Seconda guerra d'indipendenza italiana: differenze tra le versioni

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=== In economia ===
La guerra ebbe anche un forte impatto sulle finanze degli stati coinvolti: nell'aprile del 1859 il Regno di Sardegna decise una sospensione temporanea dell'obbligo di convertibilità della banconota introducendo il [[corso forzoso]] per le banconote della [[Banca nazionale degli Stati Sardi]]<ref>Vedi R.D. 27 aprile 1859, n. 3354</ref> e della [[Banque de Savoie|Banca di Savoia]] (estesovi il 14 maggio), ciò per consentire un prestito di 30 milioni di lire. La sospensione fu revocata solo il 29 ottobre<ref>p. 11 Enrico Galanti, Raffaele D'Ambrosio, Alessandro V. Guccione, Storia Della Legislazione Bancaria Finanziaria e Assicurativa dall'Unità d'Italia al 2011, Collana Storica Della Banca D'Italia, Marsilio, 2012, ISBN 978-88-317-1429-7</ref>.
 
Lo stesso mese di aprile anche l'Austria si vide obbligata a sospendere la conversione obbligatoria delle banconote della [[Banca Nazionale Austriaca|Banca di Vienna]] con un decreto imperiale emesso l'11 e pubblicato il 29 sulla Gazzetta di Vienna. Ciò per permettere un prestito di 134 milioni di fiorini, moneta che l'anno precedente era stata introdotta anche nel Lombardo Veneto<ref>pp. 132-136 The war in Italy, Advocate of Peace (1847-1884), New Series, Vol. 1, No. 9 ,September, 1869, World Affairs Institute.</ref>.