Lingua francoprovenzale: differenze tra le versioni

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La [[Valle d'Aosta]] rappresenta l'unica regione dell'area francoprovenzale (o arpitana) in cui questa lingua, nella [[dialetto valdostano|variante valdostana]], è attualmente diffusa su larga scala e praticata a livello di madrelingua anche presso le giovani generazioni. Ad eccezione della città di [[Aosta]], dove il ''patois'' è utilizzato quasi esclusivamente in ambito culturale e politico, nel resto della regione, a partire dai comuni adiacenti il capoluogo regionale fino alle alte vallate laterali, il ''patois'' costituisce oggi un aspetto di fondamentale importanza in ambito di identità, per quanto riguarda la popolazione autoctona, e di integrazione nella maggior parte e nei più svariati ambiti della vita quotidiana, abbracciando tutte le fasce d'età.
 
Una scuola è ugualmente attiva adin Valle d'Aosta (''École populaire de patois''), nell'ambito delle attività del BREL (''Bureau régional pour l'ethnologie et la linguistique''), che offre dei corsi di ''patois'' valdostano e ''bains de langue'' (soggiorni brevi di immersione linguistica).
 
Il francoprovenzale è invece unicamente oggetto di studio e/o di attività organizzate nel resto dell'area, in Italia, così come in Francia e in Svizzera, dove la pratica quotidiana è ormai relegata alle fasce di età più alte. In Svizzera, nel comune di [[Evolène]], si registra tuttavia un utilizzo più diffuso del ''patois'' anche presso le generazioni più giovani.