Basso Medioevo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
m →‎Economia e commerci verso l'anno Mille: smistamento lavoro sporco e fix vari
Pil56-bot (discussione | contributi)
m →‎Gregorio VII e Enrico IV: smistamento lavoro sporco e fix vari
Riga 96:
{{Citazione|Che solo al Papa tutti i principi devono baciare i piedi.|''[[Dictatus papae]]'', 9° enunciazione}}
[[File:Canossa-three.jpg|thumb|[[Enrico IV di Franconia]] innanzi a [[Papa Gregorio VII|Gregorio VII]] a [[Canossa]]]]
[[Enrico III il Nero|Enrico III]] aveva dunque cercato di ascoltare le voci di riforma, nominando vescovi scelti non più nei ranghi della nobiltà e ascoltando voci più intransigenti come quella di [[Pier Damiani]]. Il suo sopruso con l'imposizione della nomina di [[Papa Clemente II|Clemente II]] innescò una reazione interna alla Chiesa, che dopo essersi alleata coi Normanni, lo lasciò isolato, sganciato sia dalla Chiesa che aveva cercato di riformare, sia dai vescovi fautori della vecchia Chiesa infeudata che lo osteggiavano per le sue posizioni rigoriste. Morì nel [[1056]] lasciando la reggenza alla moglie con un figlio ancora bambino, con un vuoto di potere che permise ai riformatori, capeggiati da [[Ildebrando di Soana]] di eleggere un nuovo papa, Federico di Lorena, fratello di [[Goffredo il Barbuto]], che salì al soglio come [[Papa Stefano IX|Stefano IX]] e che fece cardinale il radicale [[Pier Damiani]]. Gli succedette [[Niccolò II]], che indisse il [[Papa Niccolò II#Pontificato|Sinodo laterano]] nel [[1059]], dove finalmente venne messo per iscritto uno statuto che fu alla base della Chiesa riformata: l'elezione pontificia da allora si sarebbe svolta durante un sinodo dei preti delle chiese di Roma e dintorni, i cosiddetti [[cardinale|cardinali]], e nessun religioso avrebbe mai più potuto accettare cariche da un laico pena la [[scomunica]]; inoltre venne stabilità rigidamente l'obbligatorietà del [[celibato ecclesiastico]]. Il secondo punto gettava ombre scure sugli imperatori e sulle loro ingerenze e fu dibattuto se dovesse essere o meno applicato [[retroattività|retrospettivamente]]. Alla fine prevalse la linea più morbida di [[Pier Damiani]]. Nonostante ciò i vescovi non riformati guardavano con inquietudine ai riformisti romani e, con l'elezione di [[Papa Alessandro II|Alessandro II]], addirittura un [[patarino]], l'imperatrice [[Agnese deldi Sacro Romano ImperoPoitou]] (reggente per [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]]) indisse un sinodo a Basilea che elesse l'[[Antipapa Onorio II]]: si era giunti a uno scisma.
 
Alessandro II non applicò una linea dura, anzi cercò di rafforzare la sua immagine con atti simbolici, come la concessione del [[vessillo di San Pietro]] ai regnanti che si offrivano come suoi vassalli in cambio della sua benedizione: [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo il Conquistatore]], che prese l'Inghilterra, [[Sancho Ramírez di Aragona]], impegnato contro i [[Mori (storia)|mori]], i re normanni, impegnati nella conquista della [[Sicilia]]. Un vessillo o bandiera era dopotutto usato nelle cerimonie di investitura al livello più alto, dove veniva concesso anche il potere giurisdizionale, quindi il papa divenne formalmente il padrone delle corone europee. La stessa parola "[[bandiera]]" derivava infatti da ''ban'', cioè il potere giurisdizionale nel mondo germanico, che poteva portare al richiamo alle armi.