Disco solare alato egizio: differenze tra le versioni

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Il '''disco solare alato egizio''' era un simbolo di dominazione divina e regale che nelle leggende egizie aveva però ruoli confusi e miti intricati.
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[[Immagine:Karnak Khonsou 080505.jpg|thumb|upright=0.7|left]]
 
Questo simbolo prese origine da [[Aton]], il luminoso astro solare ossia "Colui che si solleva, che sale in alto" e divenne l'occhio del dio falco [[Horus|Horo]] (o Harakhti), prima personificazione dell'astro e poiché quest'ultima divinità era anche "Signore delle due Terre" da cui il [[sole]] sorgeva ogni giorno, fu successivamente associato, dai sacerdoti di [[Eliopoli]] per esigenze di culto, a Ra con il nome composto di [[Ra-Harakhti]] ed al [[faraone|sovrano]] che lo rappresentava in terra.
 
Ne deriva che questo simbolo, secondo [[Alan Gardiner]], risultava dalla fusione tra il sovrano, Ra e il falco Horus.
 
Per la bellezza delle loro piume e per la maestosità dei loro voli, i [[falco]]ni erano adorati fin dai primordi dagli Egizi che li denominarono Horo e quindi con questo nome si identificavano numerose divinità locali, poi [[sincretismo|sincretizzate]] nel dio originario di [[Behedet]] conosciuto fin dalla [[I dinastia egizia|I dinastia]] con il nome di [[Harakhti]] ossia "Horo dell'orizzonte".
 
[[File:Temple of Hatshepsut (2428248023).jpg|miniatura|Sopra il disco solare alato, il [[Faraone|sovrano]] [[Thutmose III]] porge offerte al Dio [[Sokar]].]]
 
Il cielo, per gli Egizi, erano le ali del falco che agiva da intermediario tra gli uomini e la natura, mantenendo la [[Maat]] e durante la [[II dinastia egizia|II dinastia]] il semplice disco solare si fuse con le ali di "Colui che ha le piume screziate" ossia Horo che planava nel cielo.
 
Le ali del falco rappresentavano, nel simbolismo, anche l'[[Alto Egitto|Alto]] e il [[Basso Egitto]] riuniti dal dio sole.
 
All'inizio della [[V dinastia egizia|V dinastia]] il culto solare acquisiva notevole importanza con la costruzione di [[tempio solare|templi]] ed il disco solare alato diveniva un emblema celeste di protezione dai profanatori dei luoghi sacri.
 
Nel [[Nuovo Regno dell'Egitto|Nuovo Regno]] questo simbolo era usato con scopi [[apotropaico|apotropaici]] sopra le porte, dei templi e delle sale, nelle [[Stele egizia|stele]], nei [[pyramidion]] e sui soffitti ove simboleggiava il cammino solare diurno e la trasmissione del potere di vita.
 
[[Immagine:Karnak Khonsou 080502.jpg|thumb|left]]
 
Il disco solare alato poteva essere affiancato dagli [[ureo|urei]] che indicavano, come nel caduceo, l'equilibrio delle forze contrapposte e che singolarmente rappresentavano l'occhio "fiero" del dio Ra posto sulla sua fronte per difenderlo dai nemici.
 
La simbiosi del sole con elementi terreni significava che l'uomo poteva unirsi con il divino in una comunione cosmica.