Tito Flavio Clemente (console 95): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: correzione wikilink a sezioni |
+link a libri, nota su Sincello |
||
Riga 45:
Clemente era figlio di [[Tito Flavio Sabino (console 69)|Tito Flavio Sabino]], ''[[Console (storia romana)#Durata e sostituti|consul suffectus]]'' nel 69 e nel 72 e che era figlio di [[Tito Flavio Sabino (console 47)|Tito Flavio Sabino]], ''consul suffectus'' nel 47 e fratello maggiore dell'imperatore [[Vespasiano]]. Così Clemente era strettamente legato per parentela agli imperatori romani Vespasiano, [[Tito (imperatore romano)|Tito]] e [[Domiziano]].
Suo fratello maggiore [[Tito Flavio Sabino (console 82)|Tito Flavio Sabino]] sposò nell'81 [[Giulia (figlia di Tito)|Giulia]], figlia dell'imperatore Tito e fu ''[[console (storia romana)#Consolato in età imperiale|consul ordinarius]]'' nell'82. Clemente sposò [[Flavia Domitilla (figlia di Domitilla minore)|Flavia Domitilla]], figlia di [[Flavia Domitilla minore]], sorella di Tito e di Domiziano, e da lei ebbe sette figli,<ref>[https://archive.org/details/inscriptioneslat01dessuoft/page/366 ''Inscriptiones latinae selectae'', n. 1839] = {{CIL|6|8942}}.</ref> affidati alla cura di [[Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano]]<ref>Quintiliano, ''Institutio Oratoria'', iv. 1, § 2</ref>. [[Domiziano]] ebbe in grande considerazione Clemente e sua moglie Domitilla. Clemente fu nominato [[console (storia romana)|console]] per l'anno [[95]], con l'onore di avere per collega l'imperatore stesso; i figli di Clemente e Domitilla, ancora giovani, furono designati eredi dall'imperatore, che non aveva figli, e che cambiò loro nome in Vespasiano e Domiziano.
== Morte ==
Dal gennaio al maggio 95 Clemente fu ''consul ordinarius'' insieme all'imperatore Domiziano. Secondo quanto racconta [[Svetonio]], Domiziano mise a morte Clemente appena terminato il suo consolato, sulla base di un leggero sospetto.<ref>Svetonio dice: ''Denique Flavium Clementem patruelem suum, contemptissimae inertiae... repente ex tenuissima suspicione tantum non in ipso eius consulatu interemit''. Svetonio, ''Vita di Domiziano'', 15, 1</ref>
[[Cassio Dione]] racconta che l'accusa contro Clemente era di ateismo (ἀθεότης) e spiegando che questa era l'accusa mossa verso molti di coloro che si lasciavano cadere negli usi dell'[[Ebraismo]], dei quali alcuni erano messi a morte e altri privati dei propri beni, mentre Domitilla era solo esiliata a ''Pandateria'' ([[Ventotene]]).<ref>κἀν τῷ αὐτῷ ἔτει ἄλλους τε πολλοὺς καὶ τὸν Φλάουιον τὸν Κλήμεντα ὑπατεύοντα, καίπερ ἀνεψιὸν ὄντα καὶ γυναῖκα καὶ αὐτὴν συγγενῆ ἑαυτοῦ Φλαουίαν Δομιτίλλαν ἔχοντα, κατέσφαξεν ὁ Δομιτιανός. ἐπηνέχθη δὲ ἀμφοῖν ἔγκλημα ἀθεότητος, ὑφ᾽ ἧς καὶ ἄλλοι ἐς τὰ τῶν Ἰουδαίων ἤθη ἐξοκέλλοντες πολλοὶ κατεδικάσθησαν, καὶ οἱ μὲν ἀπέθανον, οἱ δὲ τῶν γοῦν οὐσιῶν ἐστερήθησαν: ἡ δὲ Δομιτίλλα ὑπερωρίσθη μόνον ἐς Πανδατερίαν (Epitome di Cassio Dione, ''Historia romana'', lxvii.14) = Nello stesso anno ([[95]]) Domiziano mandò a morte, con molti altri, Flavio Clemente, allora console, benché fosse suo cugino e avesse in moglie Flavia Domitilla, sua parente. Entrambi furono condannati per il delitto di ateismo. Secondo questi capi di accusa furono condannati molti altri, che avevano seguito i costumi giudaici: molti uccisi, altri puniti con la confisca dei beni; Domitilla fu solo esiliata a Pandateria.</ref>
Riga 54:
In seguito Domiziano fu assassinato da un collaboratore di Domitilla<ref>Svetonio, ''Vita di Domiziano'', 17</ref>.
Non vi sono espliciti accenni al [[cristianesimo]]: il primo autore che ha attribuito a Clemente la fede cristiana è stato [[Giorgio
Si discute se la repressione delle vittime di Domiziano aveva carattere religioso o politico.<ref>[http://www.persee.fr/doc/mefr_0223-5102_1978_num_90_1_1152 Philippe Pergola, "La condamnation des Flaviens chrétiens sous Domitien: Persécution religieuse ou répression à caractère politique?" in ''Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité'' (Année 1978 Volume 90 Numéro 1 pp. 407-423)]</ref>
Riga 69:
== Bibliografia ==
*
* ''[[Prosopographia Imperii Romani]]'', II. 81.
* [[Heinrich Graetz]], ''[https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k72915d/f29.image.texteImage Die
*
* Abraham Berliner, ''Geschichte der Juden in Rom'', vol. 1: [https://archive.org/details/geschichtederjud00berluoft/page/n53 Die Juden im heidnischen Rom: 160 vor bis 315 nach christl. Zeitrechnung], Frankfurt a. M. 1893, p. 39
* Theodore Reinach, ''
* Maurice Goguel, ''The Birth of Christianity'', New York 1954, pp. 532 e ss.
* E.M. Smallwood, ''Domitian's
* Ilaria Ramelli, ''Cristiani e vita politica: il cripto-cristianesimo nelle classi dirigenti romane nel II secolo'', in ''Aevum'' 77, 2003, pp. 35–51
== Collegamenti esterni ==
|