abbracciare una forma di [[occasionalismo]] teologico, nel credere che tutti gli eventi e le interazioni causali non siano prodotte da circostanze materiali ma siano espressioni immediate e tangibili della volontà di Dio.
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I temi principali sviluppati in quest'opera erano: la negazione della teoria dell'[[eternità]] del mondo, l'affermazione della conoscenza da parte di Dio delle cose particolari non solo delle leggi generali del creato, la denuncia dell'incapacità dei filosofi di provare l'esistenza di Dio, la confutazione della tesi dei filosofi tendente ad assegnare a Dio il ruolo di costruttore del mondo, privato, però, nello stesso tempo degli attributi divini (l'idea del [[Demiurgo]]), l'inabilità dei filosofi a dimostrare sia l'unità di Dio, sia la spiritualità dell'anima, quest'ultima esistente in modo indipendente dal corpo.<ref>"La filosofia medievale" a cura di François Châtelet, ediz. BUR Rizzoli, 1976 (alle pagine 83, 84 - voce «Al-Ghazali»)</ref>
[[File:Munqidh min al-dalal (last page).jpg|thumbminiatura|Ultima pagina della autobiografia di al-Ghazālī in MS Istanbul, Shehid Ali Pasha 1712, datata [[Anno Hegirae|A.H.]] 509 = [[1115]]-[[1116]].]]
Nel secolo successivo, [[Averroè]] scrisse una lunga refutazione della ''Incoerenza'' chiamandola la ''Incoerenza della Incoerenza'' (Tahafut al-Tahafut), tuttavia il corso epistemologico del pensiero islamico era già marcato.
 
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=== Influenze ===
[[File:Haruniyeh.JPG|thumbminiatura|sinistra|La Haruniyye (Khorasan), dove è sepolto al-Ghazālī]]
L'opera di al-Ghazālī ha influito sia sui filosofi musulmani che sui filosofi cristiani del [[Medioevo]], i quali cominciarono a conoscerlo dall'[[XI secolo|XI]]-[[XII secolo]] attraverso le traduzioni latine compiute soprattutto in [[Spagna]] presso il celebre collegio dei traduttori di [[Toledo]].
{{citazione|Non vi sono dubbi che le opere di al-Ghazali furono tra le prime ad attirare l'attenzione degli studiosi europei|Margaret Smith, ''Al-Ghazali: The Mistic'', Londra 1944<ref>Margaret Smith, ''Al-Ghazali: the Mistic'', Londra, 1944, 220 pagg.</ref>}}
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== Traduzioni italiane ==
* Abu Hamid al-Ghazali, ''Scritti scelti'', a cura di [[Laura Veccia Vaglieri|L. Veccia Vaglieri]] e R. Rubinacci, UTET, Torino 1970
* Abu Hamid al-Ghazali, ''L'inizio della Retta Guida'', a cura di G. Celentano, SITI, Trieste 1989
* Abu Hamid al-Ghazali, ''L'unicità divina e l'abbandono fiducioso'', a cura di P. Urizzi, Il Cerchio, Rimini 1995
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* {{Cita libro |autore = Paolo Nicelli |titolo = Al-Ghazâlî. Pensatore e maestro spirituale |città = Milano |editore = Jaca Book |anno = 2013 |isbn = 978-88-16-41183-8}}
* Paolo Nicelli, Al-Ghazali: ''Theologian and Spiritual Master'', ''Encounter'', 283 a. (2002) Rom, 35 S. 11089. HAMBURGER, Mechthild (Red. www.interrel.de/biblio12.htm - 353k).
* Farouk Mitha, ''Al-Ghazali and the Ismailis: A Debate on Reason and Authority in Medieval Islam'', I. B. Tauris, 2002 ISBN 1860647928
 
== Voci correlate ==