Nino Taranto: differenze tra le versioni

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=== La morte e le commemorazioni ===
Nino Taranto morì nella sua Napoli nel [[1986]], dopo una lunga malattia. Riposa nella cappella di famiglia nel cimitero di Poggioreale. QuandoIn l'artista era ancora in vitaprecedenza, tra la fine del [[1984]] e l'inizio del [[1985]], la [[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]] trasmise ''[[Taranto Story]]'', monografia in quattro puntate dedicata all'attore partenopeo, mentre nel [[1993]] la radio gli avrebbe dedicato ''La più bella paglietta di Napoli'', trasmissione che ne ripercorreva i successi.
 
Il comune di Roma ha intitolato una strada a Nino Taranto, mentre la città di Napoli ha dato il suo nome ai giardini di Via Aniello Falcone, che affacciano sulla sua casa al sottostante Parco Grifeo. A Napoli, inoltre, opera una Fondazione a suo nome, creata dai familiari per tenerne vivo il ricordo. Alla mostra ''Nino Taranto ha 100 anni'', realizzata nel 2007 dal critico Giulio Baffi con catalogo (Edizioni Guida), ha fatto seguito nel 2012 il saggio biografico ''Nino Taranto. Vita straordinaria di un grande protagonista dello spettacolo italiano del Novecento'', scritto dal giornalista e saggista Andrea Jelardi per le Edizioni Kairòs, in seconda edizione nel 2017 con prefazione di [[Gino Rivieccio]] che esordì nella sua compagnia. Nel 2014, inoltre, le edizioni Guida hanno pubblicato una sua biografia-romanzo scritta da Maria Letizia Loffreda Mancinelli mentre, ancora nel 2017, a 110 anni dalla nascita, gli sono stati intitolati i giardini pubblici (con la collocazione di una statua) di Lucrino, una frazione di Pozzuoli ove egli trascorreva le vacanze in una casa di sua proprietà.