Amedeo Avogadro: differenze tra le versioni
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Nacque nell'agosto 1776 in una famiglia di antica [[nobiltà]] [[Regno del Piemonte|piemontese]], da Anna Vercellone di [[Biella]] e da Filippo Avogadro, conte di [[Quaregna]] e di [[Cerreto Castello|Cerreto]], il quale fu [[Senatore del Regno di Sardegna]] e alto magistrato.<ref> [http://www.biellaclub.it/persone/AmedeoAvogadro.php Sito dell'Associazione Biellaclub], www.biellaclub.it, url consultato nell'ottobre del 2009</ref>
Amedeo fu uno studente brillante; si laureò in [[diritto canonico]] a vent'anni, nel 1796, e iniziò a praticare la professione di avogadro. Ben presto, però, si dedicò allo studio della [[fisica]] e della [[matematica]], le sue scienze preferite, e nel [[1809]] cominciò a insegnarle al collegio di [[Vercelli]] (dove la sua famiglia aveva dei possedimenti).
Durante la sua permanenza a Vercelli scrisse una memoria nella quale formulò un'ipotesi che viene oggi chiamata [[Legge di Avogadro]] e che si è abituati ad esprimere nella forma:
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