Marxismo-leninismo: differenze tra le versioni
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[[File:Bundesarchiv Bild 183-19400-0029, Berlin, Marx-Engels-Platz, Demonstration.jpg|miniatura|upright=1.3|I padri del marxismo-leninismo: [[Marx]], [[Engels]], [[Lenin]] e [[Stalin]] (manifestazione del 1º maggio 1953 a [[Berlino Est]]).]]
Il '''marxismo-leninismo''', a partire dagli anni trenta del ventesimo secolo, ha costituito l'ideologia ufficiale dell'[[Unione Sovietica]] e del [[Comintern]], e successivamente del [[blocco orientale]] e di numerosi altri paesi del campo socialista.<ref>«Essentially, Marxism–Leninism was the 'official' ideology of the Soviet state" and all communist parties loyal to Stalin and his successors - up to 1976 and beyond» (''Essenzialmente, il marxismo-leninismo è stato l'ideologia "ufficiale" dello stato sovietico e di tutti i partiti comunisti fedeli a [[Stalin]] e ai suoi successori - fino al 1976 e oltre'', {{cita|Todd|p. 16}}).</ref> Descritto come il frutto del pensiero sviluppato da [[Karl Marx|Marx]] e [[Friedrich Engels|Engels]] e della successiva opera di adattamento alle condizioni concrete di una nuova epoca storica portato avanti da [[Lenin]],<ref name=mit390>{{cita|Mitin|p. 390}}.</ref> costituisce un sistema integrato di filosofia, economia politica e dottrina politica finalizzato a indirizzare e risolvere il problema della trasformazione della società. Secondo tale visione, le prime due componenti forniscono la base teorica dell'azione politica, che da esse deriva il suo carattere scientifico e che le completa, facendo seguire alla teoria l'applicazione pratica.<ref name=ls103>{{cita|Losada Sierra|p. 103}}.</ref><!-- Esso è stato definito da [[Iosif Stalin]] come "la dottrina marxiana sviluppata ulteriormente da [[Lenin]] nelle nuove condizioni di [[lotta di classe]] nell'epoca dell'[[imperialismo]] e delle [[Rivoluzione sociale|rivoluzioni proletarie]]".<ref name="Lexikon A - Z"/> -->
== Definizione ==
[[File:Marx and Engels.jpg|thumb|upright=1.1|Karl Marx e Friedrich Engels.]]
<!-- Riallacciandosi a Lenin,<ref>{{cita libro | nome=Vladimir Il'ič | cognome=Lenin | titolo=Lenin; Opere complete, Vol. 19 | anno=1981 | editore= VEB Bibliographisches Institut, Leipzig | città=Lipsia |lingua =de |url_capitolo =https://archive.org/stream/LeninOpereComplete/Lenin_Collected%20works_4th%20edition_Vol_19_Italian#page/n7/mode/2up|pp =9-14 |capitolo =Prosvestcenie, n. 3, 3 marzo 1913|accesso =01 settembre 2017}}</ref> -->
Il marxismo-leninismo si articola in tre componenti:
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== Storia ==
[[File:17th Congress AUCP-4.jpg|thumb|left|upright=1.3|L'intervento di Stalin al XVII Congresso del PCU(b).]]
Lenin non ha mai riassunto la propria [[ideologia]] [[politica]] né con il termine di "leninismo", utilizzato inizialmente in chiave negativa dai detrattori,<ref name=leb57>{{cita|Le Blanc|p. 57}}.</ref> né con quello di "marxismo-leninismo". I concetti ebbero fortuna dopo la sua morte, nei diverbi tra gruppi di opposizione e di governo sul "vero marxismo", e soprattutto dopo che [[Stalin]] ebbe creato un vero e proprio culto della personalità di Lenin per presentare la propria politica come la diretta continuazione dell'opera del leader bolscevico, in contrasto con l'[[opposizione di sinistra]] riunita intorno a [[Trockij]].
