Castello di Dover: differenze tra le versioni

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Quando nel XVIII secolo scoppiarono le [[Guerre Napoleoniche]] il castello fu rimodernato ampiamente, il generale William Twiss ([[1745]]-14 marzo [[1827]]) nel suo breve tentativo di aumentare le difese della città aggiunse altre mura e bastioni alla struttura comprese delle nuove postazioni da cui poter sparare ed anche un saliente. Anche il tetto del maschio venne fortificato in modo che su di esso si potessero posizionare le artiglierie pesanti. Twiss costruì anche un nuovo cancello che permettesse alla città di venire meglio difesa dal suo castello.
Con Dover divenuta quasi una città fortificata era necessario avere delle caserme e delle stanze in cui stoccare i viveri e le armi, Twiss decise quindi di costruire delle caserme sotterranee collegate da dei tunnel sotto la cima della scogliera e le prime truppe che vi si accquartieraronoacquartierarono giunsero nel [[1803]]. Al culmine della guerra vi vennero ospitati circa 2.000 uomini contemporaneamente.
Lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] quasi centocinquant'anni dopo fece riscoprire queste gallerie, dapprima come ripari contro i raid aerei, poi come centro militare ed ospedale coperto. Nel maggio del [[1940]] il generale inglese [[Bertram Ramsay]] diresse l'[[Operazione Dynamo]], l'evacuazione dei soldati francesi ed inglesi da [[Dunquerque]], dal suo quartier generale situato nei tunnel del castello. Qui venne posizionato un [[Centralino]], costantemente in uso ed una nuova galleria venne costruita per poter alloggiare le batterie necessarie per farlo funzionare.
Alcuni dei tunnel sono a tutt'oggi visitabili.