Sbarco di Anzio: differenze tra le versioni

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[[File:Supermarine Spitfire Mk IXs of No. 241 Squadron RAF return to their base at Madna, south-east of Campomarino, Italy, after a weather reconnaissance sortie over the Anzio beachhead, 29 January 1944. CNA2499.jpg|miniatura|sinistra|La supremazia aerea sulla zona della testa di sbarco fu uno dei fattori decisivi per la vittoria degli Alleati: in questa foto due [[Supermarine Spitfire]] nei cieli sopra Anzio]]
 
Dal canto loro i generali Alexander e Clark non furono chiari nel diramare gli ordini. Il 12 febbraio Alexander emanò la direttiva per Shingle che ordinava di avanzare sui Colli Albani, ma non specificava di dover iniziare i combattimenti per una battaglia decisiva verso Roma o contro le forze tedesche sulla Gustav. Solo nelle sue memorie Alexander spiegò che: «ci si aspettava che Lucas [...] avanzasse con un reggimento verso i Colli Albani ''dopo la presa di Anzio''» ammettendo così che la sola idea di una minaccia contro le linee di comunicazione tedesche, sebbene fosse in larga parte un diversivo, sarebbe stata sufficiente per imporre una ritirata dalla Gustav<ref name="Morris281"/>. Clark non discusse gli ordini e Alexander, memore dell'esperienza bruciante di Salerno, si preoccupò soprattutto di dotare le forze di sbarco di un nutrito contingente in previsione di una probabile battaglia nell'immediato retroterra delle spiagge. Il comandante in capo si preoccupò inoltre di far partecipare un buon numero di forze britanniche, in modo tale da «condividere le sofferenze», anche se dal punto di vista di Clark i britannici vollero mandare una divisione ad Anzio solo per essere presenti a un'eventuale conquista di Roma e spartirsi il trionfo<ref>{{cita|Morris|pp. name="Morris281"281-282}}.</ref>.
 
[[File:The British Army in Italy 1944 NA11881.jpg|miniatura|Il generale Alexander a colloquio con alcuni ufficiali britannici e statunitensi ad Anzio, 14 febbraio 1944]]