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Stalin secondo le fonti avrebbe parlato pubblicamente per la prima volta del marxismo-leninismo alla fine del suo resoconto al [[XVII Congresso del Partito Comunista di tutta l'Unione (bolscevico)]] il 26 gennaio 1934, auspicando di "non coprire la deviazione di alcuni compagni dal ''marxismo-leninismo'', bensì di criticarli audacemente".<ref>{{cita|Stalin 1934}}.</ref>
Allora si trattava di una composizione di parole che solo più tardi avrebbe acquisito un significato nuovo e maggiore: fu nel 1938 nel ''Corso breve'' di storia del Partito bolscevico, redatto dall'apposita commissione del [[Comitato Centrale del PCUS|Comitato centrale del PCU(b)]],<ref>{{cita|''Istorija Vsesojuznoj kommunističeskoj partii (bol'ševikov)''|p. 3}}.</ref> che tale pensiero e la stessa storia del partito acquisirono la forma di un dogma.<ref>{{cita|Boffa 1990²|pp. 284-285}}.</ref> In quell'anno vennero istituite in URSS le prime Università di marxismo-leninismo come una delle istituzioni del livello superiore della formazione partitica.<ref>{{cita|''Universitety marksizma-leninizma''|p. 21}}.</ref> Tale disciplina divenne in seguito elemento di grande importanza nei sistemi scolastici dei paesi socialisti: nella [[Repubblica Democratica Tedesca]], per esempio, la dottrina del marxismo-leninismo costituiva una materia obbligatoria presso ogni università, istituto superiore
Il marxismo-leninismo, creato nella fase di incontrastata leadership di Stalin, riflette in modo rilevante l'interpretazione di quest'ultimo del pensiero di Marx, Engels e Lenin,<ref>{{cita|Leonhard|p. 166}}.</ref> ed è pertanto identificato con lo stesso [[stalinismo]] da alcuni critici, come i trotskisti e i sostenitori di altre tendenze politiche del socialismo rivoluzionario, che pur richiamandosi a Lenin, contestano l'utilizzo del marxismo-leninismo come legittimazione di una politica repressiva e come pretesto per dare una base filosofica agli interessi della propria casta politica.
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=== Maoismo ===
{{vedi anche|Maoismo}}
[[File:Mao souvenir.jpg|miniatura|upright=1.2|Souvenir di Mao e della rivoluzione a un mercato di [[Hong Kong]] nel 2007.]]
Già prima della [[morte]] di Stalin, avvenuta il 5 marzo 1953, erano sorte tensioni tra l'Unione Sovietica e la [[Cina]] di [[Mao Zedong]], che più tardi si sarebbero radicalmente sviluppate fino a dare luogo alla [[crisi sino-sovietica]]. L'Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Cinese, allora, si autodefinivano ambedue i veri eredi del marxismo-leninismo. Il [[Partito Comunista Cinese]], affermando di aver adattato le idee del marxismo-leninismo (cioè anche le opere di Stalin) alle particolari condizioni cinesi, rivendicò la validità universale delle proprie elaborazioni. La variante del marxismo-leninismo elaborata da Mao ha successivamente ricevuto il nome di "[[maoismo]]" dalla storiografia. Tutti i partiti e i movimenti comunisti simpatizzanti con il Partito Comunista Cinese e con le elaborazioni di Mao Zedong hanno ripreso questa variante del marxismo-leninismo, orientandosi politicamente al maoismo. Dalla [[liberalizzazione]] dell'economia cinese sotto [[Deng Xiaoping]] nei primi [[anni 1980]] e l'instaurazione del cosiddetto [[socialismo con caratteristiche cinesi]], la maggior parte dei partiti maoisti - anche quelli [[Civiltà occidentale|occidentali]] - ha ritenuto che il governo cinese abbia abiurato i principi del maoismo (e quindi del marxismo-leninismo), perseguendo delle politiche [[Revisionismo del marxismo|revisioniste]].
