Shu'ayb: differenze tra le versioni

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==Riferimenti epigrafici==
Il profeta Shu'ayb è menzionato nel [[Corano]] arabo per undici volte, come inviato al popolo di [[Madian]], o "popolo del boschetto", in modo analogo ad altri profeti come [[Noè]], [[Hud]], [[Lot]], [[Mosè]], [[Salih]] e lo stesso [[Maometto]].
Nella successione del discorso il popolo dei Madianiti è sempre menzionato per ultimo.

Shu'ayb avrebbe esortato i Madianiti a pentirsi delle proprie frodi nei commerci attraverso falsi pesi e misure, nonché a rinnegare la propria religione idolatra e abbracciare la rettitudine e il monoteismo.<ref>''Cor.'' VII:85-86 ''"Riempite la misura e date il giusto peso e non danneggiate gli uomini nei loro beni. Non corrompete la terra dopo che Dio la creò pura: ciò è meglio per voi, se siete credenti. Non appostatevi su ogni strada, distogliendo dal sentiero di Dio coloro che credono in Lui, e cercando di renderlo tortuoso. "'' </ref> Ma il popolo avrebbe rifiutato l'inviato di Dio e conseguentemente sarebbe stato distrutto con uno sterminio (rajfa), preceduto da un grido di guerra.
 
La successione dei fatti descritta dal testo coranico indicherebbe una iniziale predicazione da parte dell'inviato di Dio, cui sarebbe seguita una divisione del popolo di Madian in due fazioni, una credente l'altra idolatra<ref>''Cor.'' VII:87 ''"Se una parte di voi crede nel messaggio con il quale sono stato inviato ed un'altra parte non crede, siate pazienti e sopportate fino a che Dio giudichi tra di noi!”''</ref>, la successiva cacciata del clan minoritario dei credenti da parte dei notabili del popolo, fedeli alle tradizioni pagane<ref>''Cor.''VII:88 ''"I notabili del suo popolo, che erano tronfi di orgoglio, dissero: O Shuayb, certamente ti cacceremo dalla nostra città, tu e quelli che hanno creduto in te, a meno che non ritorniate alla nostra religione!”'' </ref> con la minaccia di sterminare i ribelli<ref>''Cor.'' VII:90 ''"I notabili del suo popolo, che erano miscredenti, dissero: “Se seguite Shuayb sarete sicuramente rovinati!” '';''Cor.'' XI:91 ''Dissero: “O Shuayb, non capiamo molto di quello che dici e invero ti consideriamo un debole tra noi. Se non fosse per il tuo clan ti avremmo certamente lapidato, poiché non ci sembri affatto potente”.'' </ref>.