Dino Alfieri: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ortografia
Riga 157:
Il 15 maggio [[1915]] si laureò in [[giurisprudenza]] all'[[Università di Genova]] e dieci giorni dopo, coerentemente con il suo [[interventismo]], presentò domanda di arruolamento volontario nell'esercito regio (in precedenza era stato riformato). Nel corso della [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] fu promosso sottotenente (luglio 1915) e tenente (aprile [[1916]]), ricevendo una medaglia di bronzo (3 agosto 1916) e una d'argento (15 settembre [[1917]]) al valor militare. Vestì la divisa grigioverde fino al 26 luglio [[1919]], giorno in cui venne congedato<ref name=treccani/>.
 
Tornato alla vita civile, aprì uno studio legale e nel [[1920]] sposò Carlotta Bonomi. Continuò inoltre a militare tra le filafile nazionaliste, divenendo dapprima consigliere comunale e poi assessore ([[1923]]-[[1924]]) del comune di Milano. Si dichiarò contrario alla confluenza dell'ANI nel [[Partito Nazionale Fascista]] - avvenuta nel marzo del 1923 - in quanto, a suo dire, essa avrebbe annacquato l'ideologia nazionalista<ref>P. V. Cannistraro, ''La fabbrica del consenso: fascismo e mass media'', Laterza, Bari, 1975, p. 14.</ref>. Fu comunque inserito nel [[Listone Mussolini]], con cui venne eletto deputato alle [[elezioni politiche italiane del 1924|elezioni del 1924]]; mantenne lo scranno parlamentare ininterrottamente fino al 2 agosto [[1943]].
 
== La carriera durante il regime ==