Cattedrale di Brindisi: differenze tra le versioni

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Negli [[anni 1920|anni venti]] fu completata la facciata con un [[Timpano (architettura)|timpano]], sostituito poi nel [[1957]] da statue di [[Teodoro di Amasea|san Teodoro]], [[san Lorenzo]], san [[Leucio d'Alessandria]] e [[papa Pio X]], sostituite a loro volta con l'ultimo restauro nel [[2007]] con altrettante statue [[pietra leccese]], di colore chiaro, di altezza 2,90 m che rappresentano san Leucio, san [[Teodoro di Amasea]], san [[Lorenzo da Brindisi]] e san [[Giustino de Jacobis]].
 
Negli interni si possono trovare frammenti del [[pavimento musivo]] del [[1178]], che mostra figure e stilemi affini al coevo (1163-65) [[mosaico di Otranto]] del presbitero [[Pantaleone (monaco)|Pantaleone]], il coro in legno del [[1594]] realizzato da intagliatori locali, il fonte battesimale del [[XVI secolo]] e alcune tele settecentesche. Nella cappella dedicata a san Teodoro d'Amasea, patrono della città di [[Brindisi]] assieme a san Lorenzo, sono custodite le spoglie mortali del martire. Il 6 gennaio 2010, per volontà dell'arcivescovo di Brindisi-Ostuni [[Rocco Talucci]], alla cappella di san Teodoro è stato attribuito il titolo di "[[Cappelle ecumeniche|ecumenica]]", quale luogo privilegiato di preghiera per cattolici e ortodossi.
 
Accanto alla cattedrale, si innalza il [[campanile]], ultimato nel [[1795]] e dall'altra parte l'[[Palazzo Vescovile|episcopio]] ed il [[Seminario arcivescovile di Brindisi|palazzo del Seminario]], costruito nel [[XVIII secolo]] utilizzando materiali della distrutta basilica di San Leucio.