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=== Juche ===
{{vedi anche|Juche}}
Nella [[Corea del Nord]] l'ideologia della [[Juche]]<!-- <ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/neologismi/searchNeologismi.jsp?abcd=abdc&pathFile=/sites/default/BancaDati/Osservatorio_della_Lingua_Italiana/OSSERVATORIO_DELLA_LINGUA_ITALIANA_ND_013419.xml&lettera=J|titolo=Neologismi del mese: Juche|citazione =nella lingua italiana nome femminile|accesso=3 settembre 2017}}</ref> --> ha dal 1977 sostituito il marxismo-leninismo. Le opere di [[Kim Il Sung]] e di [[Kim Jong Il]] fanno sempre riferimento alla "bandiera rossa innalzata del
=== Titismo ===
{{vedi anche|Titismo}}
In che misura il titismo della ex [[Jugoslavia]] sia assimilabile a questa tendenza marxista rimane controverso. Malgrado compaiano anche nel titismo degli elementi come il culto della personalità o l'alleanza con il [[Agricoltura|ceto contadino]], altre caratteristiche, come l'[[autogestione dei lavoratori]]
===Castrismo===
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<!-- [[Amadeo Bordiga]], il fondatore del [[Partito Comunista d'Italia]] e principale artefice della scissione comunista effettuata durante il [[XVII Congresso del Partito Socialista Italiano]] avuto luogo nel [[1921]] a [[Livorno]], già nel [[1925]] rifiutò pubblicamente i termini ''leninismo'' e ''marxismo-leninismo'' durante una seduta del [[Comitato esecutivo dell'Internazionale Comunista]], chiamandoli "revisionistici".<ref>{{cita news|autore=Amadeo Bordiga|url||pubblicazione=L'Unità|editore =Hoym-Verlag, Hamburg 1926 |data=30 settembre 1925||lingua|citazione =Protocollo del Comitato esecutivo dell'Internazionale Comunista |formato|accesso=1 settembre 2017}}</ref> Bordiga, come anche altri comunisti non stalinisti, criticarono il marximo-leninismo sostenendo che gli stati a ideologia marxista-leninista non abbiano instaurato il [[socialismo]], ma piuttosto una variante di [[capitalismo di Stato]]<ref>{{cita web|url=http://www.hetsa.org.au/pdf/34-A-08.pdf|titolo=‘State Capitalism’ in the Soviet Union|autore =M.C. Howard and J.E. King |lingua=en |accesso=}}</ref>. -->
Caratteristici per la canonizzazione del marxismo chiamata "marxismo-leninismo" - in linea con l'[[Marxismo ortodosso|ortodossia]] della [[Socialdemocrazia#Le origini|socialdemocrazia classica]] - sono oltre al culto della personalità di Lenin, Stalin
Le differenze tra le correnti ideologiche correlate non sono tanto di natura filosofica, ma rappresentano piuttosto il risultato di una certa pressione economica e sociale, che di solito ha portato
Un'altra caratteristica particolare del marxismo-leninismo è il suo poco chiaro atteggiamento verso il [[fascismo]]. Se durante il [[nazionalsocialismo]] c'era stata ancora una sottovalutazione del fascismo, molte [[Dittatura militare|dittature militari]] politicamente di [[Destra (politica)|destra]] furono in seguito descritte come "fasciste". A questo ha contribuito la caratterizzazione del fascismo fatta da [[Georgi Dimitrov]], la cui tesi divenne classica perché passò come risoluzione durante il XIII Plenum ampliato del [[Comitato esecutivo dell'Internazionale Comunista]], nel dicembre 1933. La tesi di Dimitrov descrive il fascismo come «la dittatura terroristica aperta dei più reazionari, dei più sciovinisti e più imperialisti elementi del [[capitale finanziario]]».<ref>{{cita|Dimitrov|p. 105}}.</ref> Secondo questa interpretazione, non solo le dittature in [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] e in [[Germania nazista|Germania]] erano da considerarsi fasciste, ma anche il regime [[Sanacja]] in [[Seconda Repubblica di Polonia|Polonia]], la [[Storia della Bulgaria#Periodo interbellico|dittatura dello Zar bulgaro]], il regime nel [[Regno di Jugoslavia]], l'[[Austrofascismo]] del [[Fronte Patriottico (Austria)|Fronte Patriottico]] in [[Austria]], il regime di [[Chiang Kai-shek]] nella [[Repubblica di Cina (1912-1949)|Repubblica di Cina]] come anche i [[Betar]] [[Sionismo|sionisti]].
