Fondazione di Milano: differenze tra le versioni

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|accesso=19 aprile 2018|editore=storiadimilano.it}}</ref><ref name="urbanfile">{{cita web|url=http://blog.urbanfile.org/2014/01/11/zona-centro-storico-il-cerchio-celtico/|titolo=Zona Centro Storico – Il Cerchio Celtico|accesso=19 aprile 2018}}</ref>, nei pressi di un santuario da una tribù [[celti]]ca facente parte del gruppo degli [[Insubri]] e appartenente alla [[cultura di Golasecca]]<ref name="Gualdoni|p. 10">{{cita|Gualdoni|p. 10}}.</ref>. In particolare, il santuario che diede origine a Milano era situato nei pressi della moderna [[piazza della Scala]].
 
L'antico abitato celtico, che fu in seguito ridenominato dagli [[antichi Romani]], come è attestato da [[Tito Livio]]<ref>[[Tito Livio]] (''Historiae'', 5,34).</ref><ref>{{Treccani|milano|Milano|accesso=29 agosto 2014}}</ref>, ''[[Mediolanum]]'', venne poi, da un punto di vista [[Topografia|topografico]], sovrapposto e sostituito da quello romano. La città romana fu poi a sua volta gradualmente sovrapposta e rimpiazzata da quella medievale. Il centro urbano di Milano è quindi costantemente cresciuto a macchia d'olio, fino ai tempi moderni, attorno al primo nucleo celtico. L'originario toponimo celtico ''Medhelan'' mutò poi, come testimoniato da un graffito in lingua celtica presente su un tratto delle [[mura romane di Milano]] che risale a un periodo successivo alla [[conquista romana della Gallia Cisalpina]], in ''Mesiolano''<ref name="romanoimpero">{{cita web|url=https://www.romanoimpero.com/2010/07/mediolanum-milano-lombardia.html|titolo=Mediolanum-Milano|accesso=8 luglio 2018}}</ref>.
 
== Origine del nome ==
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In base a questa ipotesi, il racconto liviano potrebbe dunque riferirsi più specificamente alla fondazione rituale di un luogo sacro (celt. ''medhe'' = "in mezzo, centrale"; ''lanon'' = "santuario") nel posto indicato dai segni della [[scrofa semilanuta]] bianca (il già citato ''in medio lanae'', ovvero "semilanuta" in latino, da cui deriverebbe, secondo la leggenda, il toponimo latino ''[[Mediolanum]]'') e del [[Crataegus monogyna|biancospino]], sacro alla dea celtica [[Belisama]], a cui ben si accorda il carattere spiccatamente religioso della figura di [[Belloveso]]. Intorno a questo primitivo santuario si sarebbe quindi sviluppato il "villaggio" celtico di cui parla Strabone<ref>Adriano Gaspani ''Alle origini di Milano'', Le Stelle, n. 40, maggio 2006</ref>.
 
L<nowiki>'</nowiki>''[[oppidum]]'' celtico di ''Medhelan'' conoscerà poi un grande sviluppo dopo la conquista dei Romani. Tra il [[II secolo a.C.|II]] e il [[I secolo a.C.]] la Milano romana raggiunse gli 80 ettari di estensione, fissata dalla [[Mura romane di Milano|cinta muraria di epoca romana]] [[Gaio Giulio Cesare|cesariana]]. L'impianto urbanistico della città romana sembra aver sostanzialmente rispettato, come già accennato, l'organizzazione spaziale dell<nowiki>'</nowiki>''oppidum'' celtico, definito dalle vie di comunicazione protostoriche, tra cui i sentieri che portavano al santuario. I Romani identificheranno poi [[Belisama]] con [[Minerva]]. Non è infatti un caso che il tempio romano dedicato a Minerva, i cui resti sono stati rinvenuti sotto l'attuale [[Duomo di Milano|Duomo]], possa essere sorto sul già citato tempio celtico dedicato alla dea Belisama. L'originario toponimo celtico ''Medhelan'' mutò poi, come testimoniato da un graffito in lingua celtica presente su un tratto delle [[mura romane di Milano]] che risale a un periodo successivo alla [[conquista romana della Gallia Cisalpina]], in ''Mesiolano''<ref name="romanoimpero"/>.
 
== I ritrovamenti archeologici ==