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Le '''scienze sociali''' o '''scienze umane''' sono quelle [[scienza|discipline]] che studiano l'essere umano e la [[Società (sociologia)|società]], in particolare l'origine e lo sviluppo delle società umane, le [[istituzione|istituzioni]], le relazioni sociali e i fondamenti della vita sociale<ref name=ESS>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/scienze-sociali_%28Enciclopedia_delle_scienze_sociali%29/|Scienze sociali in "Enciclopedia delle Scienze Sociali" - Treccani|31-01-2015}}</ref>.
Le '''scienze sociali''' o '''scienze umane''' sono difficili da studiare, ma la prof che ho io a scuola me le insegna molto bene ;-)
 
==Descrizione==
Anche se il termine ''scienze sociali'' è il più utilizzato, per alcune scienze che non si occupano principalmente dello studio della società, come la [[psicologia]]<ref>"In passato, agli albori della psicologia, si era ritenuto che gli esseri umani, dotati di autoconsapevolezza, fossero in grado di giungere a una spiegazione esauriente dei fenomeni attraverso l’introspezione meticolosa di se stessi. Tale strada si è rilevata impercorribile, poiché era soggetta a un numero eccessivo di distorsioni. Per arrivare a una spiegazione soddisfacente anche nell’ambito delle scienze umane si fa ricorso a diversi metodi (fenomenologico, ermeneutico ecc.)": L. Anolli e F. Mantovani, ''Come funziona la nostra mente. Apprendimento, simulazione e Serious Games'', Bologna, Il Mulino, 2011, p. 26.</ref>, viene usata la denominazione ''scienze umane''. Seguendo questa linea di pensiero, le ''scienze sociali'' che non studiano principalmente gli esseri umani, come l'[[economia]]<ref>Luigi Pasinetti e Alessandro Roncaglia, ''Le scienze umane in Italia: il caso dell'economia politica'', in "Rivista italiana degli economisti", 3/2006, pp. 463-, DOI: 10.1427/24580.</ref> e il [[diritto]]<ref>Antonino Scalone, ''Impossibile purezza. Kelsen fra scienza del diritto, politica e scienze umane'', (doi: 10.1416/86792), Filosofia politica (ISSN 0394-7297), Fascicolo 2, agosto 2017.</ref>, diventano un'area delle scienze umane<ref name="ESS">{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/scienze-sociali_%28Enciclopedia_delle_scienze_sociali%29/|Scienze sociali in "Enciclopedia delle Scienze Sociali" - Treccani|31-01-2015}}</ref>.
 
Vengono spesso etichettate con il termine di ''soft science'' ([[scienze molli]]) in quanto, a livello [[epistemologia|epistemologico]], non applicano in toto il [[metodo scientifico]] tipico delle cosiddette [[scienze dure]], sebbene a rigore siano a tutti gli effetti definibili come scienze<ref>Edelstein, D., ''Come vengono insegnate le tecnologie e l'innovazione? Le scienze umane e l'economia della conoscenza'', Ciberspazio e Diritto: Internet e le Professioni Giuridiche/Cyberspace and Law: Internet and Legal Practice, 14:39-49, 2013.</ref> in quanto corpo di [[conoscenza|conoscenze]] logicamente organizzate o strutturate.
=== Le discipline umanistiche ===
Le [[discipline umanistiche]], come quelle [[storia|storiche]] e [[filosofia|filosofiche]], convenzionalmente non rientrerebbero tra le scienze propriamente dette, neppure sociali, in quanto vengono studiate per lo più in modo analitico e speculativo, quindi non misurabile secondo le metodologie affermatesi prevalentemente in ambito di ''hard science''<ref>Chiara Faggiolani, ''Come valutare la ricerca nelle scienze umane e sociali: contesto, obiettivi e metodi'' (doi: 10.1411/77187), Le Carte e la Storia (ISSN 1123-5624) Fascicolo 1, giugno 2014: "i principali metodi di valutazione della ricerca – ''peer review'' e bibliometria – sono nati per rispondere alle logiche della scienza accademica. Oggi di fronte al cambiamento di cui abbiamo parlato, entrambe le metodologie possono risultare inadeguate (per le scienze umane in particolar modo la bibliometria è assolutamente inapplicabile)".</ref>. "Tra questi procedimenti manca un denominatore comune; o, se ce n’è uno, esso è soltanto negativo – l’assenza di una [[Metodo sperimentale|verifica sperimentale]] diretta. Ciò non autorizza tuttavia a istituire una dicotomia tra scienze capaci di verifica e scienze prive di possibilità di verifica, facendo coincidere quest’ultime con le scienze “umane”. Il rapporto tra ipotesi e dimostrazione sperimentale si configura in maniera diversa secondo il procedimento impiegato: non soltanto il grado, ma anche il tipo di prova risulta variabile. Una verifica diretta non si ottiene neppure in tutte le scienze (cosiddette) naturali – del resto, come ci ha insegnato [[Willard Van Orman Quine|W.V.O. Quine]], tutte le teorie scientifiche sono empiricamente sotto-determinate: alla sua assenza le scienze “umane” suppliscono in vario modo, con forme di controllo dei risultati le quali mutano da una disciplina all’altra"<ref>Pietro Rossi, ''Scienze umane, scienze dello spirito, scienze della cultura'' (doi: 10.1413/23783), Rivista di filosofia (ISSN 0035-6239) Fascicolo 1, aprile 2007, p. 5.</ref>.