Invece, per [[Lev Trockij]] - uno dei marxisti più risoluti nella critica del marxismo-leninismo - il fascismo non era solo una forma estrema del capitalismo; anche il fattore soggettivo era decisivo per lui. Il fascismo avrebbe quindi solo potuto essere vittorioso, se i governanti sarebbero stati in grado di basarsi su un [[Moti rivoluzionari|movimento di massa]] del [[ceto medio]] radicalizzato.<ref>Cfr. le considerazioni del rivoluzionario russo nei sui scritti: ''Come vincere il fascismo, 1929-1933. Scritti sulla situazione in Germania alla vigilia dell'avento del nazismo''. {{cita web|url=https://www.marxists.org/deutsch/archiv/trotzki/1932/wasnun/index.htm|titolo=Leo Trotzki - Was Nun? Schicksalsfragen des deutschen Proletariats (1932)|lingua =de|accesso=2 ottobre 2017}}</ref> Qui a differenza di altre correnti di pensiero, l'analisi che il marxismo-leninismo -
Indipendentemente dalle differenze filosofiche, i critici tendono a considerare le seguenti caratteristiche politiche dei vari regimi del [[socialismo reale]] - tra i quali figura anche l'[[Albania]] sotto [[Enver Hoxha]] - come dei tratti comuni del marxismo-leninismo:
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* il concetto di [[socialismo in un solo paese]], così come un'accentuata propensione al [[nazionalismo]]
* la [[Monopartitismo|dittatura di un partito]], anzichè di una [[democrazia dei soviet]]
* la proclamazione del ceto contadino a [[Proletariato|classe rivoluzionaria]], contrariamente all'ortodossia marxista, che lo relegava al
* la pressochè totale assenza di [[Autogestione dei lavoratori|autogestione dei lavoratori]]
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== Il marxismo-leninismo oggi ==
[[File:Fidelcastro1978.jpg|miniatura|upright=1.2|Il leader cubano [[Fidel Castro]] parla
Al giorno d'oggi sono quattro gli [[stati]] - la [[Repubblica di Cuba]], la [[Repubblica Popolare Cinese]], la [[Repubblica Socialista del Vietnam]] e la [[Repubblica Popolare Democratica del Laos]] - che riferiscono al marxismo-leninismo la dottrina ufficiale del proprio paese. Fino al [[Rivoluzioni del 1989|crollo]] del [[socialismo reale]] nel biennio [[1989]]-[[1991]], la maggior parte dei partiti comunisti del mondo dichiarava il marxismo-leninismo la base dei propri principi teorici, anche se soggetto a condizioni considerevolmente modificate. A livello di partito, esistono tuttora soggetti asiatici come il [[Partito Comunista delle Filippine (1968)|Partito Comunista delle Filippine]] a richiamarsi al marxismo-leninismo, ma anche dei gruppi paramilitari come [[Sendero Luminoso]] in [[Perù]], il [[Partito Comunista Unificato del Nepal (maoista)]] in [[Nepal]] e l'[[Esercito Popolare di Liberazione (Colombia)|EPL]] in [[Colombia]]. Molti partiti, in particolar modo d'ispirazione e di tradizione [[Eurocomunismo|eurocomunista]], si sono invece da decenni distanziati dal marxismo-leninismo ufficiale, riferendosi separatamente al marxismo e al leninismo.
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